Nebbie e dintorni

Coraggio e conta(eg)gio. (Cronache dalla nuova peste 6).


Coraggio e conta(eg)gio. (Cronache dalla nuova peste 6) 28/02/2020Beh, come va? Stiamo tutti bene? Il mio sesto report dalle 'cronache dalla nuova peste' nell'isolamento della mia casa interamente sanificata subisce un improvviso stop.Non ho capito bene se i contagiati sono 650 o 282, voi avete notizie diverse in proposito?710? 343? Prossimamente 806, dite, subito ridotte a 307/8?Chi gestisce i tragici numeratori della crisi epidemiologica in questo paese di s-governo cronicizzato e drammaticissimo? L'Istituto Superiore di sanità, che diminuisce drasticamente le cifre fornite dalle Regioni perché non contro certificate da lui - e rispondenti ai suoi diversi parametri contabili molto più rassicuranti nei confronti di quei paesi che ci hanno chiuso le porte in faccia (e continueranno a farlo in barba a queste meschine lotte di campanile e di sacre istituzioni)?Che il virus coronato ci abbia mandato un po' tutti fuori di testa è chiaro a ognuno e 'c'è del metodo in questa follia' di lanciare al vento delle cronache gli allarmi massimi, ma poi nascondere la mano e gridare il contro coro che l'economia è più forte del virus: riapriamo i bar, i musei, le scuole, gli uffici; non tamponiamo più nessuno e nascondiamo le cifre dei contagiati effettivi e quelle dei certificati alla stampa estera.Che però non ci casca, perché ogni nuovo contagiato da loro ha provenienza dal nord Italia, mannaggia, e si cancellano i voli e si invitano gli italiani tutti a starsene a casa fino a che non abbiano il governo effettivo del virus (senza taroccare le cifre, vedere cammello).E da giorni stiamo tutti discutendo sui temibili social forum – accusati di essere il crogiolo di ogni nefandezza post moderna – se sia più nobile affrontare a viso aperto i venti malati dell'oltraggioso virus coronato o chiudersi da notte e aspettare che 'passi la nuttata' e la primavera faccia il suo corso – e che fortuna che il virus non muta in malattia vegetale e saranno salve le nuove gemme che tanto impatto psicologico positivo hanno sui nostri pensieri depressi e colorano le nostre passeggiate in campagna e ci danno respiro di vita nuova.Coraggio, amici e compagni di viaggio! La lotta è dura, ma senza paura e chi più ne ha (di coraggio) lo trasmetta e ne contagi gli altri. Ooops!
Quella strana luce in fondo al tunnel. (Cronache dalla nuova peste 7). 29/02/20E tra le domande che 'sorgono spontanee', in questi tempi di corona virus galoppante come le pesti d'antan, ci rimbalza ossessivamente in testa questa: 'Se e quando finirà, avremo imparato cose nuove e diverse e più sagge del nostro affannoso vivere associati e globalizzati che ci salveranno da ulteriori catastrofi?'Già perché l'economia a precipizio sull'orizzonte degli eventi del buco nero globale che invano si prova a invertire la rotazione assassina e a inventare un improbabile rilancio 'da casa' con il telelavoro non ci pare somigli in niente a quell'appagante slogan dei verdi e del m5s della 'decrescita felice' e del 'mangiare meno mangiare tutti' della defunta ideologia comunista.Perché qui e ora si mangia tutti meno, è vero, delle razioni che ci siamo imposti da un rapido calcolo finalizzato alla sussistenza in tempo di peste globale, ma giusto per scavallare i due mesi (ottimistici) con i carrelli di pasta e riso e scatolette che abbiamo stivato in garage svuotando gli scaffali dei supermercati.E una ripresa dell'economia partirà, forse, dal ripristino delle scorte nei supermercati, ma da dove verranno le nuove merci e le verdure fresche e la frutta con le necessarie vitamine in un mondo paralizzato dalla paura del maledetto virus è domanda altrettanto ossessiva – come il timore che, se dura la paralisi globale, finiranno pure le risorse economiche degli stati che sostengono la spesa pubblica delle pensioni e gli stipendi della pubblica amministrazione.Tenetevi stretto il poco contante che avete distolto dai conti correnti, gente, e recitate le giaculatorie che un tempo si levavano al cielo dall'interno dei santuari dedicati alla 'madonna della salute'.Santa primavera, ora pro nobis - e aiutaci tu perché davvero qui non ci vediamo chiaro e, da soli, non ce la possiamo fare.O forse si e c'è una luce in fondo a questo tunnel economico che ci ricorda tanto la crisi della Lehman Brothers e dei 'mutui subprime'.Speriamo che non sia quella del treno delle 9 e 30 in ritardo.