Nebbie e dintorni

Il montare dei peana di guerra e la pace possibile.


C'è stato un tempo in cui, al seguito di una tragedia e di un dolore, seguivano la parole di consolazione della pena. C'era chi consolava, medicava, blandiva, opponeva parole di pace. Consolazione, sedazione; la mente infiammata dal dolore messa in pausa, isolata dall'incendio esterno che la ammalava. Oggi non è più così. A ferita risponde ferita maggiore, a parole di odio (e morti ammazzati) segue odio maggiore e il montare folle di 'parole in libertà'. Parole di una politica – in tivù e sui giornali - incapace di fare ciò che dovrebbe fare la politica: impedire la guerra – quella guerra che è la maledetta 'continuazione della politica con altri mezzi' di ogni tempo e luogo della Storia.E chi legge i libri di Storia sa che si sono combattute le guerre 'dei Trent'anni' (e quella 'dei Cent'anni') intervallate da precari accordi di pace e da spartizioni territoriali a fisarmonica e faticosi riconoscimenti dei diversi credi religiosi (cattolici versus protestanti) poi rimangiati (e seguivano le stragi), ma allora si combatteva con il clangore delle spade sugli elmi e le mazze e le alabarde che risuonavano sulle corazze e sugli scudi – oggi abbiamo i missili transcontinentali con testate multiple termonucleari, le cautele dovrebbero essere massime e le parole della politica suadenti e convincenti e gli argomenti persuasivi, e inclini i diplomatici delle varie capitali coinvolte a trovare accomodamenti e a sottoscrivere i trattati del 'cessate il fuoco'. La pace è sempre possibile. Si alzi bandiera bianca, ci raccomanda il bianco pontefice inascoltato.Invece, il paese amico di ieri – con il quale si coltivavano rapporti economici reciprocamente giovevoli - viene d'un subito dichiarato 'paese canaglia', paese 'nemico' e le sue scelte di muover guerra a difesa degli abitanti russofoni in Donbass, dopo le inutili, annose trattative volutamente non curate (gli accordi di Minsk) bollate univocamente come crimine da punire e sanzionare. E dall'America sono arrivati i guastatori a danneggiare irreparabilmente il gasdotto Nordstream.Si poteva invocare la diplomazia, lo spazio diplomatico c'era, bastava farlo prevalere sulle follie Nato della 'guerra per procura'; si sarebbe potuto far muovere a testuggine il fronte della politica europea armata di un sano neutralismo e obbligare i maggiorenti Nato a rivedere le loro politiche aggressive nei confronti della Russia, ma no. Obbedienti come un sol uomo al vecchio Stranamore Biden e al suo 'apparato militar-industriale' del Pentagono ecco i pazzi filo Nato europei più realisti del re mandare gli inutili armamenti al paese del comico condottiero suicida e levare alti i quotidiani peana di guerra e dichiarare fieri e impuniti davanti ai video le ricorrenti stronz... : 'La Russia non può vincere questa guerra.' - ben consci che in questo modo si va a sbattere, si pigia sull'attenti il pulsante nucleare. Ed è di ieri la stronz... massima dei nostro pretesi 'leaders' di : 'Preparare l'Europa alla guerra ed armiamoci a dismisura e costruiamo i rifugi anti atomici nelle principali città europee.' Non è chiaro dove andranno a ripararsi gli abitanti delle cittadine periferiche e dei villaggi e delle campagne. Morituri che 'salutant'?A giugno si vota, cittadini, mandiamoli a casa. La navigazione della nave dei folli europea può essere fermata, osservate bene la scheda elettorale e mettetevi una mano sul cuore e la matita copiativa sul simbolo giusto.Dopo l'attentato nella sala concerti vicino Mosca, "i criminali (le persone arrestate nella regione di Bryansk, ndr) intendevano attraversare il confine tra la Federazione Russa e l'Ucraina" e comunque "avevano contatti rilevanti" con la parte ucraina:… Altro...La lunga notte di Mosca: più di 90 morti nell'attentato. 11 fermi: "Contatti con Kiev"ILGIORNALE.ITLa lunga notte di Mosca: più di 90 morti nell'attentato. 11 fermi: "Contatti con Kiev"La lunga notte di Mosca: più di 90 morti nell'attentato. 11 fermi: "Contatti con Kiev"Altro...
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