Nebbie e dintorni

Verità, che strana parola.


Come faccio a stabilire la verità dei fatti? Già al solo formulare per iscritto questa domanda ci si apre davanti la voragine dove la cronaca quotidiana di giornali e tivù archivia la quasi totalità delle pubbliche menzogne e partigiane, indifferente agli esiti devastanti che hanno sulle coscienze di noi lettori e telespettatori.Si da per scontato che la verità sia un astratto assunto filosofico, trastullo da avvocati nelle aule di tribunale e rovello per i parenti e gli amici delle vittime, ma se la verità dei fatti comporta, una volta ipotizzata e (quasi) confermata, la reazione violentissima di un paese che ha visto gli assassini su commissione uccidere cento quaranta suoi concittadini e oltre 200 feriti saremo altrettanto olimpici e indifferenti sul 'chi è' dei mandanti di questo 'crimine di guerra' sotto mentite spoglie di 'atto terroristico'? Una banda di sbandati islamici assassini che denominiamo 'l'Isis', una sigla ormai vuota e buona da usare per le malefatte dei servizi segreti di ogni paese in guerra?Ed è vero che, in questa morta gora di 'servizi segreti' più o meno deviati cercare la verità dei mandanti degli assassini è esercizio vano e stupido - e viene in mente il film 'I tre giorni del Condor' in cui viene assassinata una intera redazione di ricercatori americani incolpevoli di alcunché perché non vengano a galla le mene e le trame relative alle geo strategie americane sul petrolio e sui paesi che lo forniscono.E non mi stupirei se uno storico che investigasse sui presenti atti criminali dei mandanti occulti della strage di Mosca scoprisse che la c.i.a, nei suoi archivi sotterranei, ha un dossier che elenca tutti i collaboratori e i responsabili del fatto criminoso di cui si parla, ma è cinema, ahinoi, narrazione di cose verosimili ma non certe - come è stato per la passeggiata di Amstrong sulla Luna e la spedizione nella Baia de Porci.Cose lunari, roba da servizi segreti che dire 'deviati', nel caso della c.i.a, vien da allargare le braccia e chiedersi come fanno i fieri sostenitori della 'luminosa democrazia americana' a dire che uguale cosa stiamo difendendo noi stolidi paesi europei filo Nato in Ucraina. Rischiando la terza guerra mondiale termonucleare.