Sto riflettendo sui destini del mondo. E' ben vero che, fin dalle lontane origini della storia dell'uomo, abbiamo chiare rappresentazioni della violenza che ci connota come specie ed è scritta nel dna – e Saturno, nelle mitiche figurazioni, si mangia i suoi figli e Durga, la bellissima dea indiana, combatte con forza estrema il demone Mahishasura e porta a compimento la missione per la quale è stata dotata dagli dei maggiori della Trimurti di armi potentissime.Ed il poema massimo della letteratura occidentale, l'Iliade, è un inno alla guerra ed una accurata descrizione di lotte individuali di eroi forzuti e di battaglie sanguinosissime e della finale distruzione della meravigliosa città di Ilio.Ma, giunti alla soglia del terzo millennio perché ancora ci balocchiamo, noi specie evoluta, con potentissimi strumenti di morte - e ne inviamo quotidianamente agli eroi morituri ucraini e meditiamo la distruzione finale con i fuochi d'artificio termonucleari del prossimo finis Terrae e vitae?E sembra che ogni cosa di questo scorcio di millennio infame debba coniugarsi con le maledette contrapposizioni sociali ed i conflitti armati: dalle proteste dell'opposizione contro Maduro ed i suoi pretesi brogli elettorali alla rivolta delle frange di destra sociale contro il neonato governo laburista per le sue reticenze nel divulgare la verità sulla barbara uccisione di tre bambine – il sacrificio di Ifigenia che ritorna sull'altare della post moderna divinità del 'politicamente corretto'.E le folle del Bangladesh che, con violenza, hanno destituito il governo in carica per ritrovarsi i militari al suo posto a quali pulsioni di morte obbediscono?E che dire di quella sanguinosissima guerra dei Cinquant'anni nel Medioriente mediterraneo a noi prossimo che, in queste ore, attende la salva dei missili annunciati dall'Iran - uno stato canaglia i cui dirigenti blaterano di 'giusta punizione' per l'assassinio mirato degli orchi macellai di Hamas che orchestrarono l'orrida mattanza del 7 di ottobre 2023?L'intero pianeta è in fiamme, prossimo alla sua terza guerra mondiale termonucleare e nessun disegno di un possibile ordine futuro riusciamo ad elaborare in questa temperie di morte che obnubila le nostre menti.Dimenticavo: fate una buona vacanza e tornate rilassati alle vostre case (se, nel frattempo, non ve le hanno occupate gli emuli della Salis).Il peggio non è mai morto, si dice.Il sempre vostro Fedechiara-cassandra.
Predizioni ed auguri.
Sto riflettendo sui destini del mondo. E' ben vero che, fin dalle lontane origini della storia dell'uomo, abbiamo chiare rappresentazioni della violenza che ci connota come specie ed è scritta nel dna – e Saturno, nelle mitiche figurazioni, si mangia i suoi figli e Durga, la bellissima dea indiana, combatte con forza estrema il demone Mahishasura e porta a compimento la missione per la quale è stata dotata dagli dei maggiori della Trimurti di armi potentissime.Ed il poema massimo della letteratura occidentale, l'Iliade, è un inno alla guerra ed una accurata descrizione di lotte individuali di eroi forzuti e di battaglie sanguinosissime e della finale distruzione della meravigliosa città di Ilio.Ma, giunti alla soglia del terzo millennio perché ancora ci balocchiamo, noi specie evoluta, con potentissimi strumenti di morte - e ne inviamo quotidianamente agli eroi morituri ucraini e meditiamo la distruzione finale con i fuochi d'artificio termonucleari del prossimo finis Terrae e vitae?E sembra che ogni cosa di questo scorcio di millennio infame debba coniugarsi con le maledette contrapposizioni sociali ed i conflitti armati: dalle proteste dell'opposizione contro Maduro ed i suoi pretesi brogli elettorali alla rivolta delle frange di destra sociale contro il neonato governo laburista per le sue reticenze nel divulgare la verità sulla barbara uccisione di tre bambine – il sacrificio di Ifigenia che ritorna sull'altare della post moderna divinità del 'politicamente corretto'.E le folle del Bangladesh che, con violenza, hanno destituito il governo in carica per ritrovarsi i militari al suo posto a quali pulsioni di morte obbediscono?E che dire di quella sanguinosissima guerra dei Cinquant'anni nel Medioriente mediterraneo a noi prossimo che, in queste ore, attende la salva dei missili annunciati dall'Iran - uno stato canaglia i cui dirigenti blaterano di 'giusta punizione' per l'assassinio mirato degli orchi macellai di Hamas che orchestrarono l'orrida mattanza del 7 di ottobre 2023?L'intero pianeta è in fiamme, prossimo alla sua terza guerra mondiale termonucleare e nessun disegno di un possibile ordine futuro riusciamo ad elaborare in questa temperie di morte che obnubila le nostre menti.Dimenticavo: fate una buona vacanza e tornate rilassati alle vostre case (se, nel frattempo, non ve le hanno occupate gli emuli della Salis).Il peggio non è mai morto, si dice.Il sempre vostro Fedechiara-cassandra.