Nebbie e dintorni

Giochi di guerra.


Ammettiamolo. Ognuno di noi non è soddisfatto di questa telenovela scipita ripetuta ogni mattina a colazione dell'attacco iraniano supposto e 'devastante', ca va sans dire, se lo si commisura alle minacce quotidiane lanciate dai pretoni islamici di Teheran. Pretoni che rivendicano un diritto di risposta per l'aggressione subita, ma è vera aggressione colpire un nemico giurato e l'orco assassino massimo di Hamas provvisoriamente ospite di un convegno a Teheran?La verità è che ogni pretesto è buono per poter aggredire il nemico ebreo e farsene belli tra i paesi arabi amici, quanto a distruggere Israele è altra cosa - e i pretoni sanno che subirebbero cento e più volte la risposta militare Israele+Alleati occidentali se oseranno lanciare l'imponente salva di missili e droni che hanno promesso. Come ne usciamo?Ai pretoni fa gioco scambiare oziosamente, un giorno si e l'altro pure, e mantenere il controllo della palla al centro del campo e lasciare che gli Usa mostrino minacciosamente in tivù portaerei e sottomarini nucleari piuttosto che 'dare il la' al concerto grosso e alla contraddanza-gavotta-passacaglia-rondò che si accompagnerà (forse, chissà) ai fuochi d'artificio intorno a sopra a Gerusalemme. E non sarebbe male se un creativo in internet ci mostrasse i pretoni di Teheran che ballano insieme un 'meme' (con qualche difficoltà dovuta all'età) sul ritmo della notissima 'Jerusalema'. Uno spasso.La verità è che, se ci negano gli scoppi e il 'colpita-affondata' di una qualche corvetta e/o incrociatore (una portaerei è troppo sperare) americane viene meno il divertimento dei nostri giochi di guerra sul pc – con il piccolo Iran che batte un colpo contro il gigante americano, ma poi viene distrutto da bombe iperbariche e le altre diavolerie da cinquecento e più chili di esplosivo + carburante. Una luminosissima notte del Redentore sopra Teheran e sopra i suoi siti nucleari – e il giorno dopo nuove elezioni sotto controllo occidentale per sostituire tutto lo staff dei pretoni e dei pasdaran dissoltosi come neve al sole. La Russia resterà a guardare?Ecco è la Russia, il problema. Ferita e offesa dagli azzardi guerrieri di Zelensky che invade la Russia a Kursk e vanta il controllo su ben 1000 km quadrati – ma, fra qualche giorno, ci racconteranno in tivù che le due brigate e/o i battaglioni/reggimenti ucraini sono stati decimati e vaporizzati con bombe iperbariche e/o atomiche tattiche, chi vivrà vedrà. L'ira di Putin terrorizza l'Occidente (e anche il nostro Murtas).E anche in questo caso denunciamo con forza (pl. Maiestatis) il torto che ci viene fatto di dover sempre attendere e dilazionare gli esiti finali di questa o di quella guerra – abituati come siamo sul pc a finire il gioco pestando rabbiosamente sui tasti e magari restando svegli la notte perché non c'è soddisfazione più grande di sapere chi è il vincitore e chi il vinto sullo scacchiere bellico mondiale e sulla nostra privata scacchiera.Si avvii il gioco e vinca (a sorpresa) il peggiore.