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Muri di ieri e di oggi

Post n°1187 pubblicato il 19 Marzo 2020 da fedechiara
 


I muri prossimi venturi

Non sappiamo chi siano quei tre/quattromila giovani tunisini che sono corsi ad arruolarsi sotto le bandiere dell'Isis - e ci preoccupano, noi potenze occidentali, e vaneggiamo di 'quarta sponda' mediterranea e di nuovi Protettorati da imporre o concordare.
Forse erano disoccupati in cerca di un lavoro qualunque - salvo rendersi conto, al primo risuonar degli spari, che andare ad ammazzare gente sconosciuta e indifesa e/o farsi ammazzare sul fronte libico tanto qualunque non è, e, forse, dirlo 'lavoro' è parola grossa e impropria. 
Però il fenomeno è di grandi proporzioni, di grandi numeri, e trascurarlo sarebbe follia – e va bene centrarli dall'alto, quegli sventurati, colle bombe sganciate dai droni, ma non basterà e toccherà, prima o poi, farci convinti che dobbiamo 'mettere gli scarponi sul terreno' e andarli a falciare casa per casa e dentro i muri sbrecciati delle case e nei covi dove si sono intanati.
E in tanto affanno di suonati e poveri cristi che si affollano sotto le bandiere nere dell'Is o compiono le orrende stragi 'in franchising' a Parigi, Copenhagen e, ieri, a Tunisi, perfino il cecchino di 'American sniper' ci fa una colossale figura che strapperà applausi a scena aperta e ci diremo tutti americani e cecchini.

E che si tratti di una questione di stra maledetti 'grandi numeri' da arginare e governare in qualche maledetto modo - siano essi i 'barconi' che ci manderanno quelli dell'Isis o i cittadini europei di seconda generazione che, rinnegati o mai integrati, corrono a fare i 'leoni del deserto' e cercano effimera gloria di nuovi, stupidi califfati – lo dice anche il trionfo di Benjamin Netanyau in Israele: che ha vinto le elezioni lanciando l'appello disperato de : 'Correte a votare, cittadini di Israele, perché quelli della sinistra ci aizzano contro il voto massiccio degli arabi israeliani'.
Voto effettivamente massiccio, massiccissimo, perché quei dessi, gli arabi di Israele, sono oggi la terza forza in parlamento. Mammaliturchi che già abbiamo in casa, figurarsi quelli che conteniamo alle frontiere colla costruzione dei 'muri'.

E, qui da noi, abbiamo gente che non trova preoccupante il dato demografico di un dieci per cento della popolazione costituito da cittadini di vecchia e nuova immigrazione con diritto di voto. 
Della serie: 'Il futuro gramo che costruiamo qui e ora'. 
Ed è forte il timore che si provi a chiudere le stalle ormai vuote dei buoi coi vaneggiamenti di 'quarta sponda' e 'protettorati' perché il lavoro sporco dei terroristi ormai si svolge in gran parte in franchising e gli appaltati, giovani e forti e vogliosi di 'iniziazioni' gloriose, hanno passaporti europei e canadesi e americani e australiani. 
Aghi in un pagliaio e, per una cellula terrorista che scovano gli uomini delle nostre 'intelligences', dieci se ne formano davanti agli schermi dei computers di casa. Una corsa ad ostacoli disseminata di stragi prossime venture per i troppi 'luoghi a rischio' indifesi che offriamo – come la piazza san Marco, qui a Venezia, l'altro ieri evacuata due volte per 'allarmi-bomba'.
Mala tempora currunt, maledizione!

  • Nessuna descrizione della foto disponibile.

La coscienza del male che esorcizziamo con una risata

Giovani occidentali / delusi dall'ipad /fanno i salti mortali / per andare al Jihad. / Prova a chiamarti Alberto / e diventar Malik, / Leone del deserto: / non è molto più chic? / La palandrana nera / ti fa sentire nobile / anche se sei a Bassora / che lavi l'automobile. / Mamma, che ha i tuoi recapiti, / pensa alla pulizia: / 'Dimmi, quando decapiti / poi mandi in tintoria'?

Almanacco di satira poetica - Michele Serra

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