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Andar per biblioteche...

Post n°1652 pubblicato il 10 Giugno 2021 da fedechiara
 


Diverso parere (Recitazione della Controversia Immigratoria 2) 08 giugno 2015
Facebook, si sa, è cassa di risonanza di ogni cosa, anche dei link più 'strani' o vagamente cretini, ahinoi.
Così ci è capitato di notare, nella rassegna delle dolenti note che ogni mattina facebook ci propina provenienti da ogni dove dell'universo web, la frase di una tale - da troppi e insospettati 'feisbuchiani' condivisa - che si lamentava pei troppi leghisti che 'non frequentano le biblioteche'. Luoghi, da sempre, assai diserti di pubblico, in verità – a parte gli studenti universitari che vi vanno a fare delle ricerche e qualche pensionato di discreto livello intellettuale che sfrutta l'aria condizionata che non ha a casa. Lo so per averne raccolto le confessioni.
E ho il sospetto che non le frequentino neanche molti di quei tali che quella frase hanno condiviso con un facile clic poco riflessivo e 'partigiano' - e le statistiche italiche di chi legge un libro o un giornale ce lo confermano, ahinoi, che siamo tra le 'mosche bianche' dei 'forti lettori', e non solo i 'leghisti' (epiteto usato con sommo disprezzo dai 'buonisti') sono illetterati e rozzi e deficienti di buone e varie letture.
Ciò premesso – e stigmatizzato l'uso aggressivo e denigratorio che i sinistri 'buonisti' fanno della categoria del 'leghismo' per affermare che solo il loro verbo universalistico e accogliente a sproposito e decisamente 'fuori misura' (oltre 200.000 gli arrivi dei 'popoli del mare' stimati per l'anno in corso) è vangelo e bibbia del terzo millennio – ciò premesso, dicevo, mi stupisco dello stupore del giornalista che legge questa settimana i giornali a 'Primapagina', bella trasmissione del primo mattino di radiotre.
E quel tale giornalista si stupiva, stamane, della reazione dei vicini di casa e compaesani di un tale, vicentino, un uomo buono, buonissimo, che riferiva ai telegiornali che gli si sono rivoltati contro tutti come vipere per avere lui, di suo buon animo, ospitato nove baldi 'profughi' (si suppone) senza avere prima consultato e avvisato il Comune e il Consiglio di Quartiere perché la bontà francescana, è noto, esclude consultazioni e raccomandazioni di prudenza e valutazioni di opportunità.
E, per quanto sia noto a tutti, da secoli, che 'il peggior nemico è il vicino di casa' - e basta che la siepe di bosso o ligustro di lui debordi oltre le nostra alta rete di recinzione, subito la innaffiamo di acqua bollente – quel tale vicentino, uomo buonissimo, ha pensato bene di incrementare la popolazione residente di casa senza avvisare i vicini del prossimo convivere allargato e dei problemi che potrebbero derivarne – metti che quei tali, la sera, orfani dei ritmi di origine, si mettano a suonare i bongo in giardino, come ho visto fare a Nizza nel mio ultimo viaggio colà, e la signora del primo piano subito li apostrofava nel suo francese fiorito.
E davvero non è chiaro il perché i nostrani buonisti continuino a trascurare le incompatibilità territoriali che si denunciano a gran voce e quelle dei conti economici dello stato in disordine per 'il troppo che stroppia' degli arrivi epocali dei 'barconi' – e chissà che cosa pensano del fatto che il bravo Renzi non trova i soldi per restituire il maltolto alle pensioni più basse, depredate dal duo banditesco Monti-Fornero, ma abbia soldi subito pronti e freschi e fuori bilancio per foraggiare quei Comuni che si diranno disponibili agli accampamenti e alle caserme occupate e ostelli e alberghi dei futuri 'campi-rom' che si preparano a centinaia nel Belpaese.
Che sia questione di scarse letture di quei tali dei link sulle biblioteche che vanno diserte e di neuroni scarsamente addestrati al duro confronto politico?

Le biblioteche più belle d'Europa negli scatti del fotografo Thibaud  Poirier — ARTBOOMS
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