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Il futuro politico del paese Italia.

Post n°1792 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da fedechiara
 

Il futuro politico del paese Italia.
C'è un deficit di informazione alla base del conflitto scatenato dal decreto ingiuntivo del greenpass obbligatorio, pena la privazione di alcuni diritti fondamentali di cittadinanza: il lavoro e la relativa retribuzione in primis. E' il confronto con tutti quegli altri paesi del consesso europeo che non hanno voluto e ritenuto necessario adottare una tale, odiosa, forma di coercizione, in pratica un obbligo vaccinale mascherato.
Tutta l'impalcatura politica che sorregge la predicazione ossessiva sull'obbligo del greenpass afferma che, senza questa misura coercitiva, non avremmo i risultati all'ottanta e più per cento della campagna vaccinale e - ecco il dato da verificare nel confronto con gli altri paesi – gli ospedali sarebbero pieni di gente ammalata e le terapie intensive al seguito.
Un dato smentito da un giornalista norvegese in un intervista concessa a rainews 24 in cui afferma che il suo paese non soffre di alcun aggravio a carico della sanità pubblica e la gente ha smesso le mascherine da tempo ed ogni altra limitazione a bordo di treni ed autobus.
La pandemia è finita, insomma, e insistere sulle misure da stato di guerra assunte dal presente governo è solo causa di conflitto sociale e si traduce in odio politico – cosa che questo paese non ha davvero bisogno di incrementare ulteriormente.
Avvierò una ricerca parallela sugli altri paesi che, al pari della Norvegia, non hanno adottato la misura coercitiva e, se dovesse confermarsi il dato di una pandemia ferma a numeri sanitariamente gestibilissimi, sarà a tutti evidente che qualcuno 'soffia sul fuoco' delle rivolte e non apparirà esagerazione l'evocazione di una strategia della tensione denunciata dalla Meloni in pubblico parlamento.
E apparirà, di contro, particolarmente odiosa la creazione giornalistica e televisiva di un 'nemico pubblico' dei milioni di no vax costretti sulle piazze ad una rabbiosa difesa del loro diritto al dissenso.
Un diritto che appartiene ad ognuno e tutti – e la stretta sulle manifestazioni annunciata dal premier, e appoggiata dalle sinistre di governo, è cappello politico gravissimo sul futuro politico del paese.
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A proposito dell'odio che si incrementa in tivù e sui giornali...
'Intanto in tv su La7, #Meloni e #Salvini sono diventati un mantra ossessivo per #Gruber#Formigli &C. Ha fatto bene #Crosetto a lasciare ieri lo studio e non prestarsi a fungere da alibi democratico a programmi che sono esercitazioni militanti e ideologiche al tiro a segno. A quei programmi cinesi non ci vado da anni e non li vedo da tempo. Generano solo disgusto'.
Marcello Veneziani
Dal web. Sempre a proposito dell'odio che si fomenta. 

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