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Con sincero affetto e stima.

Post n°1810 pubblicato il 01 Novembre 2021 da fedechiara
 

Riflettevo sul 'pensiero unico' ieri sera, ascoltando il primo ministro italiano magnificare il successo della sua iniziativa di convocare il g20 con annessi tour turistici dell'intendenza politica e delle mogli e/compagne in visita alla città eterna. Ma non abbiamo alcuna garanzia tangibile che sarà un successo, in verità. Abbiamo gli auspici, i proponimenti, i 'faremo' (più onesto sarebbe 'proveremo a fare'), ma giornalisti non 'embedded' e dalla schiena dritta (battete un colpo) dovrebbero farsi carico di informarci, nei mesi e gli anni a seguire delle catastrofi planetarie annunciate, cosa è effettivamente andato a bersaglio ed ha migliorato le cose del mondo di tutto il bricolage politico che ci hanno propinato a tamburi e televisioni battenti come 'un successo'. Pranzi epulonici inclusi.
Il dramma, vedete, è tutto contenuto nel dogma del 'pensiero unico'. Che vuole il nostro primo ministro essere uomo della provvidenza e il solo vero leader europeo di gran peso. E tutto ciò che fa e dice (dice di più di quel che fa) è vangelo e olio essenziale alla mitica 'ripartenza'. Ed è garante dei miliardi europei (che restituiremo). E pazienza se i cimiteri sono pieni di lapidi di altrettanti uomini della provvidenza di cui non abbiamo più memoria e dei quali fatichiamo a ricordare il plauso.
E il pensiero unico è potentemente veicolato, in questi anni di fastidiosa pandemia, dalla riscossa della scienza e dai vaccini ultimi.
Guai a chi si dice no vax perché verrà insultato, licenziato, reietto dal vivere civile di cinema e teatri e ristoranti al chiuso. Vade retro. Abbiamo i nuovi satana e il remake della lotta furiosa tra il Bene e il Male con gli arcangeli celesti dallo spadone fiammeggiante che impediscono l'accesso al paradiso in Terra dei sani (o pretesi tali).
Che, in verità, stanno impauriti di fronte ai loro grafici rassicuranti e alle tabelle dei morti, ricoverati e guariti per tema che compaia, in questo autunno che incede con lentezza indicibile, la curva verso l'alto dei ricoverati in terapia intensiva con seconda o tripla dose che li precipiterebbe nel panico e nello sconforto (uno di loro, di mia conoscenza e mio pluri amico sui socials, si cospargerà di cenere il capo e farà harakiri con tanto di video sul profilo e gli occhi strabuzzati e gli intestini di fuori per la regia di Tarantino).
E il pensiero unico 'scientifico' ha fatto strame, in quest'ultimo anno di lotta greco-romana tra vax e no vax, di quel bell'equilibrio che si era stabilito tra le solide verità della medicina allopatica (con tutte le sue 'controindicazioni' ben descritte ed elencate nei bugiardini) e quelle della consorella omeopatica - mai riconosciuta e da molti reietta. Che quasi tutti i soloni della scienza dicono essere 'acqua fresca' (la memoria dell'acqua), ma che molti medici di famiglia e molte farmacie annovera(va)no nei loro listini e consigliavano di assumerne le perle ai pazienti spaventati dalle 'terapie d'urto' allopatiche.
Non abbiamo dati 'scientifici' da sbandierare sull'efficacia di questi e di quelli. I giudici finali siamo noi 'pazienti', tanto pazienti davvero – che spesso guariamo del nostro e ci restano, invece, gli strascichi delle 'controindicazioni' dei farmaci assunti.
E' la misura di equilibrio che voglio sottolineare e sollecitare la vostra attenzione. Un equilibrio rotto dall'imposizione del green pass che surrogava la vaccinazione obbligatoria - molto temuta dai politici di s-governo a guida pd, chissà perché.
Perché un equilibrio si poteva trovare, in quest'anno di sommersi e salvati pretesi ('a chi la tocca, la tocca', diceva Gervaso nei Promessi sposi a proposito della peste che pareggiava tutte le erbe del prato) e potevamo evitare di fare i primi della classe in Europa - che abbiamo fatto prigionieri i nostri concittadini (una cospicua parte di loro) e li abbiamo costretti alla militanza sulle piazze e al muro contro muro e li sommergono di improperi e di lazzi e sberleffi, ma, forse, chissà, le statistiche ospedaliere dell'autunno e dell'inverno entranti li smentiranno e calmeranno gli impeti e le sicurezze dei pro vax. Chi vivrà vedrà, estote parati.
E andate a leggervi nelle enciclopedie il lemma 'pensiero unico' con i relativi successi e gli insuccessi storici. Evito di indicarvi, tra i vari pensieri unici, anche quello del nostro Ventennio perché non voglio farvi 'sclerare', come si dice da noi veneti e indurvi ad un subitaneo scattare sull'attenti al canto di 'Bella ciao'. E lo sapete che parteggio per voi e ci tengo a che restiate sani e pluri vaccinati e ci dimostriate che avete ragione e che abbiamo finalmente sconfitto il maledetto virus.
Con sincero affetto e stima, sempre vostro.
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