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« Folle e follieSarà tre volte Natale. »

Quella più bianca ombra di pallido.

Post n°2300 pubblicato il 05 Novembre 2022 da fedechiara
 

A whiter shade of pale. 03 novembre 2020

Dunque era questo il sesto segreto di Fatima. Biden presidente con tutto il seguito di conflitti che seguiranno in una società multietnica giunta al punto di esplosione.
E il quinto doveva essere quello della cinese che strattonava Bergoglio in piazza san Pietro per dirgli dell'epidemia dei pipistrelli di Wuhan – e sappiamo come è andata a finire e il prezzo che stiamo pagando tuttora.
E se Biden sarà presidente non ci stracceremo le vesti – come non abbiamo fatto per Trump e per la sua impresentabilità manifesta – e tuttavia riflettiamo su questo momento apicale: di una società americana conflittuale da sempre per la sua libera scelta multietnica ma che vede, per la prima volta, la maggioranza bianca demograficamente alla pari o perfino minoritaria, nelle grandi città, con la somma degli altri ceppi etnici i cui voti sono stati determinanti per l'elezione di Biden, l'ombra-di Obama. A whiter shade of pale.
Non consideratela una denigrazione preconcetta, bensì la constatazione della sua evanescenza politica davvero difficile da smentire. Se le precedenti elezioni avevano in primo piano la rivoluzione di un avvocato quasi nero e quella successiva di una donna – e che donna! Una segretario di stato responsabile degli immensi drammi delle 'democrazie arabe' e dintorni – quella di oggi è, invece, il miserabile punto di arrivo di una isteria politica che ha scosso la società americana lungo quattro anni di una presidenza rivoluzionaria. Quattro anni di denigrazione costante da parte dei sedicenti democratici di un presidente mai riconosciuto come tale (il mostro, il mostro!) – e finito nel budello miasmatico di un tentativo di 'impeachment', vergogna politica massima di coloro che lo hanno proposto e vanamente sostenuto.
Una presidenza rivoluzionaria fin dal suo inizio, dicevamo, per il suo aver premiato un fuoriclasse politico inviso allo stesso partito che lo candidava e, a seguire, per la titanica lotta ingaggiata da Trump, post moderno Giove, contro i mostri del caos urbano di una immigrazione fuori controllo e al suo diapason storico – che ha visto migliaia di marciatori latino-americani diretti al confine americano con l'esplicito intento di violarlo manu militari.
E i soldi di Soros, dicevano pochi giornalisti maligni, dietro quella tragedia epocale col fine di far collassare il paese e la sua presidenza.
E che potrà succedere di peggio e di più clamoroso sotto la presidenza leggera ed evanescente di Biden – che dovrà vedersela con gli agguerriti avvocati repubblicani per tutto il mese di Novembre e forse oltre?
Mai porre limiti alla provvidenza, suggerivano gli Antichi.
Nel Bene e nel Male, ben si intende – e davvero fatico a pensare che ancora esista il Bene sulla infelicissima crosta del pianeta Terra.

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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 05/11/22 alle 15:55 via WEB
Se fossi Letta chiamerei Moratti Se fossi Silvio m’immiliarderei Se fossi Lega acchiapperei pigmei Se fossi Conte laverei li piatti Se fossi Giorgia sare’ allor giocondo Che tutti gli elettori imbrigherei Se fossi Bin Salman ‘sa che farei A tutti mozzerei lo capo tondo Se fossi Il Fatto andarei da mio padre Fossi Travaglio fuggirei da lui Simillemente farìa da mi’ madre Se fossi Renzi come sono e fui Torrei li voti presi da Calenda E Italia Viva lasserei altrui
 
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