Nebbie e dintorni

Se vi dite 'europeisti' e la cosa vi provoca solluchero e vi appaga nel profondo sappiate che i vostri leaders politici presenti (l'Europa 'en marche' napoleonica) sono per la guerra. Gente di scarso discernimento e minima intelligenza politica che ha foraggiato e combattuto per procura una guerra maledetta e 'sporca' per la somma di ragioni che potrete rintracciare nell'editoriale di Marco Travaglio qui sotto. E non dà segno di voler smettere i rifornimenti bellici neanche a fronte di un vistoso cambio di passo degli Stranamore americani.

Non so quale altra speciale ragione vi animi e supporti questa vostra convinzione 'europea' che esibite con stolida fierezza e ne fate una questione distintiva.

Lasciate stare i 'manifesti' lambiccati e vetusti dei 'padri fondatori' – quelli erano sogni di gente reclusa, utopie di peripatetici al confino con troppo tempo a disposizione che si sono mutate – per l'azione della corrosiva legge di Murphy - nella presente distopia bellica e nel clamoroso fallimento diplomatico che agita gli imbelli leaders europei spiazzati dalla iniziativa pacifista di Trump e che cercano di riposizionarsi e di trovare uno strapuntino libero per i 'volonterosi' nell'entrata del salone a Riad dove si negozia il nuovo assetto del mondo.

Che perfino i Cinesi riescono a mandarli in confusione, quei leaders europei improbabili, offrendosi di piazzare anch'essi le loro truppe a contorno dei confini della nazione che rinascerà monca e blindata e sotto scacco internazionale e a fatica porterà a casa il suo nome originario e una parvenza di indipendenza, alla fine della presente vicenda bellica.

'Zelensky chi?' si chiederanno i posteri già a partire dall'ultima generazione di nuovi nati.

'Il capocannoniere della squadra giovanile di Kiev?'