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Messaggi del 07/03/2020

Come ieri e meno di domani.

Post n°1174 pubblicato il 07 Marzo 2020 da fedechiara
 


7 marzo 2016 · Ieri accadeva domani accadrà.

La conferma che l'effetto-annuncio combinato di Mare Nostrum e quello della Merkel (accoglierò tutti i siriani) ha funzionato alla grande - e continuerà a funzionare per anni, ahinoi' – l'abbiamo da un ragazzo siriano fermo davanti al filo spinato della frontiera Grecia-Macedonia che dice all'ennesimo intervistatore (presenti a decine, data l'attualità in cronaca): 'Se avessi saputo che avrei rischiato di morire davanti a una frontiera chiusa dell'Europa avrei preferito morire di guerra al mio paese.'

E a me veniva in mente quella pièce teatrale di B.Brecht che ho recitato nell'anno della morte di Francisco Franco: 'I fucili di Madre Carrar' - il cui dramma è costituito da uno zio che si introduce in casa per sottrarre il nipote, poco più che adolescente, all'amore della madre-sorella (contraria al suo arruolamento) e il miliziano affermava davanti alla congiunta, nella scena-madre finale, che 'prendere parte' e 'dare la vita' in quella guerra e per quella causa era un obbligo morale. Moralità d'altri tempi, evidentemente.

E c'è chi si dice convinto che l'Europa, malgrado la crisi e la crescita allo zero-virgola, può e deve fare di tutto e di più per accogliere e nutrire e dare lavoro a quei profughi a milioni, - ma non ne sono affatto convinti i paesi della cintura-est dell'Unione che rigettano quell'imperativo categorico buonista e rimandano la palla a quei governi e paesi disposti a giocarsi lo s-governo dei paesi che amministrano e delle fragilissime economie (il nostro Renzi in primis) nella insensata scommessa di saper gestire una tragedia epocale.
Una tragedia innescata da anni di insensata predicazione buonista e che esigerebbe, invece, una robusta dose di buonsenso e di forte senso pratico e organizzativo calibrato sui numeri fuori controllo e sulle conseguenze devastanti che avrebbe un 'via libera' e 'no borders', - come vogliono e pretendono i volontari che aizzano contro la polizia i clandestini della giungla di Calais.

Una predicazione 'buonista' che, peraltro, demanda alla Turchia il lavoro sporco del contenimento e l'allestimento degli immensi campi-profughi che taluni dei nostri buonisti più estremi vedrebbero bene anche da noi. Che mille bidonvilles crescano e allietino il futuro dei nipoti nostri, forse non più europei.

 

 

 

 

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I turchi sparano: scene di guerra ai confini della Grecia
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I turchi sparano: scene di guerra ai confini della Grecia
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