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Messaggi del 16/03/2020

Particelle virali

Post n°1184 pubblicato il 16 Marzo 2020 da fedechiara
 

Equazioni quantistiche e particelle virali.

Il problema è sempre quello: le particelle. Dove diavolo sono ogni volta che le si osserva e cos'è il maledetto 'principio di indeterminazione' di cui si fanno schermo per andarsene a spasso per l'universo e danzare allegramente nell'amnio atavico del Nulla e del Vuoto. 
Seguite con attenzione il professor Jim Al-Kahlili - in questo periodo in cui adoriamo #restareacasa – che vi spiegherà ogni cosa con chiarezza esemplare e la voce narrante che induce ipnosi e grande calma interiore. 
E di gran calma abbiamo davvero un gran bisogno per tollerare la reclusione ai domiciliari imposta da 'The Vairus' – la Maledizione del Terzo Millennio', il nostro film quotidiano.

E la meccanica quantistica, come sapete, l'ha avuta vinta sulla scultorea ed elegantissima equazione E=mc2 di Albert Einstein che congelava l'Universo; e la danza caotica dei quanti, invece, ci rivelerà, grazie al professor Paul Dirac – uomo di poche parole, ma pensieri profondissimi - l'origine dell'universo e se esiste un Dio anche solo lontanamente somigliante alle dotte proposizioni della filosofia e della religione analogiche, - e dove sono stati stipati gli Empirei angelici che Gagarin stentava ad osservare nel corso delle sue orbite fuori della stratosfera e ne coglionava i 'fedeli' di sotto di ogni fede e latitudine e popoli e nazioni diverse.

Tutto questo per dire, oggi, 16 marzo di una primavera magnifica, che neanche noi sappiamo bene dove si rintani il maledetto Vairus assassino che si approfitta del 'principio di indeterminazione' – e sanifichiamo ogni cosa che entra nelle nostre case con sapone e alcol e ci laviamo le mani duecento volte al di', prima e dopo i pasti, e laviamo i pavimenti col Lisoform e ci mancano solo le tute da astronauti e siamo pronti ad affrontare i viaggi spaziali di là della morte che ci spaventa per il suo essere l'orizzonte degli eventi e il buco nero assassino dove verranno triturate le nostre vite. 
E torneremo ad essere quanti di cenere sparsi al vento e chi s'è visto s'è visto e buonanotte al secchio.

Tocchiamoci di sotto, folks, e scriviamone (e postiamola su facebook) la relativa equazione quantistica. Ne faranno buon uso i posteri.

 
 
 

Letteratura e vita quotidiana

Post n°1183 pubblicato il 16 Marzo 2020 da fedechiara
 

Letteratura e vita quotidiana

Viviamo tra le pagine di un romanzo - di molti romanzi e nelle scene dei films che ne sono stati tratti.

I morti in attesa negli obitori e in fila all'entrata dei cimiteri, le città vuote, gli accaparramenti delle merci e gli scaffali vuoti dei supermercati, il carnevale atroce di tutti in giro colle mascherine sanitarie e gli occhi persi nella follia quotidiana dei reclusi tra le mura domestiche, la fuga al sud o in campagna e/o nelle case di montagna sono scene e comportamenti già censiti e magistralmente descritti, mutatis mutandi, nella 'Peste' di Camus e nei films catastrofisti il cui soggetto sono i vairus assassini creati nei laboratori dei malfattori delle opposte nazioni in guerra (fredda) o sparsi sui campi di grano o negli acquedotti urbani dagli untori alieni degli X-files.

E la Venezia onirica che potete vedere qui sotto è uno dei set cinematografici più drammatici ed eloquenti perché girato un sabato pomeriggio di un inverno mite e non alle quattro di mattina di una estate che ci impaura nel suo presentarsi all'appuntamento delle nostre vite sotto schiaffo del corona vairus - e la nostra prigionia domestica che farà 'saltare i tappi' dei contatori per le troppe case raffreddate dagli impianti di aria condizionata.

E c'è chi, nella noia inevitabile della lunga reclusione, tiene un diario e scrive il nuovo romanzo avvilente di questo dramma a tinte fosche di cui siamo comparse – e protagonisti sono quei politici che appaiono sui video con espressioni lunari e/o compunte e ci dicono che 'tutto andrà bene' e 'restate a casa' – e i governatori improvvisano i 'flash mob' sanitari dei tamponi obbligatori all'entrata dei supermercati per scovare gli untori e schedarli e costringerli a una detenzione vigilata.

E manca poco che la cosa venga estesa 'casa per casa' e si resti tutti in attesa ansiosa dello squillo del campanello fatale che ci annuncia l'ingresso dei mutanti in tuta bianca e occhialoni di plastica e mascherina sanitaria e il tampone infilato nei nasi. The end.

Il romanzo delle nostre vite presenti che ci rimanda indietro di un secolo: ai tempi dalla maledetta 'spagnola' che sterminò i nonni soldati a milioni. Il seguito alle prossime puntate.

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Salve mondo, questo video è stato girato oggi pomeriggio a Venezia, per i non veneziani il percorso del video che dura poco più di 2 minuti, va dalla calle de...


 
 
 
 
 

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