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Messaggi del 12/08/2020

Ma quanto ci costa!

Post n°1321 pubblicato il 12 Agosto 2020 da fedechiara
 

Ma quanto ci costate! E che bassissima qualità politica ci garantite, maledizione!.

Un rapido confronto di dati sulla quantità di abitanti del Regno Unito, della Francia e della Germania – comparati con quelli dell'Italia – ci dice che l'Italia è fanalino di coda con 60 e rotti milioni contro gli 80 della Germania, i 66 e rotti del Regno Unito e i 67 della Francia.
Per contro, se paragoniamo il numero di parlamentari eletti, il numero dei parlamentari italiani risulta essere un terzo in più rispetto agli altri paesi, con il conseguente lievitare dei costi della politica e, chicca finale, godono degli stipendi più alti e vitalizi e altri benefici sconosciuti ai colleghi europei. 
Della serie: 'Facciamoci tanto male.'
Basterebbero questi dati comparati a dire il taglio dei parlamentari, di cui al referendum confermativo del prossimo settembre, cosa sensata e ragionevole per il risparmio stimato di oltre 15 miliardi dei costi della politica – come illustra l'articolo qui sotto con dati risalenti al 2013 (da aggiornare, quindi. al rialzo).
Ma la vittoria sicura al referendum dei partigiani dal taglio radicale (ma non troppo, considerato che ci allinea a paesi con numero di abitanti maggiore e le paghe dei deputati e senatori italiani invariate) non sembra essere dettata principalmente dai costi esorbitanti di costoro, bensì da una valutazione di merito sul lavoro e sulla qualità della politica e dei politici italiani – una palude di personaggi estratti a sorte più per supina fedeltà al partito che li candida che per doti personali di probità e competenza.

Malgrado queste evidenze di difficilissima contestazione leggiamo sulla stampa mainstream articoli di penne giornalistiche un tempo autorevoli che si ostinano (ostinazione davvero degna di miglior causa) a tacciare di 'populismo' quel provvedimento legislativo che andremo a confermare, intonando un bella ciao di liberazione nazionale.

Oh partigiano portaceli via, tutti quegli inutili parlamentari, che ci sembra di pagarli davvero troppo per la qualità dei servizi offerti e lo spettacolo indegno di decenni di palude politica miserabile e 'mercato delle vacche' parlamentare e 'gruppi misti' che si ingrossano e danno ricetto a transfughi che il partito di provenienza caccerebbe volentieri a pedate - e sono massa di manovra per vergognose 'manovre di palazzo'.
Ed è davvero buffo e, a tratti, esilarante leggere l'insostenibile leggerezza degli argomenti sfoggiati da quelle penne giornalistiche (sull'Huffingtong post di ieri ne troviamo due esempi preclari) che prevedono un terribile impoverimento di rappresentanza regionale e provinciale – come se la formazione delle leggi debba rispondere in primis ad una questua localistica piuttosto che ad un ben ponderato 'interesse nazionale'. 
Pollice verso e fuori i leoni. Alle urne! Alle urne!

ILGIORNALE.IT
Per mantenere il Parlamento si spende il doppio rispetto a Francia e Inghilterra. E il Colle ha più dipendenti di Buckingham Palace

 
 
 
 
 

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