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Messaggi del 10/01/2023

Cecità. La sinistra degli struzzi.

Post n°2400 pubblicato il 10 Gennaio 2023 da fedechiara
 

Cecità - 10 gennaio 2016

Le statistiche aiutano. Non solo le aziende per stimare i consumi delle famiglie. Aiuteranno anche i funzionari del ministero dell'interno francese a monitorare le periferie urbane fitte di immigrati storici e oggi cittadini francesi e a calcolare quante possibilità ci sono che, in date condizioni sociali, possa verificarsi una 'conversione' all'islam fondamentalista di alcuni individui e perché.
Perché un ragazzo, figlio di una famiglia normale, con discreti risultati scolastici e che era stato ricevuto perfino all'Eliseo da Sarkozy possa mutarsi in una bestia assassina, una serpe in seno alla comunità.
Un lavoro di 'intelligence' finalizzato alla prevenzione e all'anti terrorismo che diventerà il leit motiv della fortezza Europa nei prossimi giorni e mesi e anni. E, forse, dovremo rinunciare a una parte delle nostre libertà civili e subire maggiori controlli nei treni, aerei e autobus finalizzati ad evitare che quelle bestie feroci ripetano gli exploit assassini dei due giorni di morte che abbiamo alle spalle - nunzi di quanto accadrà nel corso del 2015 e negli anni a seguire.
E quelle statistiche ci diranno se è una buona idea quella di continuare a dare ricetto e accoglienza ai tanti, troppi immigrati che continuano a bussare alle nostre porte e che continuiamo a considerare una iattura impossibile da regolare e governare e respingere - un carico sociale che reca seco troppe incognite gravissime quali quelle esposte qui sopra.
E la sinistra di s-governo in Italia e la politica europea a Bruxelles oggi portano la croce dell'aver sottostimato i rischi di uno sbilancio dei rapporti fra popolazione storica e immigrati e l'allarme sociale crescente per le banlieues fuori controllo e militarizzate e le esplosive incidenze statistiche delle 'serpi in seno' che vanno ad arruolarsi nell'esercito del Califfato e tornano poi ai paesi di origine con passaporti europei facendosi beffe delle libertà che i nostri ordinamenti garantiscono ai loro cittadini.
E la stolidezza di quegli uomini di governo e partiti e associazioni di sinistra e caritatevoli è tale da fargli disprezzare quei cittadini che si riconoscono 'di pancia' nei movimenti e partiti detti 'populisti' e che favoriranno, forse, l'ascesa di Marie Le Pen all'Eliseo. Contrapposta, nell'immaginario collettivo, al presidente di ascendenza e fede islamica di cui al romanzo-predizione di Michel Houellebecq.
Gli dei accecano chi vuol perdere, si diceva, ma c'è anche chi si acceca con le proprie stesse mani e i morti di Parigi sono stesi in terra a testimoniarlo.
Mala tempora currunt - 09 gennaio 2015

Abbiamo un altro caso Salman Rushdie. Tocca a Michel Houellebecq di essere messo sotto protezione dei servizi segreti francesi e diventare un simbolo della 'libertà di penna' e pensiero in questo medioevo di ritorno che viviamo grazie all'importazione in Europa di centinaia di migliaia di immigrati di fede islamica. E lo stato di guerra in cui siamo precipitati dopo la strage di Charlie Hebdo è il contrappasso della 'pietas' e della compassione che abbiamo provato verso quei poveretti di 'rifugiati' che, nella cruda realtà delle cifre, erano meno del dieci per cento del totale e tutti gli altri, invece, immigrati economici o clandestini.
E il fatto che sia diventato politicamente poco corretto pronunciare o scrivere la parola 'clandestini' la dice lunga sulla auto censura che già abbiamo praticato e pratichiamo per tema di sollevare vespai e/o diventare bersagli dei fanatici assassini.
Ed ecco che la predizione letteraria di un presidente francese eletto da una maggioranza di figli dell'islam o 'fratelli mussulmani' che fino a ieri faceva sorridere oggi diventa questione rilevante di ordine pubblico e lo scrittore francese entra nell'ombra della sua stessa 'Soumission' che lo condanna a una vita blindata.

E che sia una guerra lo dimostrano le immagini di una Francia militarizzata e che riempie le strade di divise e uomini in armi, ma anche l'uccisione di una poliziotta in un rione meridionale di Parigi - col rischio concretissimo che certe periferie urbane 'melting pot' divengano territorio nemico dove intervenire solo militarmente. E Boko Aram, in Nigeria, ci conferma che è proprio l'Occidente e i suoi valori e i suoi modelli di vita che vanno distrutti e cancellati – e oggi si contano 2000 morti in una delle tante battaglie perse in partenza dall'imbelle governo nigeriano.

E ci vengono a mente le decisioni di inaudita durezza prese dal governo americano dopo la strage di Pearl Harbour contro gli immigrati giapponesi incolpevoli rinchiusi in campi di prigionia pur se sinceramente vocati all'integrazione nella loro nuova patria, ma erano decisioni precauzionali da tempo di guerra - e, se questa guerra che ci hanno dichiarato i fanatici assassini dell'islam radicale continuerà, forse gli strateghi dell'ordine pubblico delle nazioni dell'Occidente segneranno con matite rosse le zone calde e a vigilanza speciale delle maggiori città.
Mala tempora currunt. Attrezziamoci.


http://www.corriere.it/.../umberto-eco-siamo-guerra-fino... 

 
 
 
 
 

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