Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraQuartoProvvisoriocassetta2norise1maresogno67Arianna1921vento_acquaanikethsol7ossimoramaurodemianalf.cosmosbionda66angelo.maratiprefazione09dolcemelodya
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 02/07/2019

L'Odissea rivisitata

Post n°912 pubblicato il 02 Luglio 2019 da fedechiara
 

L'Odissea rivisitata - 30 giugno 2015

E scomodare l'Odissea e la culla della democrazia è davvero 'fuori luogo' nella crisi greca. E pare più cogente scomodare, invece, il linguista – che ci ricorda che la parola 'caos' è di origine greca. Ma cosa non è greco, a ben vedere: dal 'fuoco greco' passando per 'una faccia, una razza' e finire allo youghurt – compratene tanto e fate un sacco di semifreddi, se volete 'aiutare la Grecia'.

E lasciate perdere il 'crowfounding' di quel poveretto inglese che pensa che un buchetto sulla sabbia di un miliardino in più o in meno possa contenere tutto il mare del 'debito greco' che Tsipras ci vuole accollare colla sua baldanzosa partita a poker e le trattative sempre al rialzo. 
Mettete in ordine i conti e promettete di pagare e mosca – tanto lo sappiamo che il debito sarà ristrutturato al 2050 e andrà alle 'calende greche' o sarà 'scritto sul ghiaccio' del futuro remoto e 'chi ha dato, ha dato....' con quel che segue.

Ma, forse, Junker e la Merkel l'avranno vinta, e hanno pronunciato il fatidico 'vedo' in finale di partita che è stata una mazzata sulla testa dei due scatolettari greci – se sono veri i sondaggi che affondano i 'no' e con essi il duo di giocatori Varoufakis-Tsipras. E sarà tutto da ridere, il giorno dopo la pubblicazione dei risultati, e la mitica sinistra greca parolaia e temeraria sarà nuovamente allo sbando con nuove elezioni e Odisseo e i suoi saranno ricacciati in mare aperto da Nettuno appesi a una zattera. E, forse, raccolti pietosamente dalle navi della nostra marina coalizzate nell'operazione 'Triton' e riportati in Europa.

E nessuna Pallade assiste Odisseo nel suo lanciare a vuoto le sue ultime frecce contro i Proci muniti di possenti corazze. 
Un altro finale di Odissea sarà scritto lunedì. Chi vivrà vedrà.

Nessuna descrizione della foto disponibile.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Rievocazioni (2)

Post n°911 pubblicato il 02 Luglio 2019 da fedechiara
 

 

 

30 giugno 2014

 

E sarà che mio padre aveva dalla sua quella condizione specialissima di sopravvissuto - che, dopo, se sopravvivi, ti senti immortale e puoi tuffarti da una piattaforma di cento metri di altezza a testa in giù e, quando riaffiori, hai un sorriso stampato in faccia e ti avanza di fare l'occhiolino a chi non ti credeva capace. 
E quando mi diceva: 'Un fià de guera ve voria' capivo bene la mia/nostra condizione di giovanotti privilegiati assolti dalla guerra e nessuna 'prova di iniziazione' mai da affrontare e uscirne vittoriosi e temprati nello spirito. Mollaccioni, eravamo, che delle bistecche di rosbif staccavamo i nervetti e li lasciavamo sul piatto - lui che era stato protagonista, invece, di una sua privata anabasi e, dopo l'otto settembre, se ne era tornato dalla costa atlantica a piedi e sui carri merci e sui cassoni dei camions scassati e, una volta a Venezia, aveva passato mesi a nascondersi in soffitta da suo cognata e correva di tetto in tetto per nascondersi alla vista dei fascistoni incattiviti della repubblica di Salò che reclutavano a forza i disertori e minacciavano di morte le famiglie che li proteggevano.

E quando ascolto i reportages dal passato che si commemora in questi giorni della guerra di trincea che hanno vissuto i nonni e i bisnonni - quel loro vivere nel fango e nel rigore dei ghiacci dolomitici e, coi guanti sbrindellati e le pezze ai piedi, trovavano il tempo di scrivere lettere alle famiglie e alle spose promesse di straordinario nitore e bravura di giovani scrittori in erba. E in gioco era la vita: ad ogni ora del giorno, ad ogni passo che facevi e dimenticavi di abbassare la testa, sentivi il fischiare di una pallottola del cecchino appostato da ore – o non la sentivi, bensì un dolore acutissimo che ti trapassa l'elmetto e il cranio e ti precipita nel buio e ti ritrovi col nome stampato e il grado su una lapide nei 'cimiteri di guerra'.

E quando ascolto quei reportages delle generazioni perdute mi ci immedesimo e li faccio miei e capisco bene il senso dei versi di B. Brecht: '(…) voi che siete emersi dai gorghi / in cui siamo stati travolti...' e l'amarezza dell'invito che ci rivolge, - a noi sopravvissuti, 'a coloro che verranno' - di ricordarli tutti, un'intera generazione, di milioni di morti e nemici involontari e per caso. 
Ricordarli con la necessaria pietas e misericordia. E ridare loro, nei pensieri dolenti, l'effimera vita di un ricordo e di una sentita commemorazione. Amen e cosi sia.

 

L'immagine può contenere: 4 persone

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963