Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
|
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 08/09/2019
Jiang Heng, artista cinese, ('Highway to Hell' - palazzo Michiel - Strada Nuova - Venezia) ci racconta da par suo che, malgrado quegli occhi strani che si ritrovano, lui e i connazionali, uguali pensieri filosofici relativi al dolore di vivere e alla vita breve e all'oscurità della morte, illuminano le sinapsi orientali e occidentali. E, malgrado le bambole e i bamboleggiamenti delle giovanissime fanciulle in fiore che vediamo ospiti delle nostre calli e fanno 'ciao-ciao' con le manine a bordo dei motoscafi strapieni, anche quella loro bellezza orientale e l'incarnato niveo e liscio che gli invidiamo subiranno l'onta del Tempo - che tutto ossida e trasforma in decrepitezza e abbandono e diverso futuro. Ed ecco spiegarsi davanti ai nostri occhi, a tutta sala, l'orrido campo di morte di migliaia di 'Barbie', - un ossario 'pop' funereo e spaventosissimo su cui campeggia 'l'albero degli impiccati', che già conoscevamo per via di Pinocchio, favola di morte e resurrezione del nostro Collodi -, a dirci che tutto, perfino quelle stupidissime bambole che hanno riempito l'infanzia lieta e leggera delle nostre figlie e nipoti, tutto decade e si corrompe e la vita umana è e sarà piena di pillole da ingurgitare per restare in salute un paio di anni ancora, viva la Medicina che nutre la Speranza. E sarebbe interessante conoscere come e dove l'artista sia riuscito a collezionare tutte quelle povere bambole morte per smembrarle sadicamente e 'artisticamente'. La Biennale di 'tutti i futuri del mondo' è anche questo, prova a dirci Jiang Heng: il racconto di un futuro breve e corrotto già al suo nascere. Praticamente un ripasso dell'Eccesiaste. |
Le geremiadi di sempre e le facce di tolla televisive. Un'altra estate del nostro scontento è volata via rapida, malgrado i giorni afosi ne abbiano appesantito le ali, e si è sommata a tutte altre estati delle nostre vite che poco ricordiamo, ma le registriamo controvoglia, nei giorni dei compleanni, sbalorditi per il numero soverchiante degli anni che l'anagrafe ci addebita e 'ci pareva ieri'. E i morti di Genova di quest'estate di catastrofi annunciate hanno distolto l'attenzione politica dallo spread che condannava anticipatamente il governo giallo-verde - populista e inviso all'Europa della Merkel e di Macron – e lo scoglio dell'autunno 'caldo' sembra superato; e il varo della manovra economica, forse, supererà tutti gli esami dei maledetti 'mercati' e speriamo che 'ce la caviamo' per il rotto della cuffia, malgrado l'indigesta novità del primo populismo al governo in un paese europeo che rischia di trascinare con sé la Svezia e, a cascata, molti altri stati dell'Unione disunita. E il nodo gordiano delle svolte elettorali 'populiste' è sempre quello: il disordine immigratorio, il caos sociale immesso in grandissimi numeri dalle sinistre di s-governo nelle tragiche periferie urbane, - degradate già di loro da gran tempo e fitte di indigenti indigeni che si vedono scavalcare nelle liste di attesa per un alloggio a canone ridotto dagli immigrati affluenti a centinaia di migliaia: più prolifici e perciò 'più bisognosi'. La 'guerra tra poveri', per intenderci. Ed è questo che rimproveriamo ai nostri concittadini che hanno votato pd e tuttora non si dicono pentiti e non si battono il petto e non si cospargono il capo di cenere per il quadro sociale disgraziato e massimamente degradato che hanno consegnato a noi 'populisti' a marzo - e faticheremo alquanto a riportarlo sotto governo e nuovo ordine e rispetto della legalità repubblicana, sempre negletta e trascurata dalle sinistre a favore di una malintesa e indebita pietas rivolta agli affluenti 'richiedenti asilo' di ogni genere e grado. E la dimostrazione ultima di quel disordine epocale del nostro scontento e affanno politico ce l'ha data la Caritas per bocca del suo serafico portavoce romano – che ci ha ricordato, come sia del tutto naturale e scontato, che i cinquanta 'richiedenti asilo' della famigerata nave Diciotti, sciamino per le vie di Schengen. violando anche le frontiere a nord, dopo il loro 'naufragio organizzato' dai maledetti scafisti assassini. Cospargetevi il capo di cenere, gente del pd e buonisti associati, e cambiate finalmente il corso dei vostri pensieri colpevoli - e battetevi il petto in pubblica processione per tutto il disastro sociale e politico di questo paese in gravissimo affanno, invece di presentarvi in televisione con ributtanti facce di tolla a recitare le asfittiche, colpevoli geremiadi di sempre.
Il suicidio del movimento 5 stelle LASTAMPA.IT La storica capa dello staff comunicazione web: «Vado via, mi piace pensare che Gianroberto avrebbe approvato» |
Inviato da: fedechiara
il 27/03/2024 alle 14:40
Inviato da: maresogno67
il 27/03/2024 alle 08:31
Inviato da: fedechiara
il 03/03/2024 alle 18:19
Inviato da: maresogno67
il 03/03/2024 alle 15:03
Inviato da: cassetta2
il 26/02/2024 alle 20:58