Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 09/11/2019

Mitici muri e improbabili ponti

Post n°1030 pubblicato il 09 Novembre 2019 da fedechiara
 

Viviamo in tempi grami e in un mondo rotto che scaglia le sue schegge impazzite per ogni dove e oggi la ricorrenza del 'muro di Berlino' diventa sineddoche di ogni frontiera e barriera che si interpone tra gli esodi biblici dei 'popoli del mare' (e di terra) e il futuro di un'Europa e di un mondo che non riusciamo più ad immaginare – di certo non quello prefigurato da l'Inno alla Gioia di Beethoven -, ma che ricomincia, invece, dalle guerre perdute (Irak, Siria), il lavoro che non c'è e i rivolgimenti epocali che hanno il loro centro nel maledetto islam che deflagra nelle sue mille contraddizioni e opposizioni con la post modernità dell'Occidente evoluto, com'è deflagrato il Comunismo che aveva perso la sua arrogante sfida al Capitalismo. 
E cadde il 'muro' maledetto infine - e, di lì a poco, l'intero impero sovietico franò e si dissolse e, stupiti, conoscemmo i nomi dei cento paesi che aveva incorporato e nascosto nella sua fredda cortina di ferro: la Georgia, l'Ossezia, l'Ucraina, la Moldavia, l'Abkazia e tutti gli altri.

E il quadro che abbiamo davanti del Capitalismo trionfante sul Comunismo è di rovine e macerie sociali com'è ogni quadro post bellico: salari al palo, precariato diffuso, consumi al minimo e, per sovrappiù, l'immissione incontrollata dei nuovi schiavi africani, siriani, iracheni e afghani che, nel mercato del lavoro sottopagato, si sostituiranno ai cinesi dei capannoni nascosti di Prato dove si lavora in nero per dodici/quattordici ore di fila.

Si stava meglio quando si stava peggio? La domanda sorge spontanea e il mondo dei vasi comunicanti e degli inevitabili travasi al ribasso e cessione di ricchezza dai paesi più ricchi che ancora siamo ai nuovi straccioni arrembanti non è certo il migliore dei mondi possibili o quello delle 'magnifiche sorti e progressive' - e speriamo che questo suo rinculare sia quello dell'atleta che dal rinculo trae spinta per il suo salto in avanti, ma temo che sia, invece, l'incerto passo del gambero in fondo al mare caotico che lo ospita: un passo avanti e due indietro.

Arridatece i muri e la loro primaria funzione di contenimento e meritorio argine al troppo del mondo rotto e al disordine epocale che ne è conseguito.

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Filastrocche e tempi grami

Post n°1029 pubblicato il 09 Novembre 2019 da fedechiara
 

Ripensavo stamane alla filastrocca della nonna, che ad ogni nuovo mattino si chiedeva, a balconi ancora chiusi, se sarebbe stato un giorno bello o brutto, ma, in ogni  caso, nelle intenzioni del nostro agirvi, 'di buon costrutto'. E quella filastrocca dovremmo adottare anche noi per i nostri giorni: di costruire qualcosa di buono o di bello, indipendentemente dalle condizioni meteo della giornata e, aggiungo io, indipendentemente dalle condizioni della politica e della società nella quale agiamo che - dalle odiate cronache quotidiane – ci manda più spesso notizie cattive e sconfortanti.
E se delle grandi manovre o meschine in seno al pd non ce ne potrebbe importare di meno e, se quel partito affonda, non sarebbe male aggiungergli qualche decina di chili di piombo in più per affrettarne la discesa e la permanenza definitiva sul fondale, sono le condizioni della nostra sanità pubblica che mi preoccupano – con lo sciopero programmato dei medici di famiglia che ci racconta della tragedia di questi anni di s-governo pd che la sanità ha ridotto a Cenerentola della spesa pubblica e luogo dove 'fare cassa' a spese della salute degli italiani.
E, visitando la bella mostra nella sala grande della Scuola di san Marco a Venezia, dove si possono compulsare i meravigliosi codici miniati del Quattro/Cinquecento in facsimile, osservavo gli antichi strumenti chirurgici che hanno frugato nelle viscere dei nostri sfortunati progenitori e tremavo all'idea che anche la sanità pubblica possa andare, prima o poi, col passo del gambero di questi ultimi decenni di infamia politica: uno avanti e due indietro - e pavento che quegli orribili strumenti di tortura tornino in qualche modo in auge a sostituire i bisturi mancanti o che non intagliano le carni dei malati come dovrebbero (denuncia di qualche tempo fa proveniente dalle sale chirurgiche di un grande ospedale).
Che arrivino presto le elezioni e spediscano all'inferno i vandali politici del pd e gli stramaledetti partitini associati e ci venga restituita la nostra sanità delle magnifiche sorti e progressive e il welfare che avevamo prima delle folli 'accoglienze' renzian-alfaniane che l'hanno disseccato e reso rachitico. Amen e così sia.
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