Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraQuartoProvvisoriocassetta2norise1maresogno67Arianna1921vento_acquaanikethsol7ossimoramaurodemianalf.cosmosbionda66angelo.maratiprefazione09dolcemelodya
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 30/11/2020

E' grave, dottore?

Post n°1434 pubblicato il 30 Novembre 2020 da fedechiara
 

E' grave, dottore? Ieri accadeva.
Ho una zucca sopra il frigo, ricordo (di già! Tutto si fa ricordo e rimpianto già dal giorno dopo.) di quella festività di importazione che risponde al nome di Halloween. Che mi è simpatica solo per l'ostinazione di Linus (il bambino con la coperta sulla spalla) a voler credere nel Grande Cocomero malgrado l'evidenza che una zucca è una zucca bella della sua scorza rugosa e variamente colorata e nient'altro.
Ma non crediamo anche noi alle strane fole tramandatesi di bocca in bocca nella Storia e di concilio in concilio e da Profeta a imam che ci parlano di una arcigna o amorosa Presenza nascosta di là delle nubi – ma chissà dove è emigrata, dopo che la bella e azzurra stratosfera è stata violata dalle astronavi e i piloti ci hanno raccontato che c'è solo un immenso stellato fisso di là del Cielo più una quantità di 'buchi neri' e di 'materia oscura' e nessun Dio provvedente barbuto e col ditone puntato a incontrare l'Uomo – questa bestia mai redenta che uccide e decapita e si fa esplodere in mezzo alla folla invocando (bestemmiando) il suo Nome.
Ma è della zucca che vi voglio parlare – del fatto che giorno dopo giorno si sgonfia e si ritira nella sua scorza e non vuol rassegnarsi a marcire e si bitorzola e mostra le rughe impietose e tutti gli altri segni di un invecchiamento che mi è specchio del mio avventurarmi (anch'io! Ma proprio non si danno le virtuose eccezioni!? Ma non avevamo creato Dorian Gray e il suo specchio nascosto in soffitta alla bisogna?), mi avventuro, dicevo, dentro il cono d'ombra della senilità e, come tutti sappiamo, non è un bel vedere e sentire del corpo – questo nostro fragile involucro e bozzolo di un'anima che vagheggiamo ma che è come l'araba fenice: 'Che ci sia ciascun lo dice, dove (cosa) sia nessun lo sa'.
E la Morte, la 'sorella nostra Morte corporale' di Francesco (il Santo dugentesco, che avete capito!) saltella qua e là nel campo come una giovinetta sventata e inconsapevole e coglie ora un robusto filo d'erba, ora un fiore in boccio - e ancora non ha voluto raccontarci il perché delle sue maledette predilezioni di raccolta: che lasciano in vita a macerare stanchi ottuagenari e castigano chi ancora non è sazio di vedere la luce nuova dei giorni e anni futuri.
E il mondo dei morti è il nostro futuro ed è fitto delle ombre dei trisavoli e degli uomini di genio e dei milioni di soldati che hanno fecondato col sangue i campi di battaglia dell'Europa e del vasto mondo preda dell'odio religioso e delle insane passioni di conquista ed egemonia e sopraffazione - e davvero la Vita Eterna di tutta quella gente in attesa di illusori ricongiungimenti è astratta metafora rovesciata dei vari e diversi viaggi nell'oltretomba degli Eroi omerici e virgiliani e dei Poeti.
E chissà cosa ne scriverei io se mi ci avventurassi, magari un reportage scanzonato e chi s'è visto s'è visto e quel che è detto è scritto.
Il futuro è nostro, bella gente. Viva la vita che muta e che è bella malgrado i suoi quotidiani orrori e le sempre più rare bellezze - e la Grazia che non si incontra più da lunga fiata per le strade e nelle piazze e nei pittorici boschi dove si 'allacciano i malleoli', ma rileggiamoci l'Odissea e l'Eneide e la Commedia, e le altre poesie, di quando in quando, che sempre ci insegnano cose nuove e 'profonde' ed esemplari ad ogni nostra visita.
E' lunedì e, a volte, non sempre, mi fa questo effetto, è grave, dottore?
Culto del Grande Cocomero - Nonciclopedia

 
 
 

Folle e follie.

Post n°1433 pubblicato il 30 Novembre 2020 da fedechiara

E adesso che anche il Maradona se ne è andato, con grande clamore di folle e scontri con la polizia, al modo tipico dei tifosi negli stadi, che altro ci resta di vitale e scatenante da potersi assembrare a migliaia senza la mascherina di ordinanza - e il coro che ne segue dei gendarmi iper mascherati su internet che scrivono, rancorosi, sui social:
'E' colpa loro se non se ne va fuori! Criminali! Sciammannati! Untori!'
Ne conosco uno che, per una tale fattispecie di reati, ripristinerebbe la pena capitale e, se scova un negazionista/riduzionista ricoverato in terapia intensiva e prossimo a tirare le cuoia, denuncia i medici per 'abuso di ufficio'.
Potremmo andare tutti quanti a fare la spesa di Natale, come suggerisce paciosa quella conduttrice televisiva giunonica e, tra una cassa e l'altra, smascherarci brevemente l'un l'altro, mostrando le lingue untrici e gli aerosoli conseguenti alle strida a quelli che ci fanno le facce truci e abbassano la terza visiera degli elmi e alzano gli scudi dei pastrani a difesa.
Oppure affollarci a centinaia di migliaia dentro e fuori le chiese per le messe di mezzanotte (o delle dieci? La cosa non è chiara. Presto, Conte! Un nuovo d-p-c-m- all'uopo che chiarisca!) e, giunti al Gloria, smascherarci d'impeto perché il nostro canto si levi imperioso e alto tra le travi delle navate – e pazienza se quei dessi, gli iper mascherati su internet, ci daranno addosso e ci intimeranno, per Capodanno, di non fare un passo fuori dalle case e guai a chi spara un mortaretto e rompe il pesante silenzio pandemico che deve accompagnare quest'anno disgraziato all'appuntamento con il suo maggiore 21enne, ignaro delle follie che gli vengono consegnate, poveretto.
 
 
L'immagine può contenere: 1 persona

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963