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Messaggi del 03/07/2021

Lo Stato gassoso e lo Stato Moloch.

Post n°1681 pubblicato il 03 Luglio 2021 da fedechiara
 

Lo Stato gassoso e lo Stato Moloch.
Ho scoperto qual'è il difetto basico della sinistra a causa del quale è cronicamente incapace di elaborare e governare gli eventi tragici che la Storia e la cronaca ci propinano. E' l'astrazione, l'idealità propugnata che prescinde dagli eventi e li disprezza e li riduce a meri accidenti dell'evoluzione umana.
E loro, i sinistri esponenti di partito e l'intellighenzia e l'intendenza di stampa e televisioni annesse sono 'gli angeli sopra Berlino' che osservano pietosi i drammi degli uomini di sotto, ma sono affatto privi di provvidenza e di capacità di 'fare miracoli', ahinoi.
Così i 'migranti' a stormi e sciami di arrembaggi quotidiani per la sinistra non sono una iattura e un dramma epocale capace di sconvolgere le fragili economie europee e innescare i conflitti quotidiani che la cronaca e le altissime percentuali di detenuti nelle patrie galere ci consegna, bensì prodigiose 'risorse' che 'ci pagheranno le pensioni', come afferma(va)no impavidi quei maggiorenti di partito e il loro nominato al governo dell'inps con supremo sprezzo del ridicolo. Ma le cronache del bracciantato al sud e gli slums delle periferie urbane dove si accasano e i neri stabilmente fuori dagli ingressi dei supermercati a mendicare raccontano altro.
E, l'altro ieri, Ezio Mauro si (ci) interrogava in prima pagina sul suo giornale di partito (la Repubblica): Dov'era lo Stato? Lo Stato-mamma, lo Stato padre severo e provvidente, lo Stato maestro severo con le sue norme e il reticolo preciso delle cose che si possono fare e si devono evitare.
Dov'era lo Stato a santa Maria Capua Vetere nel corso dei pestaggi e delle forche caudine a cui sono stati sottoposti i detenuti, altra categoria di 'vittime' che la stampa sinistra contrappone ai carcerieri maledetti e infami di cui si narra? Già dov'era?
Ma nel suo 'cloud', perdiana! Lo Stato non è un totem adorato e riverito, bensì galleggia nella gassosità delle sue grandi nuvole sullo sfondo celeste della stratosfera, è disegno di cielo estivo con le bianche pannosità galleggianti e transeunti. Lo Stato è astrazione di leggi e regolamenti e buoni propositi costituzionali che, quasi sempre, mal si adattano alla impietosa realtà degli eventi umani.
Così, mentre Mauro si (ci) interroga sui segreti percorsi e sugli impervi sentieri montani che ci portano al cospetto dello Stato-Moloch, ecco, in basso, avvenire e succedere le cose avvilenti e triste del mondo degli uomini e delle donne.
Ecco a voi l'oscenità e la mostruosità della vita carceraria, modello Italia, dove una rivolta carceraria viene repressa con la violenza sempre latente in quei luoghi di umana sofferenza e che talvolta esplode nelle forme crudeli che si denunciano con morti e feriti e picchiati.
Ma le 'vittime' davvero non hanno nulla da rimproverarsi, nel gioco atroce di minacce e ritorsioni che si registrano quotidianamente in quei giorni infernali? Ce lo diranno gli atti del processo, forse.
E dovremmo improvvisarci registi di un film sulle carceri per meglio capire e descrivere lo sviluppo e il crescere impetuoso, giorno dopo giorno, dell'odio reciproco tra prigionieri e carcerieri: le offese da dietro le sbarre, i lazzi osceni, le minacce, la brutalità, l'abiezione, la coazione a ripetere il brutto e l'infame della vita umana che ivi è racchiuso.
Ma Mauro contrappone a tutto ciò l'Olimpo delle regole dello Stato da rispettare sempre e comunque e sebbene - e le impeccabili scuole di polizia che dovrebbero formare poliziotti e guardie carcerarie capaci di tutto tollerare ed ergersi leggeri 'due metri sopra al cielo' sopra quelle brutalità (sic) e capaci di 'rieducare' pietosamente i reprobi criminali malgrado e oltre lo 'stridor di denti' che proviene da quegli inferni in Terra. E poco gli importa, a lui e alla sinistra tutta, che, dove ci sono schieramenti contrapposti di battaglia e scudi impugnati ed elmi e bottiglie incendiarie e gas asfissianti ed estintori impugnati come clave ad abbattere il nemico in divisa, ivi si levino le grida dei feriti e ci scappi il morto.
Quello è il mondo degli umani rissosi, degli Ettore e degli Achille e di tutti gli altri che se le danno di santa ragione sotto le mura di Ilio. Noi (sinistri) siamo più simili agli dei olimpici che parteggiano ora per l'uno ora per l'altro, siamo lo Stato-Olimpo, siamo il 'cloud' virtuale interdetto agli umani soggetti alle passioni e ognora nemici acerrimi. Noi giudichiamo e diamo patenti di 'vittime' ed eroi. Noi.
Moloch (divinità) - Wikipedia
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Moloch (divinità) - Wikipedia
Moloch (o Molech o Molekh o Molok o Mal'akh (che significa Re) o Melqart, in ebraico מלך mlk) è il nome sia di un dio, sia di un particolare tipo di sacrificio storicamente associato al fuoco. Moloch è stato storicamente associato con culture di tutto il Vicino Oriente antico, tra cui gli Ebrei...

 
 
 
 
 

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