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Messaggi del 13/01/2022

Socrate versus Antigone.

Post n°1910 pubblicato il 13 Gennaio 2022 da fedechiara
 

Non sono affatto d'accordo sul filosofico rispetto della Legge che porta ad assumere la cicuta e a morire onorevolmente per la patria vaccinale. Sto parlando del Cacciari che ha assunto le metaforica cicuta della terza dose (ma non è certo che gli sarà letale, forse la Lilli lo richiamerà alla 7, come il Mauro Corona dalla Bianchina) e si dice, come Socrate morente, sempre rispettoso delle leggi. Chapeau.
Anche delle leggi insensate, anche di quelle approvate a tamburo battente e peana di battaglie (tutti vaccinati o tutti accoppati sul Piave!).
Leggi discutibili (e discusse in cronaca) con accenti diversi e opposti dagli 'esperti' tele virologi – nuova categoria di grande successo soap televisivo dopo i medici (Grey's anatomy, Good Doctor e dintorni) e dopo gli chef stellati dal tortello di magro con una fogliolina di rucola dazu e una goccia di balsamico.
'Esperti' che ci dicono, fresca di giornata, che è da pazzi e da insensati inseguire le varianti con quarte e decime dosi – col rischio concreto di un tracollo del sistema immunitario incapace di fronteggiare i virus di suo. Il remake de: 'L'ago di Chen terrorizza l'Occidente.'
Quartadosatevi voi che a me mi vien da ridere.
E sarà per un rigurgito di mio sinistrismo di ritorno, ma io mi schiero con Antigone che si oppone al decreto del re suo zio, Creonte, e seppellisce il fratello contro la Legge crudele che lo vorrebbe disonorato e preda di sciacalli e avvoltoi. https://www.studenti.it/trama-breve-antigone-sofocle.html
E vi lascio col dubbio atroce di qual'è la destra e quale la sinistra pars in questa vicenda di Leggi e contro leggi avvilenti e abborracciate e se Cacciari sia di destra o di sinistra o solo un tardo e fiero libertario e ostinato filosofo in tempi in cui della filosofia si fa carne di porco e i politici non sanno che farsene dei nobili e antichi lemmi de 'libertà' e 'democrazia' e del rispetto della volontà dei dissidenti in questa temperie culturale che ci vuole succubi e vaccinati sei volte e mezzo riporto di due.
Il dibattito è aperto.

 
 
 

Del togliersi il cappello.

Post n°1909 pubblicato il 13 Gennaio 2022 da fedechiara
 

 

 

Chapeau (i tortuosi percorsi mentali dei buonisti). 13 gennaio 2016

Per dare un'idea del dialogo tra sordi tra le opposte fazioni buoniste/cattiviste (si fa per dire e semplificare) su come va il mondo e quali piccolissimi rimedi e inutili impiastri mostriamo nella vetrina della farmacia nostra occidentale che speriamo leniscano le offese e le ferite inferte al vivere civile vi riferisco il 'percorso mentale' di un professore esimio della locale Università degli studi nonché curatore e organizzatore di sondaggi su tutte le questioni del nostro vivere civile: Ilvo Diamanti, - questa settimana lettore delle prime pagine dei giornali su Radiotre.
Riferiva dell'Europa demograficamente sempre più vecchia, l'esimio professore, e dei provvedimenti dei governi europei che, a sentir lui, sono in grande maggioranza orientati a garantire il benessere dei vecchi contro la precarietà e il malessere dei giovani – vecchia polemica e stantia che ha fatto la fortuna del nostro imbonitore nazionale Renzi Matteo: il principe dei rottamatori, oggi in affanno sulla questione delle banche che falliscono una dopo l'altra e i correntisti e i clienti azionisti ridotti al ruolo di pirla che se la sono presa in quel posto e vale l'italica legge del menga e addio a tutti i loro sudati risparmi.
E concludeva, scorato, il bravo Ilvo, commentando da par suo: 'E ci meravigliamo del fatto che i giovani migranti corrono a frotte e barconi per riempire questo vuoto.'
Come se lo spaventoso fenomeno migratorio e i suoi numeri impazziti e i suoi drammi fossero il naturale fenomeno fisico dei vasi comunicanti: da accettare allargando le braccia, benché questo travaso e riempimento avvenga in clamorosa violazione di norme e trattati e frontiere e leggi e regolamenti degli Stati membri dell'Unione e ci affanni quotidianamente con le cronache di tragedie annunciate e anni orribili che si susseguono uno dopo l'altro.
Come se tutta la cronaca di questi ultimi anni: di clandestini e 'migranti economici' aggregati ai pochi profughi e che rifiutano di dare le generalità e le impronte e vagano indisturbati per lo spazio-Schengen senza arte né parte – come ci ha sempre rimproverato l'Europa rifiutando per questo di avviare la redistribuzione – non contasse un accidente di nulla e i fatti di Charlie Hebdo e i quartieri-ghetto di Parigi e Bruxelles dove la polizia ha paura di mettere piede e che ospitano i covi dei terroristi non significhi nulla - e nessuna politica di contenimento e di nuovo ordine e convivenza pacifica ed efficaci risposte al 'disagio sociale delle periferie' sia possibile.
Dobbiamo, perciò, 'mettercela via', noi europei storici e indigeni da molte generazioni - a detta del pensiero 'buonista' - perché siamo vecchi e 'largo ai giovani' da dovunque provengono e sebbene le loro culture e tradizioni e comportamenti conseguenti (vedi i fatti di Colonia e Zurigo e Helsinki) si mostrino indigeribili e criminali - e indipendentemente dal fatto che lo sviluppo economico del vecchio continente non decolla, malgrado la caotica immissione di tutti quei giovani, e non decollerà prima di molti anni - e intanto paghiamo il prezzo del troppo che stroppia e di un vaso comunicante che si è riempito a dismisura
grazie al lassismo delle politiche immigratorie della sinistra di s-governo evidentemente condivise e applaudite dall'esimio professore. Chapeau!

 
 
 
 
 

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