Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiarasurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegaspareossimorasportautomotoaracnoid.999labrunetteflorence0AliNasir.386bubriskacassetta2StefanoP.74geom.massimobracco
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 20/11/2022

L'entropia delle memorie.

Post n°2324 pubblicato il 20 Novembre 2022 da fedechiara
 

L'entropia delle Memorie.

Una rassegnata e triste senatrice della Repubblica, Liliana Segre, ci ricordava, in sua sua intervista, che anche l'Olocausto dei suoi correligionari uccisi dai nazisti di Hitler e associati è destinato, da qui a breve, a scomparire dall'agenda del Tempo.
Morti gli ultimi testimoni e i pervicaci giornalisti e politici che ne sorreggono la dolorosa Memoria, l'Olocausto franerà giù dalle bianche scogliere del Futuro e verrà frantumato dalle onde oceaniche e ridotto a granelli di sabbia del Tempo che tutto macina e trita nella sua entropia inarrestabile.
L'Olocausto, capite? Quell'immenso, atroce monolito del Novecento degli orrori di ben due guerre mondiali (e una pandemia peggio delle pesti d'antan) è destinato anch'esso ad infrangersi sui bastioni di Orione degli universi in disfacimento obbligato - e le sue narrazioni di indicibili orrori commessi non viaggeranno più verso Antares e le altre stelle fisse delle mille costellazioni che incontreremo nel nostro futuro di viaggiatori spaziali (Ucraina e guerra termonucleare annessa permettendo).
E c'è da chiedersi, una volta morta quella Memoria e ridotti a muti cadaveri gli instancabili narratori, quali altri orrori si consumeranno sul pianeta Terra, assente il quotidiano monito che ci è venuto dai sopravvissuti, in tutti questi decenni delle nostre vite, e da Israele, stato-bastione e rocca di Masada degli invitti figli e bis nipoti di quella storica mattanza.
E un'altra Memoria storica, lontana più di due millenni e soggetta, nei secoli, ad interpretazioni delle più varie e diverse e belligeranti fra loro, vacilla già nelle scatole craniche dei contemporanei: quella del Cristianesimo e di quel mite profeta palestinese, emulo del mitico Sisifo, di cui si ricorda quotidianamente l'odissea tristissima e il Calvario per aver voluto esaltare l'Amore e la Misericordia e il Perdono (sette volte sette, Pietro, sette volte sette).
Valori e pratiche e moniti, quelli del lontano profeta, di difficile e controversa applicazione sul pianeta, come potete constatare ogni giorno e leggere in cronaca nelle pagine di 'nera', malgrado l'incessante battage di stampa e televisioni del presente e dei passati papi (e i cardinali e i vescovi e i mille e mille preti) che invocano la presenza del Cristo nel nostro agire quotidiano e la mitica pacem in terris, benedicendoci nelle stanche messe quotidiane. Andate in pace.
Si, ma dove, di grazia, sperduti come siamo nelle nostre personali entropie e quelle universali?
Potrebbe essere un disegno

 
 
 

Gli anniversari del nostro scontento.

Post n°2323 pubblicato il 20 Novembre 2022 da fedechiara
 

Quella maggioranza di 'citoyens' chiusi nelle case del loro scontento. - 19 novembre 2015

Mi ha colpito il racconto che ha fatto A.B. Yehoshua alla stampa: di quand'era in ospedale per una piccola operazione e un'infermiera palestinese gli chiede di parlargli e gli confida la sua verità su le masse arabe spaventate - una larga maggioranza a suo avviso - che se ne restano chiuse in casa mentre a tenere la scena dei telegiornali di tutto il mondo sono i visi di quegli altri: quelli che scendono in piazza e gridano rabbiosi le loro oscenità ideologiche contro gli Stati dell'Occidente e bruciano le bandiere americana e francese e britannica, secondo che a bombardare i loro territori con maggiore determinazione sia questa o quella nazione.
Dunque, secondo quell'infermiera, una maggioranza di 'islamici moderati' esiste, alleluia! E dobbiamo solo convincerla a uscire di casa e conquistarsi la scena sulle piazze e gridare: 'Vive la France e l'Occident de notre libertè, egalité, fraternité' che ci ha pietosamente accolto e sfamato e regalato uno status di cittadini, - perfino a quei rinnegati 'francesi' di seconda e terza generazione che, istruiti nelle carceri della loro manovalanza malavitosa, impugnano i kalashnikov e sparano su vittime inermi e si dicono vittoriosi per la riuscita della loro vigliacca strage contro gente disarmata e ignara della 'drole de guerre' che quegli infami ci hanno dichiarato.
Attendiamo fiduciosi, nei prossimi giorni e mesi, che quella maggioranza si mostri, finalmente! ed espunga dai quartieri arabi delle metropoli europee (le famigerate 'banlieues' e il quartiere di Mollenbeek, in Belgio: veri e propri mostri urbanistici da ripensare radicalmente ai fini di una vera integrazione) quei figli degeneri e rimbecilliti dalla predicazione dell'odio coranico che hanno il torto di dirceli tutti schierati, gli islamici, dietro il velo medioevale di quella religione non ancora 'laicizzata' e ridotta a più miti consigli - com'é stata laicizzata la nostra religione cattolica e ridotta a un ruolo di testimonianza e nessuna pretesa di imporre i suoi diktat medioevali sulla società tutta.
Battete uno o più colpi, se davvero ci siete e volete liberarvi della paura e dell'odio scatenato dagli assassini di Charlie Hebdo e da quelli del venerdi nero del novembre parigino.
CORRIERE.IT
Attentati a Parigi, blitz della polizia a Saint-Denis: spari ed esplosioni negli scontri ferito un agente
Un momento dell’operazione a Parigi (Reuters/Hartmann)

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963