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Messaggi del 18/01/2023

Paesaggi nella nebbia.

Post n°2409 pubblicato il 18 Gennaio 2023 da fedechiara
 

Traslochi - 18 gennaio 2017 

E, non diversamente da un archeologo al lavoro sul campo, estraggo dal fondo dei cassetti gli oggetti dimenticati e 'in sonno' e li valuto per il peso e l'ingombro e l'inutilità prossima e futura – eppure li ho identificati e comperati per un uso che il tempo ha cancellato e sono stati relegati in seconda e terza fila nei polverosi scaffali e lì dimenticati, non diversamente dalle nostre vite in quest'era senile crudele in cui ci addentriamo sospettosi e rabbiosi e incerti, - ma non era da meno, nel suo farsi e definirsi, l'era lontana della giovinezza e dell'età adulta e solo la forza dei muscoli e dei tendini e dei nervi ci accompagnava nelle imprese quotidiane e ci diceva guerrieri vincenti.
E l'archeologia domestica degli scatoloni e degli scaffali finalmente vuoti e pronti per il passaggio di mano a qualche sconosciuto usufruitore ti rimanda, nel correre dei pensieri oziosi, a tutta l'archeologia sociale e politica dei giornali che leggi distrattamente mentre ne avviluppi gli oggetti più fragili.
Epopee di carta e parole in cui abbiamo vissuto e combattuto battaglie di avanguardia e di retroguardia e mi passano davanti agli occhi Craxi e i craxiani e i 'favolosi' Ottanta della Milano da bere e da cantarne i peana dei socialisti ambrosiani arrembanti sugli altari di Montecitorio, ma poi nella polvere dei 'mariuoli' di Mario Chiesa e del Pio albergo Trivulzio.
E, ancora, lo tsunami di 'Mani Pulite' - che sembrava consegnarci il trofeo ambitissimo di una vittoria contro la corruzione dilagante nella prima repubblica, ma oggi siamo ancora lì nei pressi: corrotti e corrompibili alla terza e quarta crociata perché è una fede, quella del rubare e malversare nella cosa pubblica, e una religione da cui mai riusciremo a congedarci, diversamente da questo mio riempire scatoloni e sacchi e valigie e cercare invano un riconoscimento e una identità del passato che sempre più ci guarda con occhi vitrei e distanti.
E non siamo più quelli che siamo stati e viviamo vite a compartimenti stagni e mostriamo le 'spalle al futuro' perché apparteniamo ad ogni presente che si fa subito passato e 'paesaggio nella nebbia' come nel film di Anghelopous - che narrava di bambini sperduti e di storie patrie brumose e che 'non macinano più', come tutta l'acqua che è 'passata sotto i ponti' delle nostre vite e trascina seco i sedimenti dei monti che abbiamo scalato e della terra che abbiamo calpestato e ci ricoprirà, prima o poi. Parce sepulto.

 

 
 
 

Il gioco della Storia.

Post n°2408 pubblicato il 18 Gennaio 2023 da fedechiara
 

Il gioco della Storia - 18 gennaio 2018

Mi piacerebbe vedere dal vivo una performance di quella tale, la 'anchorwoman' coreana vestita di rosa che recita quotidianamente in video e in voce gutturale l'apologia e la laude entusiasta e comicamente sfrenata al suo leader 'rocketman' Kim-il-breve.
E' una delle tante 'comiche' che ci vengono dalla realtà illustrata in televisione e, decenni fa, ci venne mostrata quella del Grande Leader Mao Dse Dong che traversava a nuoto il fiume Azzurro, ma ricordo anche una nostra telegiornalista del tg2 innamorata di D'Alema che si meritò una impagabile caricatura in un programma di intrattenimento gestito dalla Dandini.
E mi piacerebbe, in un gioco virtuale creato ad hoc, provare a dare rappresentazione e voce a una 'anchorwomen' del XVIIsimo secolo che commentasse in video e in voce -con le inevitabili censure- gli eventi accaduti di fresco alla corte di Enrico VIII in seguito al suo divorzio da Caterina d'Aragona e il matrimonio osteggiato con Anna Bolena che, si dice, fu causa dello scisma d'Inghilterra e origine di tutti i mali e le guerre conseguenti ben gestite peraltro, con alterna fortuna, da Elisabetta la Grande (o la Bastarda, secondo che si parteggi per lei o per Maria Tudor, detta la Sanguinaria, che la precedette sul trono).
E il gioco virtuale della Storia ci dice che anche la presente Storia in cui viviamo immersi è fitta di avvenimenti tragici e comici insieme – come l'ultimo: di una minaccia nucleare ultima scorsa che si trasforma oggi, per chissà che segrete vie diplomatiche e piani segreti di Kim rocketman in una riappacificazione con il nemico di sempre, la Corea del sud, e in una comune partecipazione ai Giochi Invernali – con buona pace di Francesco che paventa una prossima guerra nucleare ormai sgonfia di motivazioni e i generali del 'think tank' di Donald Trump spiazzati e che non sanno più che pesci pigliare nel mar cinese settentrionale.
Che meraviglioso e drammatico gioco è la Storia!
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