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Messaggi del 30/01/2023

Prossimamente dalle vostre terrazze.

Post n°2418 pubblicato il 30 Gennaio 2023 da fedechiara
 

Prossimamente dalle vostre terrazze.

Forse si sta sfarinando il muro di ostracismo verso la Russia combattente o, forse, qualche testa cadrà nella dirigenza di raimovie che ha mandato in onda, poche ore fa, un film non strepitoso, magari un filo 'graphic novel' e tuttavia strepitosamente elogiativo/celebrativo della resistenza russa all'aggressore tedesco a Stalingrado '('Stalingrad' è il titolo del film).
Cadrà qualche testa, dico io, perché rappresentare e ricordare l'immenso valore della resistenza russa all'esercito nazista super equipaggiato (agli inizi della campagna di Russia) non è come consentire, finalmente! al mettere in onda il lago dei cigni con la coreografia del Bol'shoi o a un recital delle poesie di Pasternak con testo a fronte e proiezione di diapositive storiche.
Quel film di eroi combattenti in qualche modo ci riporta all'oggi della 'operazione speciale' contro i nazistoni Azov e, se è vero che Putin non è Stalin e Zelensky non è Hitler, pur tuttavia vi si parla di soldati in armi per la patria russa, gli uni, contrapposti a quelli della patria ucraina, super armati e foraggiati di capitali occidentali e di missili e tanks e carri Leopard e Abrahams forniti dagli Stranamore del Pentagono e dal loro leader che pretende obbedienza e servaggio dai paesi affiliati alla Nato, malgrado i molti dubbi che si nutrono per la inevitabile escalation e il coinvolgimento nella guerra per procura.
E il tempo rema contro Stoltenberg e Biden e il montare delle opposte controffensive belliche in Ucraina e bombardamenti sempre maggiori porterà, in Europa, a parallele manifestazioni per la pace sempre più insistenti e aggressive – di grado pari, credo, auspico, a quelle del Vietnam nell'America che mandava a morire i suoi figli nelle giungle infide descritte in 'Apocalipse now'.
Chi vivrà vedrà e i fuochi d'artificio termonucleari li potrete osservare e descrivere anche dalle vostre terrazze, prossimamente.

 
 
 

Onde di marea

Post n°2417 pubblicato il 30 Gennaio 2023 da fedechiara

L'Europa che non ci piace - 30 gennaio 2016
E' come un'onda di marea che si scioglie nella sua risacca. Onda che, in cronaca, nel suo gonfiarsi e abbattersi sulla battigia, mostrava fino a ieri i legni dei barconi naufragati commisti ai corpi galleggianti degli annegati e le plastiche sgonfie dei gommoni e i giubbetti di salvataggio a centinaia di migliaia e il corpo di Aylan pietosamente raccolto e universalmente compianto e, nel suo rifluire schiumando, mostra le fotografie del 13 novembre di Parigi, i commandos terroristi in azione e i botti del capodanno di Colonia e Zurigo ed Helsinki e di molte altre città europee funestate dalle violenze e dai tentativi di stupro di migliaia di 'profughi' e richiedenti asilo assatanati per quell'orgia di potere dei loro numeri strabocchevoli ('Sono troppi, non possiamo farci niente', dicevano i pochi poliziotti presenti nel piazzale davanti alla stazione) e del loro agire indisturbati per bande criminali gridando beffardi :'Ci ha invitati la Merkel' e in tasca i foglietti con la traduzione dell'arabo:'Voglio fare sesso con te'. Postmoderna riedizione de 'il ratto delle Sabine'.
C'è un tempo per la pietà e un tempo per la constatazione dei danni sociali che una indebita e malaccorta pietà e conseguente 'politica dell'accoglienza' hanno causato e continueranno a causare per decenni. E le cronache di ieri e di oggi sono tutte verso la risacca dei guasti causati dal 'troppo che stroppia' che chiude le frontiere una dopo l'altra e la Svezia che annuncia i rimpatri tardivi di ben 80000 'richiedenti asilo' che non hanno passato il vaglio di leggittimità delle commissioni. Rimpatri improbabili perché, lo sottolineava un articolo letto nel corso della rassegna-stampa a 'Primapagina' (radiotre), basta fare un ricorso al tar ( bibbia e vangelo mandato a memoria dai nostri ospiti immigrati) e l'ordine di rimpatrio dei questori è carta straccia e le strade e le piazze delle nostre città in affanno di mendicismo e nuova ciminalità di importazione tornano a mostrare le facce dei troppi 'senza arte né parte', ma che hanno trovato nicchia e rifugio di accoglienza indebita nell'Europa malata di buonismo.
E se, al Carnevale di Venezia, si entrerà nella bella piazza san Marco solo attraverso cinque varchi di sorveglianza e i metal detector e l'obbligo di togliersi le maschere, una tale 'vita blindata' (che non ci mette al riparo dai rischi) la dobbiamo alle folli politiche buoniste della sinistra europea e nostrana di s-governo che, per anni, hanno lanciato l'effetto di annuncio su tutta la costa mediterranea e in Irak e in Afganistan: 'Correte, venite parvulus! Qui c'è posto per tutti.' - e oggi le colonne dei profughi sono ferme in mezzo alla neve dei Balcani sotto le tende e davanti ai muri di filo spinato; e le televisioni ci mostrano il freddo e la fame dei poveretti commisti con l'impotenza e le faccia di tolla dei nostri Faust di s-governo incapaci di gestire le politiche della catastrofe umanitaria che 'essi stessi hanno evocato'.

 
 
 
 
 

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