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Messaggi del 02/05/2023

Consolazione della filosofia in tempi di guerra prossima.

Post n°2559 pubblicato il 02 Maggio 2023 da fedechiara
 

Consolazione della filosofia in tempi di guerra prossima. - 02 maggio 2022
Negli ultimi due anni del nostro scontento abbiamo rivalutato la filosofia. 'Godi di ciò che hai e sii contento di averne.', ci diciamo – dopo che la pandemia e le clausure conseguenti hanno reso precarie le vite e le libertà, perfino quelle fondamentali dell'uscire di casa e progettare un viaggio anche minimo, di prossimità. E chi aveva un lavoro e i suoi ritmi di vita conseguenti si è dovuto adattare al 'telelavoro' e le vite degli adolescenti, già rincretiniti di loro per l'uso massivo e sregolato dei cellulari, è sprofondata ancora di più a fondo nel virtuale delle malate relazioni a distanza e nella schizofrenia che, spesso, ne consegue.
E la presente guerra di Ucraina ha sconvolto il paesaggio planetario e quello nostro personale – e non sappiamo più chi siamo e che cosa abbiamo (di cui godere) e se qualcosa lasceremo ai figli in un mondo che teme di esplodere da un giorno all'altro nella più devastante delle guerre: quella termonucleare delle distruzioni reciproche totali dei confliggenti e di quella del pianeta - di quel che ne resterà, ad esplosiva salva nucleare conclusa.
E vien da sorridere nel leggere i commenti su F/book di gente che si schiera a favore di una o dell'altra delle fazioni in guerra e delle storiche 'appartenenze' Nato a fronte dell'incombere dell'olocausto nucleare che tutto cancella – e tornano a fiorire, negli aridi boschi dei socials, i velenosi carpofori delle stupide partigianerie da prima e seconda guerra mondiale e 'guerre fredde' redivive.
E tornano in auge, udite, udite, gli odiati confini - che un professore di vaglia in un suo libro aveva detto estinti e patrimonio negativo bellico dei maledetti nonni e dei padri guerrieri e noi esenti, che fortuna! Noi gaudenti figli dei computer e della liberatoria virtualità delle 'seconde vite' virtuali e della salvifica postura 'uomo-schermo-tastiera' che cancellava d'emblé la postura 'uomo-moschetto-trincea' dei milioni di morti stupidi delle lapidi e delle medaglie alla memoria (A. Baricco 'The Game').
Che bella illusione ci ha nutrito, noi figli della seconda metà del secolo Ventesimo che aborriamo ogni e tutte le guerre, di avere sconfitto il demone ipogeo che oggi impazza in terra ucraina – ma già da otto anni aveva seminato di morti (soldati e civili, uomini, donne e bambini) le sue regioni confinanti con la Russia in una guerra peraltro dimenticata, guerra locale, periferica che, chissà perché, non commuoveva a sufficienza i nostri bravi giornalisti della stampa e delle televisioni mainstream e non ce ne ragguagliavano, non si stracciavano le vesti, né menavano scandalo come fanno oggi, invece, dopo l'invasione risolutiva delle truppe russe.
E tocca trovare rifugio e consolazione nella filosofia di Boezio (caducità e vanità delle umane cose), come dicevo all'inizio, e nell'Ecclesiaste che ci ammonisce a non riporre tutte le nostre speranze nelle umane cose che 'picciol tempo duran' e ricordare, invece, che viviamo in prossimità di un:
(…) abisso orrido, immenso ov'ei (il genere umano n.d.r.) precipitando il Tutto oblia.'
Tale è la vita mortale, vergine Luna.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo e testo

 
 
 

Zuzzurelloni e risvegliati.

Post n°2558 pubblicato il 02 Maggio 2023 da fedechiara
 

Il mondo futuro degli zuzzerelloni e dei 'risvegliati' filo Nato. - 02 maggio 2022

Un mio congiunto mi ha suggerito, ieri, di 'non farmi il sangue amaro' e di non guardare più gli odiati tiggi di guerra, schierati come un sol uomo a favore degli interventismi cialtroni di armi pesanti fornite dai paesi Nato ai resistenti ucraini nella guerra per procura che combattono, e ce la spacciano per 'difesa della patria'. Patria, che strana e vetusta parola.
La patria, lo sappiamo, è un concetto parecchio elastico.
Da noi si è arricchita del Tirolo del sud e il confine al Brennero, grazie ai generosi trattati post bellici, ma in tempi di gloria nazionale massima e colonie annesse per virtù di 'burro o cannoni' era comprensiva dell'Istria e della Dalmazia.
Fate la tara sulla patria Ucraina e sulle sue guerre per procura dell'elastico Nato oggi massimamente (e stoltamente) teso fino alla cintura degli stati ex satelliti della defunta Urss.
Una guerra locale, questa dell'Ucraina, vecchia di otto anni e che, mentre enumerava i suoi molti morti (la stima è di oltre 15.000, una cifra pari o maggiore di quella del presente conflitto) e le nefandezze e le spaventose belluinità dei nazistoni Azov nelle regioni confinarie del Donbass e Lugansk, nell'Occidente opulento e riscaldato dal gas russo (senza le odierne fisime e gli orrori e lo stracciarsi le vesti dei 'risvegliati' filo Nato) nessuno si sognava di darcene contezza e di sbatterli ossessivamente in prima pagina - e la c.i.a. e gli istruttori Nato facevano il loro osceno lavoro nell'ombra di 'istruire' i combattenti ucraini e li stipavano di armi e sistemi satellitari dedicati.
Della serie: 'Estote parati, fratelli ucraini, che fra poco vi mandiamo a combattere i cattivi russi invasori.' Sotto serie: 'Andate avanti voi che poi, al giusto punto di cottura, arriva la cavalleria nordista con le testate nucleari e Putin cadrà e smembreremo la Russia e gloria all'Occidente vittorioso.'
Cercatevi, nell'emeroteca virtuale, la mappa ad hoc, pubblicata da Libero quotidiano, che mostra la grossa porzione della Russia vinta dalle armate Nato che andrà attribuita alla Finlandia e alla Norvegia e la Russia ridotta ad una Bielorussia appena più cicciotta dell'attuale.
Sogni di (vana) gloria. è vero, perché nel mezzo ci sta tutto l'armamentario termonucleare dei famigerati 'pulsanti rossi' che non si sa ancora bene quali città andranno vaporizzate ad est e ad ovest del pianeta con i relativi milioni di abitanti.
Chi sopravviverà vedrà e per le ceneri radioattive si troverà il modo di riciclarle e sorgeranno nuovissimi ospedali dedicati alla lebbra delle malattie del fungo atomico.
Il presente scenario si rappresenta sotto la sonnacchiosa reggenza di Biden-il Riequilibratore - e i suoi consiglieri geo strategici da tempo, nelle segrete riunioni al Pentagono, gli dicevano che il momento era quello giusto e gli consigliavano di riaggiustare gli sfilacciati equilibri est ovest che oggi premiano le economie dell'est (Russia e Cina) ricche di 'materie prime' - e l'Ucraina è diventato il casus belli per eccellenza per la riscossa dell'Occidente riunito sotto la sua accorta guida: 'Avanti Savoia!'.
Qui si fa l'Occidente o si muore. Tutti, nessuno escluso.
Il fungo nucleare è inclusivo per definizione e non distingue tra gli zuzzerelloni interventisti filo Nato amanti delle storiche 'fedeltà atlantiche' e i pretesi 'filoputin' vituperatissimi dalla stampa e dalle televisioni mainstream.
Una nuova, luminosa, era umana va a cominciare. Molto 'luminosa'. Chiedete quanto luminosa ai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki ancora in vita.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante mappa e testo

 
 
 
 
 

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