![]() |
Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
|
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 13/11/2023
12 novembre 2021 Deve essere successo qualcosa di misterioso nelle mie cellule neuronali. Che sviluppano sinapsi vegetali maggiormente attive nel corso dell'autunno – e quando passo accanto a giardini e parchi e ai filari degli alberi diversi e coloratissimi è come se fossi trasportato in un incantevole carnevale funebre, un funerale di New Orleans con gente che balla e strani cappelli e risa e il morto nella bara che se la ride contento. E le foglie cadute formano un tappeto soffice che il vento sommuove e le folate formano vortici di colore e io sono foglia, sono albero che cova il suo letargo, sono vento, sono concrezione di materia vegetal-animale, sono vita che muta e muore ma proietta la sua rinascita di là del Tempo e delle stagioni. E mi si allacciano i malleoli con le radici sepolte che salgono su per i polpacci ed eccomi mutato in fremente statua vegetale come Dafne concupita dal dio e il respiro mi si sospende e si fa silenzioso come quello delle ultime foglie sui rami – ostinatamente sospese sui piccioli fragili che un vento maggiore e il battere della pioggia vincerà. Non sono morte, sono vita e materia che è stata e che sarà, girandola di mutazioni, ed ha riempito di ossigeno i nostri polmoni e ci ha fornito l'ombra dell'estate appena scorsa e, grati, dovremmo inserire nella bandiera nazionale l'immagine di un albero, come ha fatto il Canada. E' indetto pubblico concorso per il miglior design e un referendum per scegliere tra frassino, olmo tiglio, pioppo, platano, robinia e quercia. (La quercia no, l'hanno inflazionata quelli del pd al tempo di Occhetto e della sua 'gioiosa macchina da guerra (sic). A voi la scelta. |
13/11/2017 E l'arte a nord delle Alpi ha artisti non meno validi dei nostri solo un filo più naifs – con quelle figurine da antichi presepi e mercatini di Natale (torneremo a visitarli dopo gli attentati coi tir e la maledetta pandemia?). Ricordo l'estasi di quei mattini freddissimi, a Berna, la prima luce adamantina delle albe lavate dai ghiacciai innevati di fresco sui monti, fermo a lungo con solo un caffè in corpo che non dominava i brividi del gelo a osservare i dettagli di quei portali gotici della cattedrale dentro i quali si stipavano i beati e i dannati dell'immaginario medioevale. Come hanno potuto vivere e prosperare i progenitori schiacciati da quelle ossessive paure infernali e dai 'penitenziagite' dei monaci esaltati dai pulpiti e le guerre di religione - i cui echi lontani giungono fino a noi con gli imbecilli 'allah u akbar' armati di coltelli e kalashnikov? Pure prosperarono e gestirono commerci fiorenti e diedero l'imprinting architettonico alle belle cittadi ed eressero le meravigliose cattedrali. E di quelle sculture naives notavo la partizione chiaro/scuro e sinistra/destra (sedere alla destra del Padre) – e la parte oscura e la macchia di buio erano l'inferno della notte sempiterna e del 'pianto e stridor di denti' dei dannati e delle genti che furono malvagie e non sottostarono ai comandamenti divini, ma anche dei pavidi 'che fecero il gran rifiuto' e degli incontinenti e dei golosi e dei peccatori del sesso dai corpi fremebondi, dimentichi della purezza delle anime. Tutto un armamentario di norme e costrizioni secolari e divieti e 'peccati gravi' ben difficili da evitare nello slalom vitale che facciamo tra lo scivolo dei desideri e i paletti delle norme e delle virtù che ci vanno strette, specie in gioventù, ricchi di testosterone e con gli ormoni alle stelle. E. d'improvviso, alla svolta del terzo millennio, ecco la severissima Dottrina dei castighi infernali venir meno sotto la spinta e la iattanza peccaminosa dei miliardi di peccatori di ogni risma e della globalizzazione dei messaggi religiosi che si inchinano gli uni agli altri, riconoscendo le reciproche peculiarità storiche e le controverse 'verità'. E chissà che cosa dicono i confessori dentro ai confessionali a quei fedeli che raccontano, contriti, i peccati della carne 'contro natura' come si diceva una volta. Col rischio concreto di impattare e violare il dettato della legge contro l'omofobia di recente conio. Forse: 'Chi sono io per giudicare?' - frase memorabile del magistero dell'odierno papa iper permissivo e che conduce la sua Chiesa chissà dove nei meandri di una post modernità priva di certezze? E commineranno le penitenze e gli annessi inviti a non più peccare e ad astenersi e 'vivere insieme con amore come fratelli'? Forse dovremmo ridisegnare gli antichi portali gotici e mettere in scena, nelle moderne chiese, gli inferni e i paradisi post moderni secondo il verbo di Bergoglio-il-Modernizzatore. 'Todo es amor' e dimentichiamoci le punizioni corporali e i miti maledetti di Sodoma e Gomorra. Una ardua sfida agli artisti 'fedeli' di tutto il mondo. |
Inviato da: aracnoid.999
il 23/11/2023 alle 09:43
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 22/11/2023 alle 09:58
Inviato da: cassetta2
il 06/11/2023 alle 12:49
Inviato da: fedechiara
il 04/11/2023 alle 15:48
Inviato da: camillainblu
il 04/11/2023 alle 09:54