Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 14/09/2024
Non abbiate fretta di sapere quando finirà la manfrina delle dichiarazioni minacciose di una e dell'altra parte: Nato versus Russia e viceversa sull'uso del nucleare a seguito degli sviluppi della guerra di Ucraina - fortemente voluta dagli Stranamore del Pentagono e imposta all'ottuagenario presidente in accomandita semplice. Non abbiate fretta di ascoltare la notizia fatale che gracchierà fuori dai vostri video e/o radio una bella mattina di settembre/ottobre: che una atomica tattica russa ha distrutto per intero la forza di occupazione a Kursk, in seguito al lancio di missili Nato sul territorio russo. Non è fantascienza, bensì il naturale seguito della somma delle notizie di questi ultimi mesi e de, buon ultimo, il viaggio del capo laburista alla corte del re Usa in fregola di accreditamento internazionale. Starmer, pare, si dice, chiederà il permesso di lanciare i missili ipersonici britannici sul suolo russo, dando il via ai fuochi d'artificio termonucleari. La notizia non è ancora sui video del mattino, ma non manca molto alla sua apparizione fatale. La legge di Murphy in diretta video. E speriamo che la reazione di Mosca sia mirata e progressiva e che il primo missile a testate atomiche nucleari sparato da un sottomarino sia diretto solo nel paese aggressore che ha fornito i missili maledetti a Zelensky – in questo caso la Gran Bretagna - e che gli altri paesi Nato abbiano il tempo di chiamarsi fuori e di stigmatizzare l'azione temeraria e folle dei guerrieri britannici presa in autonomia e contro il parere degli altri membri della Nato, sennò 'siamo fritti'. Fritti nel vero senso del termine termonucleare per l'azione delle bombe che esplodono. Vedi Hiroshima, ma con cento megatoni di troppo. Il termine esatto è 'vaporizzati', con tanto di lenti, enormi funghi di polvere che disperderanno il loro carico di morte verso il cielo con le nostre brave ceneri collettive incluse. Chi sopravviverà avrà un tempo breve per descrivere l'orrendo fenomeno e metterlo 'in rete' per la gioia di chi ha disposizione un rifugio anti atomico. A futura memoria. I sommersi e i salvati atto secondo, scena prima. |
I sogni non sono desideri. - 11 settembre 2022 Faccio sogni in technicolor. E perfino in tecnologia digitale – cosa che i sogni hanno inventato molto prima dei tecnici che ce l'hanno rifilata. E sono spesso sogni realistici, minimalisti, ma le realtà che descrivono sono altro da me e temo che uno psicanalista faticherebbe a trovare il bandolo che lo condurrebbe nel mio 'profondo' - e dovrebbe inventarsi qualcosa per giustificare la salatissima parcella. Che se è vero che la vita è sogno, per certi suoi aspetti, io sono l'uomo che visse due volte, praticamente un (adorabile) Matusalemme del ventunesimo secolo. E stanotte i sogni erano due – o forse uno era filiazione dell'altro e mi sono perso il passaggio fatale a causa di una giravolta di troppo tra le lenzuola (mi ci avvoltolo come una mummia). Il primo narrava di uno scultore/pittore, che abbandonava lo stile figurativo (l'han fatto in molti nell'ultimo secolo) e si dedicava alla costruzione di mastodontici cieli nuvolosi di cartapesta (un materiale giusto per intenderci, in realtà erano molto somiglianti al cielo originale e luminosi del pari). Cieli che collocava sul soffitto di luoghi chiusi per offrire l'illusione di una 'via di fuga' dall'angusto e dall'avvilente delle nostre cose di quaggiù. Lo so che la cosa vi piace e la trovate poetica, ma vi assicuro che il personaggio – del quale io ero una sorta di alter ego – non era affatto cordiale e bendisposto nei miei confronti (l'alter ego), forse per via del fatto che costruire cieli per degli umanoidi che non li meritano è come 'offrire perle ai porci', come recita il noto adagio. E il secondo sogno mi vedeva solo in una onirica città di N.Y. Pochi i mitici grattacieli, nel sogno, bensì una metropolitana piuttosto male in arnese che mi portava dal luogo di lavoro (uffici la cui funzione non era precisata) ad una cameretta angusta dove scioglievo sogni e lacrime lungo le tristi notti della mia transumanza colà. E, nel corso delle giornate di lavoro, chiedevo i permessi per rivolgere suppliche inascoltate ai severissimi funzionari della sanità pubblica: che mi concedessero gli esami medici necessari per appurare le cause della scarsa ossigenazione del mio sangue. Altro dirvì non vo', in proposito. Perché e come fosse che il mio sangue riceveva poco ossigeno non era spiegato nel sogno. I sogni non sono sempre desideri, a volte sono incubi ingiuntivi e condanne immeritate, sappiatelo. Di bello c'era che il mio principale, una sorta di Tom Selleck molto disponibile al dialogo, mi confortava dicendo di non badarci e fare come se fossi sano, funziona meglio di cento esami, diceva. E l'unica cosa poetica era la mia discesa nel piazzale, la sera, alla fermata della metropolitana. E. prima di chiudermi nell'angusta cameretta, sguazzavo, incurante delle scarpe e dell'orlo dei pantaloni che si bagnavano tra le basse onde di una risacca che lavava le pietre del selciato e davanti a me era una porta, una sorta di arco in pietra monumentale, ma privo di fregi e figure. Lo chiamavo 'la porta sull'oceano' e talvolta mi avvicinavo, ma arretravo quando l'acqua mi arrivava alle ginocchia. Poi, com'è, come non è, l'improvviso risveglio e di corsa nel bagno... |
Il caro vita, i pantaloni, la gonna e gli Stranamore del Pentagono. - 12 settembre 2022 Pare, si dice, che l'autunno caldo sia già in essere. Se essere o non essere è il problema, i lavoratori, all over the world, pare abbiano optato per l'essere e l'abbiano risolto pro domo loro. In piazza e contro. Contro il caro-vita e la maledetta guerra Nato in Ucraina che lo causa e conduce. La differenza con altri anni di decenni trascorsi di imponenti manifestazioni sindacali e 'popoli contro' i maledetti (s-)governi in carica è che oggi dei maledetti giornalisti dalla schiena poco dritta vanno dicendo sui loro fogli che quelle manifestazioni 'fa(ra)nno piacere a Putin'. Che è come dire che la cioccolata a colazione ci rallegra la vita, ma non è chiara la relazione tra la vita di ognuno di noi e la cioccolata, a parte la pubblicità in merito che ce la raccomanda ben calda e densa e con la panna in coppa e il ventaglio del biscotto sospeso dazu. Che le manifestazioni sindacali presenti e le future siano dette 'populiste' e un favore fatto a Putin è chiosa ridicola degli utili idioti filo Nato perché, da tempo immemorabile, il caro vita è stato una causa scatenante delle rivendicazioni sindacali, sia esso causato dall'aumento delle materie prime e/o dai costi di produzione, sia da cause esogene come, oggi, la guerra per procura Nato voluta dall'arzillo Biden e dai suoi dementi Stranamore seduti intorno al tavolo ovale del Pentagono - che foraggiano i prodi combattenti ucraini e li illudono di una impossibile vittoria. Con sullo sfondo l'orrore del pulsante rosso della guerra termonucleare che 'a chi la tocca, la tocca' e 'si salvi chi può'. Una guerra pagata per intero da noi, cittadini probi che mai avremmo immaginato, qualche mese fa, che potesse esistere una stra maledetta relazione tra una guerra dimenticata nel Donbass da ben otto anni e il nostro portafoglio già al lumicino di suo – e d'un tratto svuotato dello stretto necessario al vivere quotidiano dalle decisioni idiote di s-governanti che si sono detti, come un sol uomo, uno dopo l'altro con piglio di autocrati rimbec....ti , atlantisti e filo Nato e filo armamenti all'Ucraina dei nazistoni Azov in guerra contro l'odiato nemico russo. Tutto ciò considerato, cittadini, manifestate, manifestate, manifestate. E riempite le piazze e mandateli a quel paese con cori intonati e le giuste enfasi e qualche altra invettiva creativa che vi verrà in mente. E se qualche imbec.... di recente nomina vi avverserà e ci contesterà, stringetelo d'assedio davanti ai parlamenti nazionali e 'mandatelo a casa'. I cimiteri sono pieni di lapidi di gente indispensabile che passava per illuminato statista in vita. Lapide più lapide meno, aggiungiamo qualche nome dei presenti e vivi e redigiamo gli opportuni 'coccodrilli' a futura memoria. Che indossino i pantaloni o la gonna, poco importa. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38