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Messaggi del 22/01/2025

Sermone laico.

Post n°3469 pubblicato il 22 Gennaio 2025 da fedechiara
 

Sermone laico - 22 gennaio 2014
Seguivo con molta attenzione un programma in tivù, l'altra sera, che trattava della 'perdita dell'informazione' che avverrebbe durante l'evaporazione dentro un 'buco nero'. Argomento terribilmente serio perché io ero la dimostrazione vivente di quella perdita e il buco nero del mio sonno incombente si mangiava parte di quell'informazione televisiva che evaporava inutilizzata nella stanza.
E che si debba lottare contro ogni 'perdita dell'informazione' delle nostre vite me lo confermava un mio amico che non vedevo da molto tempo e della sua vita recente non avevo più la cara informazione e la simpatia che me ne deriva - e, se vi capita di visitare un cimitero, avrete modo di constatare quanta 'perdita di informazione' vi sia del patrimonio comune dell'umanità e delle generazioni che si avvicendano sopra al pianeta Terra.
Non accendono un bel nulla le 'urne dei forti' ai forti animi, ahinoi, ma è solo un'angosciante silenzio che viene dalla raggelante distesa delle lapidi e delle croci - e i ricordi di chi abbiamo amato e ci è stato caro evaporano sull'orizzonte degli eventi e si perdono nei buchi neri di ogni morte.
In quale 'orizzonte degli eventi' dell'umanità tutta ritroveremo l'informazione che si perde ad ogni morte? E' un problema importante perché darebbe risposta alle nostre più segrete angosce - e tutti noi, nel corso dei funerali in chiesa, avvertiamo quanto sia poco consolante e credibile la favoletta buona che ci ripete il prete sull'altare che: '...la cara anima del nostro congiunto è volata in cielo' - e il Cristo e la chiesa dei Santi e dei Beati svolgerebbero quella funzione di 'recupero dell'informazione quantististica' delle nostre vite che tanto ci piace credere vera e ci consola.
Ritrovarci tutti 'di là', insomma – e darci delle sonore pacche sulle spalle ed esclamare: 'Anche tu qui! Ma non eri in montagna a sciare?' Schumacher docet, povero cristo; ne parlavamo giusto ieri sera con mia figlia.
Scherzi a parte, la perdita dell'informazione delle vite delle persone mi capita di osservarla, sconsolato, nel corso delle mie visite a mia madre – e i dialoghi di quelle vecchie persone e quegli occhi trasparenti e le mani dalla pelle tirata e priva di spessore sono un 'colpo al cuore' e un annuncio al quale dovremmo essere preparati, ma chi lo è, dannazione!? Chi non prova ripulsa nel guardarsi nello specchio segreto di Dorian Gray in cui si mostra la maledetta senilità in agguato che faticosamente respingiamo con creme e belletti e vane ginnastiche e balli?
Si dice che 'tocchi a tutti', prima o poi, ma io mi aggrappo allo scaramantico: 'e forse anch'io' - vedi mai che si verifichi un'eccezione quantistica, prima o poi, e si dimostri vera la storia di Dorian Gray in terra veneziana tra gli anni 2/3000. Amen e così sia.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

La Storia, gli incubi e il Conducente.

Post n°3468 pubblicato il 22 Gennaio 2025 da fedechiara
 

E' tutto un fiorire di reazione sdegnate, moti di rabbia, insulti, sui giornaloni 'mainstream' e sui commenti dei lettori relativi al botto di partenza dell'Imperatore americano. I commenti sono come le lacrime: leniscono il dolore della perdita e, in pochi e certificati casi, commuovono.
Ma mi intriga di più analizzare le reazioni furiose di quelli che 'Sono tornati!!!' Chi?
Ma i fascisti, chi altri? Che sempre 'ritornano' come gli incubi.
E stavolta a farli svegliare e subito ritti a sentoni (neologismo enaziano) sul letto è stato il discusso (e male accertato dai fact chekers ancora in servizio) gesto della mano levata di Elon Musk durante il raptus di entusiasmo comiziesco.
Eia, eia? Ma no, era il gesto del cuore che si getta oltre l'ostacolo, dicono i difensori d'ufficio.
Sono tornati? No, non torna nessuno dai cimiteri della Storia, non ci sono morti viventi che sorgono dalle tombe orribili a vedersi, tornate a letto e fatevi un altro mezzo sonnetto dopo aver bevuto una camomilla.
E non mi scomodate il partigiano mitico che si porta via le belle affrante della nota canzoncina.
Quella che ci apprestiamo a vivere, l'era di Trump2-la Vendetta, è un'altra cosa, un tempo unico. 'Ogni tempo unicamente verrà', notava Andrea Zanzotto – e si sa che i poeti sono i più accorti e 'ficcanti' interpreti delle cose e della Storia.
Storia che 'siamo noi', come cantava Francesco, e la connoteremo con le nostre brave (e meno brave) azioni e i comportamenti virtuosi e la diremo buona o pessima secondo che tacciano le armi e si riempiano i granai, magari gravato il surplus di produzione dai dazi americani, ma troveremo un accordo, come dice Ursula, la Signora Nessuno di una Europa basita e intronata (non c'entra il trono in questo caso) per la strana ventura dell'ambasciatrice Meloni.
Ambasciatrice europea da nessuno incaricata di presenziare alla cerimonia di intronizzazione, un biondo furetto internazionale capace di imbucarsi dovunque e stringere le mani a chiunque pur che si dica e si noti che 'L'Italia c'è' e lei ne è l'immagine aggiornata, al seguito della pizza e del mandolino.
'Due Meloni', dicono i detrattori, ma gli sarà risposto in coro che 'two is megl che uan' e lo vedremo nelle urne della prossima tornata elettorale, finiti i 4 anni presenti. Meloni 2-la Vendetta.
La Meloni è come il prezzemolo, invece (o come il Cacciari in tivù). Va su tutto, ma nessuno è in grado di dire se cambia davvero il gusto di una pietanza.
Però, ripeto, non vi agitate, non cantatemi in coro 'Bella ciao'. E' un vostro sfogo necessario, lo so, lo capisco, ma non cambia una virgola di ciò che sta per avvenire e vi turba. Trump governerà quattro anni, salvo tiri al piccione degli esaltati col fucile. Usate le pomate rettali necessarie, se del caso, sono efficaci.
Il novello semidio (un filo ridicolo nelle sue mossette di danza) proverà a cambiare le cose e a dare un corso diverso alla storia americana, - si proverà a 'mettere ordine' come si fa in casa, quando gli armadi scoppiano e i piatti sono da lavare perché non ce n'è più un solo di pulito.
E l'America di Biden-Stranamore e dei dem misericordiosi con chiunque (ma non con i Russi loro competitor sullo scacchiere est del mondo) somigliava davvero ad un acquaio pieno di stoviglie sporche e da lavare e rilavare, ne converrete, con acqua molto calda.
Non torna nessuno redivivo dalla Storia, lo ripetiamo anche e sopratutto per i casi pietosi di inarrestabili convulsioni 'antifasciste' oggi in cronaca. E' una Storia nuova quella del Trump 2.
L'ha fortemente voluta l'elettore americano ed ha bocciato nelle urne e per posta la ridevole Kamala.
Fatevene una ragione. Si chiama 'democrazia' (ed ha i suoi 'pesi e contrappesi' giudiziari) non 'fascismo'. Quello è un vostro incubo ricorrente, consultate uno psicologo, può giovare, o fate sport o viaggiate - e, sui passi montani del Karakorum, non disturbate il conducente,la strada è molto stretta e il fondo del burrone è pieno di camion e di autobus.
LASTAMPA.IT
Trump, l’America contro tutti

 
 
 
 
 

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