Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2025 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraArianna1921cassetta2dimitry3ossimoracamripazintaqlgetlowfaremichy896alessandroalfonsiHZHMarineRobin2025inspace2000LiledeLumiLsurfinia60
 

Ultimi commenti

Putin potrebbe offrirsi di fare da mediatore tra Trump e...
Inviato da: cassetta2
il 05/03/2025 alle 17:42
 
&#128077;
Inviato da: fedechiara
il 02/03/2025 alle 12:27
 
oltre all'invaso e all'invasore, abbiamo anche...
Inviato da: cassetta2
il 02/03/2025 alle 12:06
 
Parole sante.
Inviato da: fedechiara
il 02/03/2025 alle 08:25
 
Stamattina molti di noi si sono assicurati che i propri...
Inviato da: cassetta2
il 01/03/2025 alle 12:36
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 09/02/2025

Nessuno tocchi Caino?

Post n°3492 pubblicato il 09 Febbraio 2025 da fedechiara
 
Tag: toccare

Nessuno tocchi Caino? 09 febbraio 2015
Conosco gente rispettabile e di gran cuore e cervello fino che mai toccherebbe Caino, ci mancherebbe! e chissà che cosa gli avrebbero detto, al rude assassino, capostipite di una foltissima dinastia di macellai e orchi, se l'avessero colto sul fatto con le mani ancora insanguinate - e l'analisi delle impronte sul sasso lordo di sangue compiute dagli angeli celesti avessero confermato la sua colpevolezza, (comprovata dal fatto - un puro 'indizio', per carità! - che non c'erano altri esseri umani vaganti sulla Terra in quel frangente preistorico).
Forse avrebbero pronunciato un bonario: 'Pentiti, fratello!', chissà, e, facendogli l'occhiolino, gli avrebbero mostrato il loro testo basico, trascritto in aramaico dal Beccaria in un suo 'ritorno al futuro', che gli avrebbe garantito una sommaria rieducazione, larghi 'sconti di pena' e la scarcerazione in tre-quattro anni grazie alla buona condotta. E, una volta fuori, affidato ai 'servizi sociali', un lavoro da macellaio - di sicuro successo in quei tempi biblici di barbari sacrifici di capri, montoni e vitelli sugli altari.
Sospetto che la vocazione 'buonista' di quei dessi che non vogliono 'toccare Caino' si fondi su basi neurologiche a tutt'oggi misteriose - e una ricerca scientifica ci dirà, più avanti, che, fin dal ventre della madre, è la chimica neuronica che determina la vocazione ad assolvere e quella, invece, a usare il pugno di ferro e punire e carcerare tipica delle genti 'di destra'.
Perché è 'di destra', naturalmente, impugnare un fucile e fare fuoco contro un rapinatore munito di mitra che sta per spararti addosso, sfidando la spada di Damocle della cosiddetta 'giustizia' che ti imputerà 'l'eccesso colposo di legittima difesa'. E, forse, chissà, se dovessimo essere spettatori di un crimine efferato e dagli esiti letali, dovremmo graziosamente girare il capo dall'altra parte, - pur se osserviamo che una povera commessa trema come un' agnella sacrificale dietro i vetri del negozio di oreficeria e attende il colpo fatale che la abbatterà – se sbaglierà a contrastare i malviventi e tenterà con mano tremante di premere il pulsante dell'allarme sotto al bancone.
E ci piacerebbe vedere quelli di 'Nessuno tocchi Caino' in quella stessa situazione di allarme e terrore (della povera commessa e dell'uomo che le ha salvato la vita), protagonisti inconsapevoli di un reality girato per l'occasione, e, forse, chissà, ci accadrebbe di osservare, sorridendo compiaciuti, che reagirebbero come ha reagito un mio amico d'infanzia, - un buonista duro e puro e presidente di una associazione che aiutava i cosiddetti 'marginali' e gli immigrati e i rom ad 'inserirsi' - che, vittima di un pestaggio notturno di rapinatori serbi (a detta degli inquirenti), il giorno seguente rilasciava dichiarazioni di fuoco al Gazzettino che neanche il più depravato 'leghista' si sarebbe sognato di pronunciare con quella foga e rabbia.
L'esperienza diretta è la miglior scuola di vita, credo. Provare per credere.

 
 
 

Chi s'è visto s'è visto.

Post n°3490 pubblicato il 09 Febbraio 2025 da fedechiara
 

Chi s'è visto s'è visto. Rivisitare le 'bustine di Minerva'.
Lo prediceva Lucio Dalla ne 'L'anno che verrà' che: '...senza tanti disturbi qualcuno sparirà' – e chissà chi aveva in mente quando aggiungeva: 'saranno forse i troppi furbi e i cretini di ogni età.'
Però la morte è come la falce che: 'pareggia tutte le erbe del prato' e, nel brevissimo volgere di un decennio abbiamo visto scomparire anche personalità molto in vista e studiosi e medici di grande fama e cantanti e ballerini/e e, di recente, amici carissimi. Al punto che, di tanto in tanto, mi punge il pensiero che potrebbe toccare anche a me, prima o poi, e mi viene l'impulso di toccarmi di sotto e corro in soffitta a controllare lo stato del ritratto e lo commisuro all'immagine riflessa dallo specchio.
E lo scriveva anche il grande Umberto, quello de: 'Le bustine di Minerva', che per lasciare senza troppa pena questa valle di lacrime può aiutare l'avvilente considerazione della diffusa bruttezza del mondo e del dilagare dell'idiozia di massa in tutte le sue variegatissime forme, quella religiosa-radicale in primis – esorcismo facile per dire che non lasciamo poi un granché di paesaggio umano ed orizzonte di futuro quaggiù e chi s'è visto s'è visto e chi ha dato ha dato e non poi è così interessante la pre-visione e predizione di un post moderno impero islamico di ritorno conquistato a partire dai voti degli abitanti delle 'banlieues' europee quale ci prefigura Houellebcq nel suo romanzo. Votantonio. Magari il 4 di marzo si cambia, chissà.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Furia e rumore.

Post n°3489 pubblicato il 09 Febbraio 2025 da fedechiara
 

Furia e rumore. 08 febbraio 2016
Il documentario sulla vita di Berlinguer di Walter Veltroni comincia con una comica (e un po' avvilente) citazione dell'Ecclesiaste: 'Cè un tempo per vivere e un tempo per morire, un tempo per ricordare e un tempo per dimenticare.'
E, ad ascoltare le risposte che danno in apertura di documentario quei giovani immemori di 'Chi era Berlinguer?', ti cadono le braccia e ti coglie l'affanno sul tempo della Storia che così repentinamente muta e 'volge al disio' e non resta che la cenere al vento delle nostre esistenze e delle nostre azioni sulla faccia del pianeta Terra.
Perché non è come chiedersi:' Carneade chi era costui?', come faceva don Abbondio prima di avvistare i bravi che lo minacciarono di morte. Da Carneade ci dividono i millenni mentre Berlinguer è (dovrebbe essere) parte delle nostre storie di ideologie troppo presto appassite e tramontate, di passioni civili per le quali abbiamo combattuto e di un tempo in cui il lavoro era il totem e il Moloch sul quale si misuravano i comportamenti a lungo termine delle famiglie e della società intera.
E, se non aveva ragione su tutto l'ambaradan della terza internazionale e su 'il socialismo in un solo paese' o da esportare in altri paesi, armi alla mano, come fece Guevara lasciandoci la vita e la 'cabeza', Berlinguer è stato il polo attrattore di una lunghissima serie di tensioni politiche e collettore di eventi tragicissimi: di stragi e assassini politici su commissione e veleni nelle tazzine del caffè propinati a banchieri ormai scomodi e di golpe annunciati o striscianti - e il partito comunista al trenta per cento dei consensi sempre proposto quale 'forza tranquilla' e sedatrice di rivoluzioni sociali delle quali non rimanevano che gli echi sotto forma di litanie antifasciste sempre riproposte ad ogni convegno e comizio, come fa la Chiesa con le pretese 'resurrezioni' e l'ebraismo con la memoria dell'olocausto: 'Vietato dimenticare.' La base di ogni propaganda fide.
E, invece, ecco quei giovani, in apertura di documentario, sorridere e ridere della loro smemoratezza e proporre le figure più improbabili e ridicole in risposta a 'Chi era Berlinguer.', - segno che non è affatto vero che: 'A egregie cose il forte animo accendono le urne dei forti'.
Perché nessuno più, in verità, si affanna a visitare le urne e i cimiteri, il 2 di novembre a parte, di questi tempi e forse non esistono più gli 'animi dei forti' e dei lavoratori appassionati di politica sostituiti da un folla di bisnipoti troppo presi dai loro sms e dagli ammennicoli stupidi degli i-pad e degli 'smartphone', cambiati ogni due mesi, su cui ficcano la loro vanesia testa da struzzi che non ricordano alcunchè delle lotte per il lavoro e gli scioperi ai cancelli della Fiat e l'onore dei lavoratori travolti da una misera 'marcia degli impiegati'. Nè gli importa più nulla della democrazia che si difende contro il terrorismo, come faceva Berlinguer-il gigante col fisico di un Davide e armato solo della fionda delle parole che con-vincono. Ma solo per un certo tempo e breve.
Il resto è cenere e vento della Storia che cancella perfino i cimiteri e rende illeggibili le scritte sulle urne. Dei forti e dei deboli, che su questa dolorosa crosta terrestre sono trascorsi senza ben sapere il senso del loro aver vissuto. Furia e rumore che non significano nulla.
Nessuna descrizione della foto disponibile.
Tutte le reazion

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963