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Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 16/03/2025
Per sua buona ventura Michele Serra non ha ripetuto sul palco del comizio quel suo slogan balzano 'Qui si fa l'Europa o si muore.' (che suppongo ironico, dal momento che gli riconosco intelligenza e disincanto). E, come controcanto politico a posteriori, gli propongo il canto libero del giovane Morandi (correvano i mitici 60) 'Se non avessi più te, meglio morire...' Inno un po' lamentosetto ma che, almeno, include la nostalgia di una illusione pregressa e lo strazio e il dolore di un amore mal corrisposto e di una convivenza che si è fatta difficile. E un sano 'memento mori' relativamente all'Europa ci riporterebbe 'con i piedi per terra' e potremo pronunciare un lapideo (e liberatorio) 'Chi per la patria (europea) muor vissuto è assai.' - che apre al lugubre canto risorgimentale 'Si scopron le tombe si levano i morti, i martiri nostri son tutti risorti...' E che sia un vero e proprio martirio questo dover sostenere l'Europa 'a spada tratta' e dirla patria nostra 'da difendere con le unghie e con i denti' malgrado le evidenze di tutti gli errori marchiani e le risoluzioni dei dementi filo Nato assunte di recente - anche ieri, con Starmer-il-Volonteroso che continua a voler mandare truppe sul terreno e spendere miliardi di armamenti da conferire a fondo perduto all'eroe di Kiev (sic) – dovrebbe essere motivo di silenziosa, profonda riflessione per quei manifestanti che, invece, di sventolarle, le loro bandiere blu ucraina, avrebbero dovuto mostrarcele a mezz'asta per un lutto lungo decenni di mala politica e di accoglienze indebite e di periferie urbane delle principali metropoli in mano agli islamici radicali che covano un rancore sordo contro i nostri valori e gli stili di vita e, di quando in quando, fanno uscire dai covi i lupi dei coltelli e delle asce e dei kalashnikov che mostrano le incolpevoli vittime per le strade e i teatri e i mercatini di Natale. Un corpaccione ed una superfetazione politica che ci è costata un patrimonio di 'conferimenti' in denaro e non cesserà di stupirci ed affannarci per le prossime decisioni folli che ci fanno intravedere il fondo di una deflagrazione bellica che quei leaders folli cercano con determinazione cieca. 'Gli dei accecano chi vuol perdere.' recitava un antico adagio, ma quelli di Europa ciechi lo sono dalla nascita e si aggrappano alle vane speranze dei mitici 'padri fondatori' malgrado le evidenze del loro fallimento epocale. ![]() |
Proviamo a fare un controllo su quanto elaboriamo in comune delle notizie che attingiamo sul web, leggiamo sui giornali o che ci vengono propinate dai tiggi. Guerra e pace, interventismo o pacifismo, patria o morte. E l'Europa in cerca di autore e di un volto futuro rassicurante (diverso dall'attuale Mr. Hide bellico). Vi dico la mia, di elaborazione, in riassunto. La pace avanza per piccoli passi – più che altro per le parole 'pesanti' di Trump, gli inviti e le intimidazioni ai due contendenti: una narrativa ben diversa da quella della stampa mainstream europea. E sapete bene quanto ha pesato la narrativa isterica dei dementi filo Nato nella folle guerra per procura in Ucraina - e la relativa creazione dell'eroe comico Zelensky, che gli gratti il pancino e grida 'Armi, armi, armi!' correndo di capitale in capitale a stringere mani di sedicenti leaders con il cappello in mano. Armi e soldi, soldi e armi - paga tu, Pantalone europeo, il dazio bellico iscritto nel totale in fondo a destra delle tue bollette energetiche. Ma oggi ne ascolteremo delle belle e delle ridevoli, nel corso della manifestazione a Roma dei pacifinti commisti ai bellicisti del riarmo europeo. 'Pace, pace, pace' e 'Guerra, guerra, guerra'. Vince chi si sgola di più e recita lo slogan più suggestivo, intanto che Donald tesse le sue trame spalleggiato da un Putin in grande spolvero nel Kursk. E la vera notizia, in tanto bailamme di cronache avverse e improbabili, potrebbe essere questa: 'Nel Kursk gli Ucraini sono prossimi a render l'anima a Dio accerchiati dai Russi (ma Kiev nega perché gli restano in mano solo le mosche di una narrativa bugiarda relativa ai suoi eroi soldati ognora resistenti ed invitti). Verificate sui giornali e sulle tivù e che i santi Antonio e Francesco nei loro sai di monacelli giulivi vi assistano nel distinguere lo vero dal falso. La vera pace dipende anche da voi - da quanto di vero e/o verosimile riuscite a rappresentarvi nelle celle del vostro cerebro confuso dalle diverse propagande belliche o 'pacifinte'. |
Inviato da: fedechiara
il 28/03/2025 alle 16:18
Inviato da: cassetta2
il 28/03/2025 alle 15:59
Inviato da: cassetta2
il 05/03/2025 alle 17:42
Inviato da: fedechiara
il 02/03/2025 alle 12:27
Inviato da: cassetta2
il 02/03/2025 alle 12:06