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Messaggi del 22/03/2025

Riflessioni ad ampio spettro.

Post n°3547 pubblicato il 22 Marzo 2025 da fedechiara
 

Riflessioni ed altre riflessioni. 22 marzo 2022
Riflettevo, ieri sera prima del sonno, su quanto sia difficile definire una propria, credibile posizione politica oggi, di fronte alle 'varianti impazzite' del terzo millennio dei virus coronati che si mangiano l'intero alfabeto greco e ai tele virologi che ci castigano con i greenpass e le clausure - e del prepotente e inatteso ritorno dei confini e dei nazionalismi con annessa guerra di riconquista.
Con l'annunciata sua 'variante' nucleare, date le lingue di Babele dei folli paesi Nato ostili ad una immediata trattativa tra le parti e una pace che più lontana non si può e ci avvelenerà la primavera e l'estate, mannaggia.
E riflettevo su come sia difficile dirsi informati. A fronte di telegiornali fotocopia, pur nelle diverse reti private e pubbliche, e di 'reporters di guerra' che dicono nulla o recitano i triti e prevedibili 'sentito dire', tutti di parte ucraina, chiusi nelle stanze degli alberghi al buio perché fuori c'è la guerra. Era meglio quando Robert Capa faceva pervenire le sue foto a Parigi con l'inevitabile ritardo dell'epoca analogica e del difficile viaggiare via terra. Ma, anni più tardi, si scoprì che – anche lui! - ricorreva alle 'pose' e il suo famoso 'miliziano ferito' si era prestato alla posa fatale.
Non c'è più religione. Neanche la religione fotografica dei sacri bianchi e neri di una volta, mannaggia.
E davvero non siamo più 'né carne né pesce' politica in questo scorcio di millennio infame che viviamo. Nè con l'Ucraina che paga lo scotto di una guerra maledetta e ostinata nel Donbass - e il lavoro sporco delle stragi e delle efferatezze sui civili affidato ai nazisti dichiarati del battaglione Azov – né con la Russia, che si riprende a suon di bombe la cintura difensiva dell'ex Urss, né con la Nato dei folli maggiorenti e leaders politici che infarciscono l'Ucraina di armamenti sofisticati per far durare il più a lungo possibile la resistenza e rendere sempre più probabile lo schiacciarsi finale del pulsante rosso nucleare che lancerà il missile fatale a testata atomica e che ci farà guardare gli schermi televisivi con la stessa angoscia e lo spavento di quando abbiamo guardato crollare le due torri gemelle vent'anni fa.
Oh my God! Già.
Un corale, planetario 'oh my God' e la mano alla bocca di ognuno e tutti mentre il fungo radioattivo si alza lento e spettacolare nell'aria dopo aver incenerito una qualche città europea o americana.
O russa. O tutte e tre insieme, a pochi secondi l'una dall'altra.
Bentornato dottor Stranamore (rivedetevi il bel film profetico prima del sequel).
Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante 6 persone e persone in piedi
Tutte le re

 
 
 

Figli delle stelle.

Post n°3546 pubblicato il 22 Marzo 2025 da fedechiara
 

Siamo ' i figli delle stelle'. 19 marzo 2021
Io sono tra i 'morituri', per età anagrafica, ma più per quella particolare disposizione di una mente che molto ha veduto del vivere nostro ed ha attraversato il tempo e i luoghi del tempo – tenendosi alla larga dai molti buchi neri' della Storia - e ne ha derivato la biblica stanchezza del paradiso perduto.
E, se Houston mi trasmettesse i dati per un nuovo viaggio e mi lasciasse scegliere tra una destinazione nel passato e una nel futuro, io sceglierei la prima.
Perché la mia mente ha rodato tutti i meccanismi di padronanza di situazioni conosciute e sarei un 'superuomo' nel contesto del passato, detentore di conoscenze che lèvati! (la relatività generale e i paradossi del fisica quantistica e una visitina a Galileo me la farei volentieri) e che mi metterebbero al riparo da situazioni di rischio eccessivo – vedetevi il bel film 'Ritorno al futuro (uno)' in proposito.
E, nel futuro, invece, sarei un brontosauro (un po' già lo sono) soggetto alle curiosità da visita allo zoo di gente munita di 'intelligenza artificiale (A.I.)' pur se tendenzialmente cretini (i bisnipoti dei 'cretini di talento' di G.Bocca) e capaci di teletrasporto e di 'relazioni pericolose' che prescindono dai corpi carnali (vedetevi 'Lei', film molto suggestivo in proposito, di cui vi ho già parlato).
Il fatto è che la mente nostra, usata molto poco, è ben vero, si adagia sul mondo conosciuto come la rugiada sulle erbe dei prati estivi e tende a impregnarsene e a non discostarsi troppo dagli eventi che le hanno suscitato le emozioni (analogiche) della sua infanzia e prima giovinezza – vedi il sempiterno successo dei 'romanzi di formazione'. E, se non ci sono state guerre, le guerre dei nonni e dei padri, e se non hai sofferto la fame e ti è capitato in sorte di vivere l'amore nelle sue diverse versioni (tutte analogiche) e hai pure messo al mondo dei figli, che altro cercare di diverso e migliore e ulteriore?
E quando, poi, vedi morire i nonni e i padri e i tuoi pari età a ciuffi – e coloro che hanno scritto e cantato le canzoni che ci son piaciute e scritto i romanzi che ci hanno incantato – in qualche modo la mente prende atto che siamo figli del tempo che abbiamo vissuto e 'più non dimandare', dice il Poeta.
E nel futuro, specie in quello prossimo degli imbecilli della jiahd e dei conflitti sanguinosi che scaturiranno dalle enclaves islamiche in Europa fuori controllo, davvero non ci riconosciamo e lo aborriamo e preferiamo tornare ad essere i promettenti 'figli delle stelle' delle ingenue canzoni della nostra giovinezza.
Amen e così sia.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

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