Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 26/04/2025

Anni che corrono...

Post n°3617 pubblicato il 26 Aprile 2025 da fedechiara
 

Correva l'anno... - 26 aprile 2015
Conforta il sapere che i valori universali della Rivoluzione francese e i 'diritti dell'uomo' sono così diffusi e condivisi e che vi è, in giro per il 'web' (straordinario Nuovo Mondo dove si mescolano i saluti del mattino, gli 'emoticons' e le nuove foto del profilo facebook con gli oroscopi, misti con le profonde considerazioni in cento battute sul brutto e il bello del mondo e su quanto dovremmo essere più caritatevoli verso tutti, gli animali in primis), vi è in giro, dicevo, tanta gente che ha a caro l'uguaglianza e la fraternità commista con la libertà.
Segno che i secoli della civiltà occidentale - che pure si sono riempiti di morti a migliaia, nel corso di due guerre mondiali, e distruzioni delle storiche città e le macerie e la fame – non sono passati invano.
E oggi ci apprestiamo ad aprire al mondo tutto, - un mondo globalmente 'rotto' e letteralmente 'a pezzi' - la nostra cittadinanza europea e la relativa ricchezza prodotta e accumulata in sessanta anni di faticosa rinascita e ad accogliere con animo lieto e sereno e braccia aperte tutti, ma proprio tutti-tutti, i milioni di affamati, rifugiati e speranzosi di una vita migliore che ci vengono da un intero continente e dalla cintura dei paesi che affacciano sul Mediterraneo: Palestina e Siria in primis.
Ce la faremo?
La domandona è rivolta, in primis, a tutti coloro che si dicono disposti a sacrificare ricchezza e sicurezza delle nostre città e case e persone e sono disposti a 'stringersi a coorte' (letteralmente: 15 persone per metro quadro nelle città, fra qualche mese o anno) con tutti quei poveretti e sciagurati che si ammassano sulle coste africane e si provano nel grande azzardo dei 'boat-people': di violare le frontiere della fortezza-Europa.
E David Cameron non li vuole, i rifugiati che raccoglieremo, seppure si è degnato di promettere una nave e qualche spicciolo per la missione Triton, e dovremo stiparli noi, italici pietosissimi, lungo l'affollatissima penisola - e già il governo manda a dire ai sindaci e ai governatori riottosi che procederà a sequestri e requisizioni per l'allestimento del campo-profughi diffuso che diventerà il Belpaese da qui a qualche anno. E pazienza per lo sviluppo economico che ritarderà ulteriormente e per i tagli alla spesa che conseguiranno alle necessità di garantire una fetta di 'welfare' ai nostri ospiti rifugiati – l'assistenza sanitaria in primis.
E se, nel frattempo, leggeremo sui giornali e ascolteremo in tivù di qualche altra decina di 'foreign fighters' jiahdisti che nascondono arsenali e preparano attentati alle chiese o ai musei o alle redazioni degli storici giornali della mitica 'libertà di stampa' ce ne faremo una ragione e sopporteremo con stoica e rivoluzionaria pazienza che i nostri ospiti così liberalmente accolti e sfamati e resi 'cittadini' maturino e crescano in coscienza civica e integrazione e un Nuovo Rinascimento globale si avvii e ci mostri, finalmente! che le 'magnifiche sorti e progressive' sono ancora possibili e realizzabili in un mondo globale.
Correva l'anno....
Tutte le reazion

 
 
 

Ramstein e le altre.

Post n°3616 pubblicato il 26 Aprile 2025 da fedechiara
 

Ramstein. La prossimità del fuoco assassino. - 26 aprile 2022
E' difficile trovare le giuste parole per descriverlo. Il fenomeno è grandioso, quasi un 'orizzonte degli eventi' che rotea nella sua immensità galattica intorno alla buia prossimità della voragine di buco nero che ne inghiotte i quanti di luce a milioni di miliardi - e la sospensione del fenomeno che osserviamo dalla nostra navicella spaziale (anch'essa irresistibilmente attratta dall'enorme gravità assassina) è dovuta alla grandezza dei due oggetti cosmici in dissolvimento, ma è certo che l'evento finirà e tutto si abbuierà. Morte cosmica. Una delle milionesime di miliardi dei mitici 'bastioni di Orione' che consuma il nostro universo destinato alla sua fine entropica.
E nostra prossima morte cerebrale di strana specie vivente (che sta sul culo a tutti, ci mandavano a dire gli alieni) che illumina il cerebro collettivo di una stupida domanda destinata a sfilacciarsi nei giorni a venire senza una risposta: 'Come è potuto accadere?'
Ora tornate coi piedi sulla Terra, da dove parte questa cosmica osservazione, e fate caso a noi, impotenti astronomi dilettanti, che la facciamo rimbalzare rabbiosi sui nostri profili Facebook e twitter e gli altri minori:
'Come è potuto accadere che una questione di storici confini da ridefinire alla periferia di Europa, dopo la confusa orgia globalista, e lo storico, stupido battibeccare tra potenze planetarie opposte abbia superato la soglia di gravità assassina che ci precipita tutti nel tritacarne del buco nero di una guerra termonucleare?'
Osservate quel che avviene in queste ore a Ramstein, grande base militare e città satellite di migliaia di soldati americani e deposito di immensi armamenti nel cuore di Europa, ascoltate quel che affermano quegli assoluti geni politici e militari riuniti a conclave per dire e ribadire ciò che è a tutti evidente, ma ancora si ha ritrosia nel dirlo ai giornalisti in chiaro:
'Siamo in guerra. La Nato contro la Russia. Armiamo l'Ucraina con tutti i possibili mezzi di distruzione di massa e non ce ne importa un fico secco delle minacce della Russia di usare l'arma nucleare, se costretta dallo smisurato crescere di questa nostra iniziativa di gente folle, - nipoti minus habens del mitico dottor Stranamore (il profetico film di Kubrik).'
Stiamo osservando il grandioso evento conclusivo della storia dell'umanità, cittadini, fratelli, amici, amori, ma è come essere davanti a quella sospensione cosmica dell'orizzonte degli eventi dove i quanti di luce friggono a milioni di miliardi nella estrema periferia del buco nero che li inghiotte e li tritura – e tutto ci appare ancora possibile, come se fossimo in un film fatto benissimo e che ci incolla alle poltrone, ma sappiamo in cuor nostro che ci saranno i titoli di coda e ci alzeremo, sia pure sopraffatti dalle forti emozioni dipinte sullo schermo e torneremo per cena alle nostre case.
Sorpresa! Fuori dalla porta del cinema non ci sono più case, ma una nebbia alta e fitta di polvere di una esplosione termonucleare che si è mangiata la città per intero e nei nostri cellulari si sono stampati i messaggini : 'Ti amo, mamma.' 'Ti amo, marito/figlio mio, ti amerò per sempre' - gli stessi che hanno lanciato i morituri delle twin towers prima di lanciarsi nel vuoto per sfuggire al fuoco che li avrebbe divorati.
Nessuna descrizione della foto disponibile.
Tutte le reazi

 
 
 

Il pietoso partigiano del tempo presente.

Post n°3615 pubblicato il 26 Aprile 2025 da fedechiara
 

Il pietoso partigiano del tempo presente.
Beh, dai. Ce la siamo cavata con una giornata di ebbrezze leggere, poca sobrietà, ahinoi, e tanti amorevoli cori di 'portaci via', oh partigiano' – un 'partigiano' che è come l'Epifania 'che tutte le Feste si porta via'.
Ah, no, cribbio. C'è ancora il primo di maggio, speriamo che piova e che tutti facciano l'ultimo 'ponte' con gli sguardi corrucciati ed i bambini che piangono dietro le finestre di casa.
Poi scoppierà l'estate e chissà che cosa si userà, ma torneremo per certo a mirare i monti (percorrerli dentro ai boschi fitti è un azzardo per via dell'orso e del lupo) mentre il mondo continua a perdere pezzi, uno via l'altro.
La terza guerra mondiale 'a pezzi', si dice.
No, davvero. Consideriamo la nostra semenza. Quali saranno i nostri pensieri-guida da qui in avanti, dopo che se ne sono andati a spasso per la stratosfera questi altri due pesi massimi del primo quarto del Terzo Millennio entrante? Berlusconi e Francesco sono morti ma, per la verità, mi mancano di più Umberto Eco, Gabo, Proietti e Gene Hackman.
Con loro mi riconoscevo, interagivo, mi hanno appassionato le loro prose e le loro apparizioni, con gli altri due 'parce sepulto', come si dice. Sic transit gloria mundi.
Oppure, presa in prestito dal grande Alessandro degli sposi promessi: 'Fu vera gloria?'
No, credo di no. Il convento del secolo nuovo non passava di meglio ed è toccato adattarsi e aspettare Atropo, la Parca.
E c'è perfino il rischio di prossime beatificazioni sull'orizzonte tristo degli eventi, mannaggia, mannaggia.
Tu vedi 'di che lacrime gronda e di che sangue' il tempo presente di un Occidente in disarmo e la demenza collettiva che scorrazza impunita nei luoghi delle istituzioni di s-governo sovra nazionali.
Oh partigiano, portaci via, che ci sembra di morir.
Potrebbe essere un disegno raffigurante testo

 
 
 
 
 

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