![]() |
Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
|
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 27/04/2025
Finita l'orgia giornalistica di commemorazioni e apologie delle più imbarazzanti e vergognose Francesco sarà archiviato come ogni altro papa prima di lui. Ei fu siccome immobile. E toccherà agli storici e non agli imbarazzanti e avvilenti 'giornalisti' proni alla propaganda fidei della Curia come i cardinali nel momento dell'investitura papale dirci se il Biancopastore dalle scarpe grosse ha detto in vita parole decisive distinguibili dal 'rumore e furore che non significano niente' di questi ultimi anni di guerre che si sostituivano alle politiche e il mondo a pezzi. E a me pare che abbia pronunciato geremiadi a profusione che hanno lasciato il tempo che hanno trovato più qualche discussa locuzione poco pensata – come la giustificazione del pugno che è giusto dare a coloro che 'ci offendono la madre' (Chiesa) a cadaveri ancora caldi nella redazione di Charlie Hebdo. Tralascio la 'frociaggine' nei seminari, neologismo piuttosto divertente che veniva dopo il lamentoso 'chi sono io per giudicare?' relativo al mondo dei gay - ed a suo sfondo dottrinale aveva la tempesta del fuoco biblico che distruggeva Sodoma e Gomorra. Così l'averlo trasformato post mortem nel poderoso Capitano degli Ultimi e Profeta della pace, attribuendogli il miracolo delle due sedie contrapposte in Basilica dove siedono Trump vis à vis con un contrito Zelensky sembra davvero melassa della più indigesta, ma che, per certo, verrà raccolta nel dossier che già si prepara per la sua beatificazione e futura santità. Chi covasse fin da ora un qualche suo miracolo personale di guarigione improvvisa o di salvezza da un naufragio tempestoso contatti chi di dovere e arricchisca il folder. E che i cardinali e la Curia siano maestri di propaganda pro domo loro lo si sapeva da mo' ma che la Rai e Mediaset si mettessero gratuitamente in coda e prestassero i loro poderosi apparati mediatici alla grancassa è mistero italico dei più vieti e avvilenti - e vien da auspicare che il Con-clave che si aprirà a breve sia più divertente e simile a quello del film di Moretti 'Habemus papam', ce lo meritiamo. |
Inni 'giusti' e sipari che si chiudono. 27 aprile 2022 L'abbiamo scelto davvero giusto il nostro inno nazionale. Risorgimentale e incomprensibile ai più che ne ignorano la storia e il contesto della sua redazione, contiene un distico quanto mai presente e attuale: '...siam pronti alla morte'. Ma lo siamo davvero, o la totalità dei miserabili partiti di s-governo (nessuno escluso) che hanno votato l'invotabile delle armi all'Ucraina e il parallelo riarmo degli arsenali Nato ci ha trascinato in massa in quella landa desolata di Giosafatte degli interventismi cialtroni e un tanto al chilo che si auto alimentano della loro propria demenza verbale – e stiamo come le foglie d'autunno precariamente appese al picciolo che le sospende tra la rigogliosa vita verde che è stata e l'inevitabile caduta? E guardiamo dall'alto in basso delle nostre vite precarie di foglie moriture lo scorrere degli eventi bellici - curiosi del momento in cui finalmente qualcuno si presenterà sul proscenio del teatro dei folli che si recita con una proposta di pace forte e risolutiva – che riconosca le ragioni del vincitore (come in tutte le guerre trascorse) e l'evidenza di una redistribuzione dei territori contesi e una salvifica cintura di stati neutrali intorno ai confini della Russia, ma osserviamo, invece, la coazione a ripetere, tipica dei pazzi, del coro Nato in sottofondo che declama il suo mortifero 'crescendo': 'Armi all'Ucraina, morte all'invasore!' Che, detto da degli invasati armati fino ai denti, costringe il rumorista del teatro e lo scenografo a farci ascoltare il finale del rombo spaventoso delle prossime esplosioni termonucleari che accendono lo schermo con un immenso fungo di luce e l'improvviso buio che ne segue. Silenzio in sala. Siam pronti alla morte. Sipario. |
Inviato da: cassetta2
il 08/05/2025 alle 18:15
Inviato da: fedechiara
il 28/03/2025 alle 16:18
Inviato da: cassetta2
il 28/03/2025 alle 15:59
Inviato da: cassetta2
il 05/03/2025 alle 17:42
Inviato da: fedechiara
il 02/03/2025 alle 12:27