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Messaggi del 07/10/2025

Tragici anniversari - 07/10/2023

Post n°3803 pubblicato il 07 Ottobre 2025 da fedechiara
 

I molti, moltissimi dibattiti televisivi e gli autorevoli pareri dei giornalisti più quotati sulla stampa mainstream sono come quello slogan reso famoso dai 5stelle al top dei consensi: 'Uno vale uno.'
Per tacere di alcuni che, invece, ci richiamano alla mente un Clint Eastwood d'annata western b-movie che replicava al suo interlocutore nel saloon con un tombale: 'I pareri sono come il b... del c... . Ognuno ha il suo.' Prima di tirare fuori la pistola, naturalmente e concludere con l'evidenza cinematografica che:
'La guerra (la pistola in questo caso) è la continuazione della politica con altri mezzi.'
Il fatto è che, nella ricorrenza dell'orrenda strage di civili inermi attuata un anno fa in questo giorno di infamia massima dagli orchi assassini palestinesi fedeli ad Hamas, nessuno si ricorda più del mitico 'Vae victis' di Brenno - che gettava sulla bilancia la sua pesante spada ed esigeva una maggiore quantità di oro dai Romani vinti ed in lacrime. Andate su Wikipedia per maggiori particolari e fate la tara con Israele vincente sui cieli con missili e bombe extra pesanti che bucano i bunkers e uccidono i capi di Hamas ed Hezbollah come mosche.
E così, nel giorno dell'orrenda strage del pogrom di un anno fa, siamo costretti a ri-ascoltare, con vivo fastidio, le trite geremiadi dei propal di ogni risma ed appartenenza e i loro servi sciocchi sui giornali e le tivù che lacrimano come coccodrilli dal ventre intasato per le pretese 'stragi di civili' ed i 'crimini di guerra', commessi dall'Idf di Israele - nella segreta speranza che la diplomazia internazionale faccia il miracolo di imporre un cessate il fuoco in quelle desolate plaghe di odio feroce e l'interminabile guerra dei Cent'anni.
E a nessuno viene in mente di sottolineare che le presenti guerre, in ogni paese e latitudine, sono guerre dei cieli, guerre di bombe e di missili e di droni che mirano gli obiettivi ed esplodono - col correlato di tutto quanto sta sopra e intorno al bunker o al tunnel che si vuole colpire.
E se Gaza è un gruviera di tunnels finalizzati a far entrare armi a tonnellate (con i soldi degli ipocriti 'aiuti umanitari' internazionali) quei Soloni televisivi dovrebbero spiegare ai loro tele ascoltatori come si fa a colpire un tunnel di guerra senza colpire ciò che ci sta sopra e intorno.
Crimini di guerra? Ogni missile e bomba pesante è un crimine di guerra, inclusi i razzi e i missili di Hezbollah e quelli Hamas, lanciati prima che si avviasse l'inevitabile carneficina bellica e la doverosa risposta militare di Israele all'orrendo pogrom dei civili sbudellati e decapitati e bruciati.
Pietà l'è morta ed ogni tentativo di pacificazione in quell'area del pianeta è destinata a fallire se prima la presente guerra non finirà di fare il suo lavoro sporco e preparare l'auspicato ritorno del dialogo con chiari vincitori e i vinti ben delineati e proni.
Con i secondi costretti ad accettare le condizioni di Brenno e della sua pesante spada di cui dicevamo.
Rileggetevi le storie di ogni conflitto recente e delle bombe alleate su Dresda - e la finale della Bomba termonucleare su Hiroshima e Nagasaki come si mostra nel film 'Oppenheimer'.
Magari le Corti di giustizia internazionali, quella dell'Aia in primis, a tempo perso, vorranno graziosamente riaprire quei due 'cold case' britannici ed americani, chissà, alla voce di 'spaventosi crimini di guerra' - da processare, finalmente.
Solo se, prima, non ci capiterà di assistere in tivù al levarsi parallelo dei funghi atomici su Mosca e su Washington, nuovo capitolo della saga americana e dei servi sciocchi europei filo Nato impegnati in una folle guerra per procura in Ucraina.

 
 
 

Visti da fuori.

Post n°3802 pubblicato il 07 Ottobre 2025 da fedechiara
 

A maggio, a maggio! - 07 ottobre 2018
Vista da un paesino austriaco di pochi abitanti, ma le case tutte abitate e bella gioventù per le strade interne che gioca con qualsiasi cosa gli capiti a tiro e saluta l'ospite e sprigiona l'energia del futuro che appartiene all'età, la vicenda di Riace ci appare storiaccia italiana di ragioni e torti stiracchiati da una parte politica e dall'altra - e il disprezzo delle leggi e il 'furbismo' sinistro come pratica politica applicata alla 'accoglienza' e ad una pretesa 'integrazione'.
E' la storia di un sensale di matrimoni fittizi che ci viene spacciato in cronaca quale 'sindaco visionario' (olé!) dalla solita nota maestrina dalla penna rossa - già 'presidenta' della Camera bassa e, per il suo mal predicare di futuri improbabili e conflittuali, castigata alle elezioni ultime scorse con percentuali da brivido freddo.
Una storia davvero tutta da dimenticare, quella di Riace - che avrebbe ispirato una commedia a Menandro, comico dell'età ellenistica - e non certo degna della citazione dell'Antigone tragica: citata a sproposito da qualche trinariciuto intellettuale di sinistra a cui dovremmo contrapporre il Socrate del discorso fatto ai suoi discepoli - disperati e che gli consigliavano la fuga - prima di bere la cicuta. Un discorso che è faro per le generazioni perché antepone la legalità e il rispetto delle leggi alla sua stessa vita.
E che ci scambi la dolorosa figura di Antigone con un tale che non disdegnava di proporre a un settantenne indigeno un matrimonio 'rato ma non consumato' al fine di lucrare l'ennesima cittadinanza indebita è sintomo di quella malattia senile della nostra sinistra di s-governo trombatissima alle elezioni ultime scorse, ma che, tuttora, va in giro per il paese con le sue pattuglie di manifestanti professionali a dire del suo isolamento politico e le predicazioni davvero degne di miglior causa.
Tiriamo un pietoso sipario su questo fescennino post moderno che ci indigna e ci sconvolge per la vergogna e l'arroganza del suo riproporsi in cronaca quale 'questione morale' e che, per proprietà transitiva, ci mostra l'Europa degli islamismi radicali e delle periferie urbane ridotte ad enclaves come un re nudo. A maggio, a maggio!

 
 
 

I fragili parametri terrestri e la finitezza.

Post n°3801 pubblicato il 07 Ottobre 2025 da fedechiara
 

C'è una visibile simmetria tra la decadenza del mio corpo e la decadenza del mondo presente, in particolare di quella sua parte dove il sole tramonta: l'Occidente.
Entrambi mostrano visibili rughe, crepe e faglie di rottura terrestre nel profondo, entrambi elaborano a fatica i paesaggi di un tempo residuo che l'entropia universale concede ad ogni sua entità, prima di avviarla verso i rotanti orizzonti degli eventi dei buchi neri.
'Siamo per la morte.' rifletteva un filosofo di grido ('Essere per la morte e autenticità: il concetto di esistenza in Heidegger' - vedi i commenti) e l'idea di finitezza dovrebbe essere ben presente nelle menti dei presenti leaders dell'Occidente europeo (credo lo sia per Macron e forse per Starmer, un po' meno per la Schlein, forse a causa di quella sua svolazzante sventatezza giovanile quale si mostra nei video delle tivù che ne raccolgono le gioiose esternazioni), ma è l'orizzonte degli eventi bellici quello che meglio ci racconta della prossima caduta collettiva nel buco nero della morte termonucleare - che per lunghi decenni abbiamo esorcizzato e rimosso dalle coscienze della comune finitezza.
Le guerre parallele di Israele contro il terrorismo di Hamas (la guerra dei Cent'anni) e quella della sventata Ucraina nazionalista ci dicono che la guerra è tuttora l'Impero Terrestre con il quale ci misuriamo - e che raffiguriamo compulsivamente nei films in cui si esporta nel Cosmo futuro la saga dei guerrieri spaventati che siamo, che pretendiamo di essere (Star Trek, la Guerra dei mondi, l'elenco è lunghissimo.)
La verità è che combattiamo contro i nostri stessi fantasmi ('andavan per lottare ed eran morti') ed è vera solo quella didascalia di una vignetta in cui due innamorati, su una spiaggia deserta, si interrogano - con sopra di loro uno stellato fisso - 'se siamo soli nell'universo' – ed una piccola astronave ronzante appare sopra le loro teste e un esserino verde proietta su di loro una luce fosforescente e grida: 'Non siete soli, ma state sul caxxo a tutti'.
L'intelligenza artificiale aiuterà a modificare i nostri fragili parametri terrestri?
Ai posteri (ce ne saranno?) l'ardua sentenza.

Essere per la morte e autenticità: il concetto di esistenza in Heidegger
SAPERE.VIRGILIO.IT
Essere per la morte e autenticità: il concetto di esistenza in Heidegger

 
 
 
 
 

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