Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2018 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraalice.100dgl0Wawkinssurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegaspareossimorasportautomotoaracnoid.999labrunetteflorence0AliNasir.386bubriskacassetta2
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 08/11/2018

Rivisti e spiaciuti.

Post n°663 pubblicato il 08 Novembre 2018 da fedechiara
 

 

 

Ci era piaciuto un sacco, al tempo del suo imperativo, benché vano: 'Torni a bordo, caxxo!', rivolto al 'comandante' (sic) che si era messo in salvo prima dei suoi passeggeri naufraghi della Costa Concordia.

Ma la vita non è mai la stessa, ahinoi, e le persone cambiano di anno in anno (ri-ahinoi) ed oggi ri-vediamo il Comandante De Falco scendere dalla Concordia-5Stelle con dichiarazioni parlamentari incomprensibili relative al 'decreto-sicurezza'.

E ci piacerebbe ricordargli quel suo magistrale e mai dimenticato:'Torni a bordo, caxxo!'.
A bordo del Movimento che lo ha eletto al parlamento della repubblica e, giustamente, oggi esige coerenza di decisioni univoche e di voti di fiducia conseguenti.
Non gli chiediamo di adottare il motto dell'Arma: 'Usi obbedir tacendo..' ma un minimo di coerenza e di rispetto per coloro che ti hanno votato, questo si.
Torni a bordo, Comandante, c'è molto lavoro da fare, prima di abbandonare la nave.


 
 
 

Il due di coppe a briscola

Post n°662 pubblicato il 08 Novembre 2018 da fedechiara
 

Ieri accadeva  - 08 novembre 2015

Se non fosse per gli echi della Storia che ci rimandano gli entusiastici propositi e l'illusorio 'sol dell'avvenir' degli uomini che uscirono cantando dal Partito Socialista di Turati e fondarono il Partito Comunista - e di quelli che, con Mussolini in testa, fondarono il Partito Fascista e dimostrarono come fosse incredibilmente facile 'marciare su Roma' e prendere il potere con la forza e bruciare le sedi dei 'sovversivi' e farsi beffe del Parlamento (un bivacco di manipoli) e del Re e del suo esercito di marionette in divisa -, forse la ri-fondazione di una Sinistra italiana la guarderemmo con attenzione e non la considereremmo una costola escrescente e inutile del vituperato 'sistema dei partiti' su cui si è basata la molle e fragile democrazia italiana in questi decenni di infamia nazionale.
E che cosa potrà fare di nuovo e di diverso sulla scena nazionale quel manipolo di uomini e donne che ieri, al loro congresso di fondazione cantavano 'Bella ciao' e lanciavano il guanto della sfida a Superbone, che regna sovrano et impera col sistema dei 'due forni' e del 'chi ci sta', non so, non è chiaro o forse è chiaro ma evitiamo di dircelo per 'non sparare sulla Croce Rossa' - il cui compito è quello di raccogliere i feriti e i dispersi di una battaglia perduta e ospedalizzarli.
E non c'è questione primaria di interesse nazionale che quel nuovo partito potrà affrontare e mutare in positivo e/o risultare decisivo e operare per il bene comune dei cittadini. E la questione e il dramma dei 'migranti' sarà uguale nel prossimo anno e gli altri a seguire e la perdita di peso e di senso dei sindacati e il dramma del lavoro che non c'è e non è sufficientemente tutelato non muterà il suo corso lungo il 'viale del tramonto' che quelle organizzazioni pletoriche e costose hanno imboccato da tempo.
Suggerisco un sottotitolo al nome trito e triste che si sono dati di 'Sinistra italiana': 'Siamo il vostro due di coppe'. Che, se non c'è altra briscola nell'ultima mano, qualcosa piglia e chi si accontenta gode.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.
Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 
 
 

Vergognose scorciatoie italiche

Post n°661 pubblicato il 08 Novembre 2018 da fedechiara

 

E a proposito di 'parole tra noi leggere' tanto da involarsi al primo vento di tempesta parlamentare, vien da ridere ad ascoltare coloro che si aggrappano alla dicitura, ambigua e di ispirazione delfica, della 'ragionevole durata del processo' col fine di contrastare l'odioso istituto della prescrizione.

Perché la ragionevole durata del processo, così come viene intesa senza ambiguità dai nostri partners europei che ce l'hanno imposta, è relativa al fatto che i processi si fanno e devono andare a compimento in un tempo ragionevole (e che la magistratura si 'dia una mossa' doverosa), mentre da noi si è trovata la via brevis di conio tutto italiota dell'annullamento per decorrenza dei termini della prescrizione, - popolo di santi, navigatori e furbi percorritori di scorciatoie vergognose quali siamo.

Ed è mia ragionata opinione che una riforma più efficace per la 'ragionevole durata dei processi' è quella dell'abolizione di uno dei pazzi gradi di giudizio italici (ben tre! nel paese dei poeti e dei garantisti da un tanto al chilo), ma 'apriti cielo!' E chi le sente poi le 'toghe' e i mille parrucconi della casta dei magistrati posti di fronte a questa ragionevole ghigliottina.

https://www.ansa.it/…/prescrizione-oggi-vertice-di-governo_…

 https://www.ansa.it/.../prescrizione-oggi-vertice-di...

 
 
 

Le parole tra noi leggere

Post n°660 pubblicato il 08 Novembre 2018 da fedechiara
 

.

Se volete la verità su chi è il deputato/senatore che andate ad eleggere non ascoltate quel che egli dice in campagna elettorale, bensì fate come si mostra nei films e telefilms che hanno a soggetto la vita pubblica del paese-America e dei suoi protagonisti: ascoltate il gossip degli amici (pochi) e di quelli che lo circondano per lavoro o lo contrastano per opposti interessi elettorali e ne avrete un quadro di disincanto e/o di aperta disillusione. E, forse, non lo voterete o non andrete a votare, ma è così che va il mondo e la retorica delle parole al vento che 'non si poteva dir meglio se si voleva dir niente' è parte delle nostre vite nel pubblico e, a volte, perfino nelle private stanze e nelle alcove delle promesse d'amore o degli addii.

E, lo sapete bene, in campagna elettorale tutto si enfatizza e molti, troppi sono gli slogans vuoti di senso e un filo indecenti, tipo: 'Questo è il paese che amo.' e 'Non abbiate paura.' e 'Vi voglio bene.' e 'Dio vi benedica e benedica l'America''. Segue in cronaca la segretaria che denuncia una aggressione sessuale ripetuta o uno 'stalking' vergognoso, la moglie che non ne può più di quel desso, ma la si vede in foto e nei video sorridente e radiosa accanto al futuro governatore, il figlio che si droga e via elencando delle tristi cose della cosiddetta 'politica'. 
E in questo, davvero, 'tutto il mondo è paese' e se un democratico americano vi promette che 'l'uguaglianza è la nostra bandiera ed è il sentire profondo del nostro paese' – che veniate da Portorico o siate fuggiti da Cuba o facciate parte della marcia degli honduregni intesi a violare il confine dei mitici States, il 'paese delle opportunità', non credetegli, non subito almeno.

Considerate l'insieme degli eventi, leggete le cronache delle ricorrenti violenze interetniche e degli attentati terroristici o degli assassini seriali, valutate se trovare un buon lavoro pagato il giusto non sia 'un sogno lungo un giorno' o lungo un anno e più e farete la giusta tara tra menzogna pubblica e la privata verità del vostro destino di aspiranti cittadini e/o neo cittadini.

E, ascoltando le cronache delle elezioni di medio termine in America e i discorsi dei neo eletti, viene il latte alle ginocchia nel registrare le frasi fatte di sempre e i concioni edificanti e le solite cose di quei tali che lasceranno il tempo che trovano a fine mandato - e la vita dei loro elettori non cambierà di un 'et' e la cronaca dei conflitti e delle disillusioni cocenti è giusto dietro l'angolo perché - come ci erudivano gli antichi - 'passata la festa gabbato lu santu' e 'i cocci sono i vostri': di un mondo rotto che nessuno è in grado di aggiustare, al di là degli slogans stantii.

https://www.ilfattoquotidiano.it/…/elezioni-midter…/4738167/

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963