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Messaggi del 13/01/2019

Strani e stranieri

Post n°752 pubblicato il 13 Gennaio 2019 da fedechiara
 

Strani e stranieri.

Siamo strani e stranieri. E ci piace 'farlo strano' – per stare al gioco comico di un noto film di Carlo Verdone. E' il caso delle coppie omosessuali – che lo fanno strano agli occhi di chi la sessualità la vive e la interpreta al modo canonico della tradizione 'uomo-donna eguale figli': dio lo vuole e ci ha creato così – chi siamo noi per rovesciare la cosa.

Eppure la rovesciamo e le 'perversioni' e le 'stranezze' in merito al come ci si ama e 'lo si fa' sono tali e tante che, per stare alle predizioni e ai moniti biblici, ci meriteremmo il fuoco di Sodoma e Gomorra (le Los Angeles e San Francisco d'antan) e l'eternità del fuoco infernale e i fantasiosi castighi che Colui, si dice, si narra, riserva ai lussuriosi di ogni genere e grado.

E lo fa strano anche l'ex presidente del consiglio dei ministri (le olgettine vestite da suore o infermiere), tornato in auge grazie alla tivù e allo 'show' che fanno aggio sulla riflessività e sui pensieri penosi delle responsabilità politiche e di governo o s-governo della repubblica, ma nessun fulmine è sceso dal Cielo a togliercelo dalle palle - segno che qualcosa di altrettanto strano e misterioso è contenuto nel messaggio di chi pretende di ammannirci la Divinità Nascosta e i suoi severi Comandamenti.

Siamo strani e stranieri, quindi. E soli, metafisicamente parlando, rispetto alle scelte di vita che assumiamo e facciamo nostre e pretendiamo che siano rispettate dagli altri e vogliamo siano tradotte in riconoscimenti legislativi di 'coppie di fatto' che affermano, udite, udite, di saper educare una loro prole adottiva in egual modo e migliore delle coppie sedicenti 'normali'.

E tanto normale non è quella coppia dove il padre è violento o assente e la madre fedifraga – e i figli, come le stelle, stanno a guardare ed elaborano in silenzio il loro dolore di vivere, o lo chiudono nelle cantine dell'inconscio, che gli esploderà dentro negli anni della maturità e perpetueranno violenza e inganno per generazioni.

E il mondo è bello perché è vario, dice sbrigativamente l'adagio nostrano, ma tu faglielo intendere alle varie e diverse tribù islamiche che ad Allah mostrano la loro rigorosa interpretazione del Verbo relativo agli umani comportamenti e l'Occidente lo dicono marcio e corrotto e da distruggere col fuoco degli attentati e delle cinture in vita dei kamikaze.

Perché, vedete, alla fin fine nessuno è 'nel giusto' – perché non esiste un 'giusto' erga omnes e che prescinde dai condizionamenti culturali e religiosi e dall'evoluzione del 'sentire comune' e siamo condannati a questo continuo rovello e dibattito sulle cose che hanno un senso (ce l'hanno?) e un sentimento ogni giorno che dio manda in terra.

Già: un dio che 'manda in terra' i nostri giorni. Perfino nel linguaggio corrente mostriamo quanto siamo strani e stranieri - e ancora pensiamo, forse, segretamente, che la Terra è fissa al centro del sistema solare e tutti i pianeti e la nostra stella fiammeggiante le fanno corona.

 
 
 
 
 

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