Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraalice.100dgl0Wawkinssurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegaspareossimorasportautomotoaracnoid.999labrunetteflorence0AliNasir.386bubriskacassetta2
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 18/07/2019

Di trombette e barattieri

Post n°929 pubblicato il 18 Luglio 2019 da fedechiara
 

 Mercoledì 22 dicembre 2010

'...e del cul facea trombetta.' - Dante - Inferno

Ho staccato la maschera dal chiodo e l'ho re-indossata per andare a leggere l'Inferno di Dante ai valorosi miei coetanei che frequentano i corsi dell'Università della terza età.

E il successo è stato tale che abbiamo dovuto traslocare in un'aula più grande - e mi chiedo che abbia in sé il Dante ( e il suo canto più gettonato) per attrarre ancora così vasti uditorii.

Già, perché l'università in oggetto non è il solo luogo, in città, in cui si ascoltano professori esimi cimentarsi coll'Alighieri e ho visto gente giovane (e bella, udite, udite! non esistono solo le oche giulive) pendere dalle labbra di quei sapienti con occhi da orgasmo interiore e la nostra prof non si fa scrupolo di parlarci dell'abilità dell'Alighieri nel costruire scene degne di un fumetto postmoderno - e chissà quanti seguaci in più avrebbe avuto il Dorè se alle sue paludate (e bellissime) illustrazioni fosse stato applicato il 'fumetto' coi succosi dialoghi tra Virgilio e il pavido Dante e quelli tra i dannati e i diavoli coi runcigli a cui ' il cul facea trombetta'.

E si imparano un sacco di cose sull'attualità politica comparata a ri-leggere il Dante e la sua Storia di guelfi bianchi e neri e fazioni politiche contrapposte e così rabbiose l'una verso l'altra tal che quella loro guerra 'fe' l'Arbia colorata in rosso' e si esiliavano gli avversari politici -compresi i figli se maggiori di una certa età- al punto che le nostre lotte di fazione destra-sinistra ci appaiono quisquilie e pinzillacchere al confronto - e converrà adottare in futuro le invettive dantesche e la sua inveterata abitudine a conficcare gli avversari politici nella pece bollente o nel buco del c..o di Satanasso per tornare a più virili e vivaci confronti forumistici.

E nel ventiduesimo canto che mi appresto a leggere fra un'ora si fa menzione di maledetti 'barattieri': gente che facea baratto di onori e denari spudoratamente e per questo i diavoli Barbariccia e Alichino e Cagnazzo con le 'sanne' da cinghiale che gli escono ai lati delle labbra ne artigliano i corpi e ne staccano brani e bocconi e li appendono come nere lontre liscie di pece bollente e giocano a pescarli nel mare nero cogli uncini – e mi chiedo se in quel girone non siano destinati anche i presenti giuda politici: postmoderni barattieri che hanno venduto la loro dignità personale (ma ne hanno mai avuta una?) per i miserabili trenta denari del Barabba che è a capo dei quaranta (quaranta volte sette) ladroni.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Di trombette e barattieri

Post n°928 pubblicato il 18 Luglio 2019 da fedechiara
 

 Mercoledì 22 dicembre 2010

'...e del cul facea trombetta.' - Dante - Inferno

Ho staccato la maschera dal chiodo e l'ho re-indossata per andare a leggere l'Inferno di Dante ai valorosi miei coetanei che frequentano i corsi dell'Università della terza età.

E il successo è stato tale che abbiamo dovuto traslocare in un'aula più grande - e mi chiedo che abbia in sé il Dante ( e il suo canto più gettonato) per attrarre ancora così vasti uditorii.

Già, perché l'università in oggetto non è il solo luogo, in città, in cui si ascoltano professori esimi cimentarsi coll'Alighieri e ho visto gente giovane (e bella, udite, udite! non esistono solo le oche giulive) pendere dalle labbra di quei sapienti con occhi da orgasmo interiore e la nostra prof non si fa scrupolo di parlarci dell'abilità dell'Alighieri nel costruire scene degne di un fumetto postmoderno - e chissà quanti seguaci in più avrebbe avuto il Dorè se alle sue paludate (e bellissime) illustrazioni fosse stato applicato il 'fumetto' coi succosi dialoghi tra Virgilio e il pavido Dante e quelli tra i dannati e i diavoli coi runcigli a cui ' il cul facea trombetta'.

E si imparano un sacco di cose sull'attualità politica comparata a ri-leggere il Dante e la sua Storia di guelfi bianchi e neri e fazioni politiche contrapposte e così rabbiose l'una verso l'altra tal che quella loro guerra 'fe' l'Arbia colorata in rosso' e si esiliavano gli avversari politici -compresi i figli se maggiori di una certa età- al punto che le nostre lotte di fazione destra-sinistra ci appaiono quisquilie e pinzillacchere al confronto - e converrà adottare in futuro le invettive dantesche e la sua inveterata abitudine a conficcare gli avversari politici nella pece bollente o nel buco del c..o di Satanasso per tornare a più virili e vivaci confronti forumistici.

E nel ventiduesimo canto che mi appresto a leggere fra un'ora si fa menzione di maledetti 'barattieri': gente che facea baratto di onori e denari spudoratamente e per questo i diavoli Barbariccia e Alichino e Cagnazzo con le 'sanne' da cinghiale che gli escono ai lati delle labbra ne artigliano i corpi e ne staccano brani e bocconi e li appendono come nere lontre liscie di pece bollente e giocano a pescarli nel mare nero cogli uncini – e mi chiedo se in quel girone non siano destinati anche i presenti giuda politici: postmoderni barattieri che hanno venduto la loro dignità personale (ma ne hanno mai avuta una?) per i miserabili trenta denari del Barabba che è a capo dei quaranta (quaranta volte sette) ladroni.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Fascisti sulla Luna

Post n°927 pubblicato il 18 Luglio 2019 da fedechiara
 

Fascisti sulla Luna - 18 luglio 2018

Credo che tutto inizi da una fortunata trasmissione televisiva che conteneva la gag di Guzzanti dei 'fascisti su Marte'. Fu da lì che prese le mosse questa buffa e maniacale tendenza di etichettare come cosa e persona 'fascista' ogni evento e chiunque non sia allineato con il pensiero sinistro ex dominante – e le sue estenuate geremiadi sui migranti e la malintesa pietas universale e i suoi simboli e valori vetusti, a partire dalla mitica Resistenza. 
Che fu cosa buona e giusta e necessaria, in quei tempi di disgrazia mondiale massima e rinsavimento democratico di un popolo confuso, sconfitto e spaventato e diviso, ma sappiamo che ci sono ombre rosse anche in quella epopea di rivolta: martiri e martirizzati da una parte e dall'altra.

E che vogliano resistere a tutto, i nostri confusi antifascisti che fanno di ogni cosa un fascio è comprensibile, poveri cari, perché, dalla Brexit in poi, non gliene è andata bene una – ed è seguito l'orco Trump e il dittatore Putin e i movimenti populisti in ascesa e la resistibile ascesa del Renzi imbonitore che ha svenduto tutte le sue pentole: prima azzoppato dal referendum che 'se perdo mi ritiro' poi caduto da cavallo a marzo e nella polvere rimasto.
Per tacere di Kunz in Austria, della Merkel dimezzata da Seehofer e dalla crescita impetuosa di Alternative fuer Deutschland, e di quelli di Visegrad, - fascistoni massimi e impenitenti che alzano muri immensi di filo spinato e non vogliono veder l'ombra di un migrante che sia uno vagante per le loro città pulite e ordinate e felici.

Insomma fascisti e nazisti e razzisti ueberall e 'siamo circondati' come Custer con gli indiani a Little Bighorn e finiremo per scorgerne traccia anche sulla Luna, prima o poi, con i trofei dei fasci littori d'antan piantati al centro del mare della Serenità – infamia massima per simboleggiare quella che hanno perso i nostri anti fascisti sulla Terra e ci hanno perso il sonno e neanche il Valium fa più effetto e camminano insonni per le stanze imprecando e abbaiando (alla Luna), mannaggia, mannaggia.

E sono affranti e disperati perchè 'il peggio non è mai morto' e chissà cos'altro potrà avvenire di iper fascista da qui in avanti nel loro mondo iper uranio che si mostra in trasparenza nelle sere d'estate e chiari di luna spettrali.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963