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Messaggi del 19/02/2020

Il Fregoli della politica. Romanzo di formazione

Post n°1156 pubblicato il 19 Febbraio 2020 da fedechiara
 

 

Matteo stai sereno.

La decisione dei giudici di Firenze di mettere agli arresti domiciliari i genitori di Matteo Renzi é 'discutibile', certo; tanto quanto è discutibile quella dei giudici del tribunale di ministri di Catania di chiedere al parlamento di processare una politica, indicando Matteo Salvini quale protagonista e solo responsabile della decisione di fermare a bordo della nave Diciotti i colpevoli partecipanti alla lotteria dei naufragi organizzati dai criminali scafisti.

Non vi sembri un tentativo di 'misiar 'e verse', equiparando provvedimenti diversissimi tra loro per fattispecie di reato. In realtà, quei due provvedimenti giudiziari hanno una evidenza comune ed è l'affanno della magistratura nell'inseguire i fatti e i protagonisti della politica per inchiodarli alla croce di supposte colpe che il prosieguo dell'iter giudiziario dirà, verosimilmente, cervellotico e indimostrabile, mandando assolti gli imputati.

E' la magistratura ad uscire con le ossa rotte dai due eventi comparati: il voto degli iscritti alla 'piattaforma Rousseau' - che afferma il principio sacrosanto che 'non si processa una politica di governo' – e quello che manda Matteo Renzi sul proscenio a dire che vogliono colpire lui e la sua politica e che, se lui non fosse stato il Matteo Renzi che sappiamo, leader politico rampante e vincente per anni due, i suoi genitori avrebbero goduto di una serena vecchiaia e nessun giudice a perseguirli, come, invece, è avvenuto.

Matteo, stai sereno. Finirà che il 'tribunale del popolo' chiederà a gran voce che si processi una certa idea di magistratura che mette le incaute dita sulle piaghe della vita pubblica senza troppo preoccuparsi delle conseguenze democratiche, e del fatto che, alla fin fine, le sentenze si recitano 'in nome del popolo italiano'. Già.
E se quel popolo ha votato un politica e un governo che la sostiene, forse quei giudici dovrebbero 'farsene una ragione'.

(Il seguito alle prossime puntate.)

L'immagine può contenere: il seguente testo

Ho inscatolato solo qualche giorno fa la 'Storia del Partito Comunista' di Paolo Spriano e la genesi di quel partito, come ben sapete, registra la scissione voluta da uomini valenti, quali furono A. Bordiga e A. Gramsci dal corpaccione elefantiaco di un p.s.i. preda di correnti opposte e incapaci di determinazioni unitarie in tempi assai calamitosi e nel guado ventennale di ben due guerre mondiali.

I tempi presenti in cui viviamo, invece, qualcuno di non troppo autorevole nei suoi giudizi azzarda a definirli 'la terza guerra mondiale diffusa' e la crisi economica globale più lunga e devastante della Storia aggrava di certo il quadro, ma non basta questa cornice storica posticcia a convincermi che i pretesi scissionisti del pd di Renzi siano uomini valenti e lucidi quanto quelli che sognavano i soviet operai e la rivoluzione proletaria mondiale.

E non sappiamo bene cosa sogni e speri Speranza per il suo partito futuro – né se mai ardirà a fondarlo un tale ectoplasma rescissorio e sarà interessante leggere i nomi dei suoi dirigenti rifondatori immaginari per capire se faranno strada e avranno un futuro apprezzabilmente lungo e se saranno capaci di calcare le scene del post moderno complesso e foriero di catastrofi annunciate da protagonisti intelligenti.

Ma mi basta guardare e ascoltare un Cuperlo - ammesso e non concesso che sia del novero degli scissionisti in pectore, ondivago e soave com'é e così poco intelligibili i suoi propositi e le sue posizioni politiche – per vedere in trasparenza dietro di lui le nebbie di un futuro liquido e indefinito e niente che ci faccia lontanamente intuire se avremo di nuovo un partito di lotta (contro chi e cosa?) o di governo e l'unica cosa che ci è chiara è che la sinistra nel suo complesso, i suoi elettori compresi, tuttora gioca a fare la sinistra: inconcludente come sempre e buonista impenitente.

Vada come andrà speriamo che 'vadano a casa' al più presto e che la sinistra-sinistra e la sinistra-centro continuino a crogiolarsi nei loro sogni di rinascita e vaniloqui commisti lontana dai palazzi del potere. In fin dei conti l'opposizione è nella sua cultura ed è la cosa che le riesce meglio.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Renzi Santo subito? Romanzo di formazione.

Ci vuole un 'fisico bestiale' per promettere l'uscita dalla crisi economica del paese in tre mosse, - una al mese e tutte azzeccate e che riusciranno benissimo, Renzi dixit all'uscita dal Quirinale. 
Una autentica 'faccia di tolla' quella dell'ex sindaco di Firenze - che abbasserà le aliquote irpef e troverà le risorse economiche per non sforare il 'patto di stabilità'. E dovrà fare la voce grossa in Europa e avviare una trattativa gigantesca con i colleghi europei perché si convincano che 'di rigore si muore' e qualche aiutino ce lo devono concedere, pena il default. 
Che facciamo, gli crediamo? Diamo a Renzi la fiducia che non è stata data a Letta e, prima di lui, a Monti e Berlusconi? Ce la farà contro il monolito-Europa che ci inchioda al rapporto deficit-pil? Domande tremende, atrocissime perché 'ne va della vita' e del lavoro e dell'occupazione e del reddito nostro prossimo venturo. 
Vorremmo tanto, tutti crederci e che finalmente occupi la scena di governo un vero 'uomo della Provvidenza' che, addirittura, vuol farci credere che la politica, fare politica è cosa nobile e bella – come ha congedato i suoi collaboratori a Firenze. Bella la politica, dopo tanto rubare, arraffare e stipendi folli per un cronico 'nulla di fatto' in tanti anni di s-governo? 
Santo subito, il caro Renzi, o ci sediamo sulla famigerata sponda del fiume in attesa del suo trascorrere e galleggiare immoto sulla superficie delle acque limacciose?

Risultato immagini per renzi santo subito

 
 
 

Più dubbi che dogmi

Post n°1155 pubblicato il 19 Febbraio 2020 da fedechiara
 

Di dogmi, adozioni e riti folcloristici

La buona notizia è che i filosofi e i teologi qualche dubbio ce l'hanno su chi sia Dio e se sia il solo Dio e quale religione - rivelata o meno - ne contenga la Parola e la Verità. E l'atto dello stirare la biancheria la mattina di una domenica piovosa è una buona occupazione perché consente di ascoltare con attenzione trasmissioni 'filosofiche' e 'teologiche' che, se diversamente occupati, mai ci sogneremmo di ascoltare.
E veniamo a sapere dal quel filosofo che, stamattina in trasmissione, discuteva di un suo libro che Dio è altra cosa dal Dio dei miei Cinquanta – il Dio delle tante prediche dei predicatori degli 'esercizi spirituali' che ogni anno facevamo (giorni e giorni di assoluto silenzio e preghiera, aiuto!) i quali tuonavano contro il Peccato e i maledetti peccatori di ogni genere e risma (di più i peccati legati al sesso) e prefiguravano scenari infernali da brivido che condizionarono le nostre fragili menti giovinette tanto da faticare, oggi, fatti adulti e vecchietti, che sia quello lo stesso Dio della misericordia di Francesco: che tutto comprende e assolve e perdona, perfino quei tali delle 'step adoptions' della famigerata legge Cirinnà-trullalà-eccoci qua.

E, prima di quella trasmissione filosofica, nel dibattito che fa seguito a 'Prima pagina', un paio di ascoltatori sono intervenuti sollevando il dubbio e il vespaio che l'avercela con la la legge Cirinnà - sul punto delle fatidiche ed esiziali 'step adoptions' - per troppa maledetta gente (ignorante e stupida, a sentir loro, i due 'illuminati') fosse il portato di un pregiudizio negativissimo sulla sessualità 'sporca' di quei tali omosessuali che oggi pretendono la parità su tutto, famiglia con figli compresa. 
E, in verità vi dico, quei due non avevano tutti i torti a sollevare quel dubbio e il vespaio conseguente, considerate le prediche che abbiamo ascoltato quand'eravamo bambini e adolescenti e le narrazioni violente del racconto biblico su Sodoma e Gomorra distrutte dal fuoco.
Ci sarà bisogno di tempo, prima che quei condizionamenti e i pregiudizi conseguenti scompaiano, forse il trapasso a miglior vita di tutta la generazione che ha subito quel lavaggio del cervello biblico ed evangelico che poco si curava della francescana 'misericordia' e dello strascicato e lamentoso distico mediatico di Francesco che diceva davanti ai microfoni e alle telecamere urbi et orbi: 'Chi sono io per giudicare?', relativamente ai gay e alle molte questioni che solleva l'averli biblicamente perdonati e finalmente inclusi nel tessuto civile dei matrimoni e delle adozioni.

A quando la cancellazione del dogma dell'infallibilità papale e l'introduzione del 'legittimo sospetto' che molte delle prediche che abbiamo ascoltato e ascoltiamo nelle chiese siano solo un modesto parere tra i tanti di cittadini in tonaca amanti di riti ecclesiastici vetusti e un tantino folcloristici?

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Canguri azzoppati.

Per chi si fosse messo in questo momento in ascolto e mastica poco di politica e si ritiene un 'puro': che prima viene l'interesse dei cittadini e poi il gioco a poker parlamentare tra maggioranza e opposizione, giova ricordare che la purezza non è mai stata di casa nelle case della politica e l'interesse dei cittadini è, da sempre, il due di briscola di ogni partita che si gioca nel parlamento dei nostri quotidiani affanni e cocenti disillusioni.

E, stamattina, perfino il lettore dei quotidiani di 'Prima pagina', Marco Bracconi, persona abitualmente lucida seppure manifestamente 'schierato' col premier e il suo esercito sgangherato di 'piddini' in cerca di autore e pace nelle coscienze, stamattina ha perso la testa nel commentare la mossa di poker dei Cinque Stelle che hanno deciso di non votare 'il canguro'. E sputava veleno dalle ghiandole sebacee e corrosiva acidità di stomaco verso i 'grillini' e tutto il fronte delle opposizioni, calcando la voce e i commenti non petiti contro la corruzione di un pugno di ladroni lombardi ex leghisti (subito sospesi dal partito e giustamente vituperati dal governatore in carica incazzatissimo).

E a queste anime belle di renziani e piddini disperati perchè gli si è rotto il giocattolo di una legge-bandiera e non possono più usare disinvoltamente dei due forni (destre voltagabbana e Cinque Stelle) per i loro interessi di bottega e sono costretti ad accettare che la politica in parlamento non è un pranzo di gala né un gioco delle parti, diciamo che se hanno i voti per continuare continuino, se non li hanno saltino sulle mine dei voti contrari insieme al loro stra maledettissimo canguro. A la guerre comme a la guerre.

E, se andranno a casa, stapperemo lo champagne perché non se ne può più dell'arroganza degli arrembanti renziani-sappiamo-tutto-noi e del loro leader imbonitore e vuoto di qualità qualchessia - la cui carriera cominciò con una pugnalata da Bruto e congiurati convenuti e la sua frase assassina: 'Enrico stai sereno' rivolta al morente. E speriamo che chi di pugnale ferì di pugnale perisca e ceda il passo a gente migliore, se ce n'è. Muoia Renzone e tutti i pidistei.

Pollice verso e via alle votazioni.

 
 
 
 
 

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