Nebbie e dintorni

Dunque dobbiamo dire addio all'immunità di gregge. Illusione pia che fa seguito a quell'altra campagna di guerra e propaganda vaccinale legata al mito dell'immunità: la famigerata app 'immuni' degli illusori tracciamenti casa per casa e cinema per cinema e ristorante per ristorante, ve la ricordate? Viaggiava verso i dieci milioni di 'scaricamenti' sui cellulari l'ultima volta che i giornali e le tivù di regime ne hanno parlato e oggi è distesa, non più funzionante, sulla sommità della discarica pandemica a dire delle troppe illusioni che costellano la via vaccinale - ostinatamente chiusa all'obbligo per chissà quali paure politiche e/o supposizioni di devastanti rivolte di 'patrioti' che vanno al patibolo vaccinale in piedi sulla carretta dei boia e – trascorrendo sotto le finestre di casa – dicono rabbiosi al conduttore 'Tiremm'inanz.' con la mortale fierezza delle vittime designate.

E i casi di coloro che si rifiutano all'intubazione e trapassano in un mondo migliore ci è accapponante monito della loro fiera resistenza 'fino alla morte'.

Tutto questo vi ricordo per dirvi che 'non di solo vaccino (e vite impaurite) vive l'uomo' e di precarie illusioni di immunità – e la resistenza dei no vax ai provvedimenti ingiuntivi sanitari potrebbe anche essere dimostrata quale 'anti scientifica' (ma il dibattito è ampio e variamente documentato da entrambe le parti in conflitto), ma viaggia su orbite stellari e costellazioni para filosofiche che non possono essere chiuse nel carcere duro vaccinale, e obbligati quei dessi ad indossare la divisa di guerra con il fucile puntato alla schiena.

Perciò i generali e i capi di stato maggiore sanitario e politico vadano impettiti e carichi di ingombranti medaglie all'ultimo sacrificio e dichiarino lo stato di mobilitazione finale e si formino i plotoni di esecuzione e si erigano i muri delle fucilazioni vaccinali perché 'chi per la patria muor vissuto è assai' – e, a ricordarcelo, è la notizia che, ancora all'alba del terzo millennio, la nazioni si fronteggiano ottusamente a muso duro con i missili 'cruise' schierati e pronti al decollo sulle fregate e sui sottomarini e i cittadini dell'Ucraina vestono le divise militari pronti a dare la vita per l'obsoleta idea di una patria che è incapace di accettare il modesto compromesso di non far parte attiva della Nato e uno statuto di larga autonomia per i territori del Donbass.