Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 02/04/2022

La potenza delle (giuste) parole.

Post n°2025 pubblicato il 02 Aprile 2022 da fedechiara
 

Potenza delle parole e del genio che le disciplina e le fa insorgere dai petti umani e gonfia le gole!
Ho appena assistito a una versione cinematografica de 'Lo zio Vania' di A. Cechov per la regia di Louis Malle e un cast di attori straordinari e bravi ognuno e tutti - e ispirati e perfetti nei ruoli e di tale capacità espressiva da commuovere e dare i brividi.
Ed era un trattato sull'Amore che scuote le anime e non le sazia e sull'insignificanza delle azioni umane, anche le più nobili, e dei destini e delle aspirazioni e sul senso delle cose che ci sfugge eppure viviamo e proviamo ad amare e ad essere felici, per quanto ci è possibile e intuiamo – nel senso dantesco dell'intuarsi ('s'io m'intuassi come tu ti inmii').
E' questo che vogliono quei personaggi disgraziati e infelici della commedia di Cechov: 'intuarsi'. Entrare nell'altro che si ama e non ci ama - e tutta la nostra vita ci appare vuota e desolata; e pare naturale che la trama della commedia svolga il dissidio di chi si è sacrificato per un genio da nulla e che ti si insedia in casa o di chi si annichila perché il dottore di cui è innamorata si accorga che tu esisti e potresti sfavillare di amorose dedizioni e invece è un avvizzire nell'infelicità che il destino ci riserva.
E il finale è un inno alla consolazione – pura poesia perché, come scriveva Laing, il poeta-psichiatra (anti psichiatra, si diceva all'epoca) 'La poesia o è consolazione o non è.'
E ci sarà un paradiso per chi ha molto sofferto e un'altra vita 'dolce come una carezza' e il cielo sfavillerà di stelle e l'infinito sarà alla nostra portata e sapremo cosa si prova quando l'Amore ci trascina nei suoi vortici e ci ammalia e ci fa giocare con le stelle.
'Forse s'avessi io l'ale / da volar su le nubi / e noverar le stelle ad una ad una / e come il tuono errar di giogo in giogo / più felice sarei, dolce mia greggia, / più felice sarei, candida luna.'
Ecco. E' questo che sanno scrivere i poeti ed è per questo loro saper sognare che ci incantano, ad onta del malefico Vero che ci schiaccia e imprigiona.

 
 
 

Preistorie.

Post n°2024 pubblicato il 02 Aprile 2022 da fedechiara
 

02 aprile 2014
Ce l'ho col Renzi perché mi ha causato la sindrome del 'foglio bianco' – che so che farà felici molti di voi, miei scarsi lettori, ma me lo dite come faccio, diversamente, a tenere in esercizio i pochi neuroni attivi che mi sono rimasti?
In breve: non si sa più che dire e brontolare e indignarsi con uno che ti abolisce il Senato (dice di farlo), promuove il 'Jobs Act' (maledetta Albione che dilaghi nella lingua dove 'il si suona'), striglia l'Europa (a parole) e le manda a dire che 'Basta rigore! ora si promuova la ripresa.' Il tutto in quella sua lingua tos'ana così accattivante e simpatica che chissà perché non son nato da ventre di donna fiorentina o senese.
Si è vero che il 'Jobs Act' flessibilizza ulteriormente il già flessibilissimo giunco del nostro sistema datoriale (di chi dà lavoro) e promuove il nero e rende permanente il precariato (la quadratura del cerchio) e rende le pensioni e le contribuzioni pensionistiche vocaboli desueti che i nostri nipoti chiederanno ai loro padri: 'Papà, papà. Che vuol dire 'andare in pensione?' e quelli, di rimando, masticando amaro: 'Era il nostro sogno di mezza estate, figliolo. Lavora! 'ché i nostri vicini cinesi hanno già consegnato due camions di vestiti, stamattina.'
Però nell'immoto mondo della politica berlusconiana e post tutto questo frenetico muoversi e dire del Renzi e 'andar veloce' solleva polvere e fumo, ne converrete, e sembra che le cose cambino davvero e la ripresa economica sia alle porte e si veda l'auspicata 'fine del tunnel'. Vedremo quando la polvere sedimenterà e il fumo si disperderà se 'qualcosa è cambiato' (bellissimo film, procuratevelo).
Per il momento resto fedele al verbo grillino che 'fa le pulci' e pungola il mal agire e poco fare dei proclami renziani. C'è bisogno di una scossa, in questo c.... di paese e il Grillo ha scosso da par suo e tuttora scuote gli olivi renziani per mostrare che son vuoti di olive. E una bella scossa la riceverà anche l'Europa immobile dei trattati e delle convenzioni – se è vero quel che dicono i sondaggi sulle percentuali attribuite alle destre.
E ancora mi perseguita il dilemma: 'Ma Grillo sarà di destra o di sinistra?'. Forse bisognerà inventare un altro lato della politica per definirlo, ma me ne farò una ragione, se mi imputeranno di non essere più di sinistra. 'Ci sono più cose in cielo e in terra....', vedi mai che anche Shakespeare si dicesse un rivoluzionario o un conservatore, ai tempi suoi.

 
 
 
 
 

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