Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 13/04/2022
Buenos Aires 21 marzo 2019 – La lucha e la Defensa. E sarà vero che: 'Donde existe una necesitad nace un derecho?', come recita il cartello esposto dagli artigiani perennemente in 'lucha' della 'Defensa': la 'calle' che attraversa longitudinalmente il quartiere di sant'Elmo e fa da tramite tra il sottoproletariato della 'repubblica della Boca' e la borghesia del denaro che abita il centro storico dei palazzi pretensiosi e delle banche e le ambasciate? I diritti sono miceti che insorgono dalle profondità del suolo delle società e si manifestano ogniqualvolta un povero si fa avanti e chiede casa e lavoro? O sono aspettative inevase in una società che inaridisce e non dà i frutti sperati perché, come i deserti, solo gli scarsi acquazzoni dello sviluppo economico consentono una effimera fioritura e lo stanziare in bilancio le risorse necessarie a far fronte ai bisogni immensi dello 'stato sociale' in un mondo di sette e passa miliardi di 'aventi diritto'? Dove sono finiti i tempi i cui la borghesia si impietosiva per i poveri delle città e partoriva i grandi filosofi del socialismo e del comunismo e gli imprenditori illuminati che corredavano le fabbriche produttive dei servizi e delle case destinate ai loro lavoratori? Temo che quei filosofi e quegli imprenditori 'dormano sulla collina' di Spoon River, come i generali che hanno costruito la nazione argentina - e di loro osserviamo i marci sarcofaghi che si mostrano nelle cappelle mortuarie del cimitero della Recoleta. E quel loro 'sonno dei giusti' ha lasciato un mondo di pietra e le odierne città tentacolari e immense dove si aggregano le bidonvilles delle periferie urbane in cui le guide turistiche raccomandano di non mettere piede perché il turista è preda ambita e vi si aggirano anche in pieno giorno gli uomini-giaguari e le lonze che di 'tutte brame sembrava(n) carca nella sua magrezza'. E in quei luoghi dimenticati da Dio e dagli uomini politici – che dei diritti pretesi si fregiano e ne fanno oggetto di campagne elettorali – i miceti del diritto stagnano sotterra e non si manifestano perché mai piove e, quando piove, il poco che fruttifica se lo magnano i politici corrotti e qui, a Sant'Elmo e alla Boca, si batte il passo e si aspettano tempi migliori tendendo agguati ai turisti minchioni. I mitici 'tempi migliori' di questi anni di globalismo infelice e avaro. |
Chi non ha mai avuto un litigio degno di questo nome con il proprio coniuge o con il padre/madre o il fratello/sorella alzi la mano. E, se la memoria vi/ci aiuta, ricorderete come quei litigi sono stati connotati da scariche iterate e contrapposte di frasi/ragioni urlate dall'uno/a e dall'altra/o - e nessun ascolto da parte di entrambi i contendenti, bensì uno o più vaffa in finale e qualche oggetto fragile a terra o torta in faccia. E' uno dei modi (il più in auge, in effetti) che abbiamo di relazionarci con il nostro prossimo – e va detto che, spesso, segue una riappacificazione/spiegazione e torna la pace in famiglia. Spesso, non sempre. Si danno casi di annosi rapporti di inimicizia e perfino (uno è parecchio famoso, avvenuto agli albori della storia umana) di fratricidi e parricidi – rituale quest'ultimo nell'adolescenza e passato in letteratura: 'l'uccisione del padre', ben descritto da S. Freud e seguaci. Ma se la modalità del 'crescendo' di insulti e minacce entra in politica e nel rapporto controverso fra stati sovrani (che già si erano guardati in cagnesco in passato) e non interviene uno (o più) soggetto/i terzo/i a moderare e intromettersi quando già è partito un primo pugno in faccia, allora siamo perduti. E' il caso del 'crescendo' in cronaca delle minacce larvate (Svezia e Finlandia, che stanno per entrare nella 'cintura difensiva' (sic) Nato) e delle armi pesanti che Boris Johnson e la Germania hanno deciso di spedire in Ucraina. Mosse, entrambe, alquanto azzardate e pericolose perché non succederà che l'orso russo, in guerra aperta colà per le note ragioni, vorrà considerare quei doni come neutre e graziose elargizioni, bensì quali alleanze militari de facto e basterà un 'incidente di percorso' (così ben illustrato nel film 'Il dottor Stranamore' di Kubrik) per trovarci tutti trascinati nel terzo conflitto bellico mondiale, come paventa il buon Francesco senza saper bene cosa opporgli, a parte le sante benedizioni urbi et orbi delle quali facciamo incetta da decenni e le incorniciamo in salotto. Ultimo appello alle 'genti di buona volontà' nascoste nei meandri delle segreterie politiche all over the world: 'Se il dado non è ancora tratto e vi/ci resta un po' di sale in zucca, che ne direste di fare un paio di passettini all'indietro tutti insieme e mandare a dire a mr Putin che non vogliamo vederlo come un 'nemico' storico, bensì come un 'compagno che sbaglia', ma si può redimere e accettare la proposta Nato di instaurare un cintura di stati neutrali intorno alla Russia.?' Magari mandiamo proprio Francesco quale 'latore della presente' – il solo 'ambasciator gentile' rimasto su piazza a condannare insieme la guerra di Putin e quella per procura della Nato che manda quotidianamente armamenti leggeri e pesanti in Ucraina per far massacrare quanti più soldati sia possibile di qua e di là della linea dei fronti di guerra. |
Inviato da: aracnoid.999
il 11/04/2024 alle 16:31
Inviato da: animasug
il 29/03/2024 alle 15:03
Inviato da: fedechiara
il 27/03/2024 alle 14:40
Inviato da: maresogno67
il 27/03/2024 alle 08:31
Inviato da: fedechiara
il 03/03/2024 alle 18:19