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Messaggi del 05/09/2022

Le macerie costituzionali e il popolo sovrano.

Post n°2215 pubblicato il 05 Settembre 2022 da fedechiara
 

Le macerie costituzionali e le auspicate ricostruzioni - 05 settembre 2019

La conclusione della crisi di governo ci permette di meglio osservare, novelli archeologi del post moderno, le macerie politiche conseguite alla scossa di terremoto di magnitudo Salvini che le ha prodotte.
E il cumulo di macerie più alto è quello della cattedrale che sorgeva magnifica e bizantino-barocca al centro di piazza Italia intitolata alla Sacra Costituzione.
E i Padri Costituzionali, come gli Eroi Immortali, sono tutti morti e i loro partiti di riferimento morti e sepolti da tempo nei cimiteri della prima e della seconda e terza repubblica – in primis quel Partito Comunista coperto per intero dalle macerie del muro di Berlino e la tomba della Democrazia Cristiana, uccisa nel corso degli eventi calamitosi post Mani Pulite, negletta e da nessuno più coperta di fiori – che perfino l'odierno Vaticano delle misericordie globaliste si vergogna della croce che aveva concesso a quel partito sullo scudo elettorale e intima al Salvini comiziante di non baciare il rosario e di non usare i simboli religiosi, loro appannaggio esclusivo, seppure non curati da tempo dai post moderni fedeli delle chiese vuote e fortissima crisi delle vocazioni.
E le macerie della cattedrale delle Sacra Costituzione mostrano la sabbia secca di cui erano impastate le sue fondamenta: nel punto in cui si definisce la nostra una 'repubblica parlamentare' – con gli annessi e i connessi dei vergognosi s-governi che si formano in parlamento in barba al sentire popolare; con le elezioni europee che ci hanno mostrato come la maggioranza del paese è altra e altrove, e contraria al programma di s-governo su cui hanno raggiunto l'accordo maledetto i partiti trombati dalle elezioni ultime scorse.
E il Capo del Stato ha un bel dire e ridire che tutto si è fatto secondo verbo costituzionale (lui ne è il garante), ma il popolo sovrano (e sovranista) mal sopporta i riti e i miti della prima e seconda e terza repubblica degli accordicchi e degli inciuci e dei volta gabbana incollati alle poltrone e chiede a gran voce una riforma costituzionale che meglio rispecchi lo spirito del tempo e il sentire del popolo.
Gli auspici sono per una rapida caduta di questo governo in Senato, dove ha maggioranza risicata, e per un rapido ritorno alle urne. E sappiamo che le macerie della cattedrale bizantino-barocca della Sacra Costituzione di piazza Italia resteranno tali a lungo – tanto quanto quelle dei paesi del terremoto nelle Marche, i cui abitanti reclamano vanamente la ricostruzione.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

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