Nebbie e dintorni

Stretti come siamo tra i due opposti tormentoni: 'La Russia non deve vincere la guerra'. - come si affannano a ripetere i filo NATO, il nostro ex pres.del.cons. in testa, uomo della provvidenza finito in disgrazia politica – e il suo opposto: 'La Russia non può perdere questa guerra.' - che deriva dalla serena osservazione delle forze in campo e dagli spaventosi costi in uomini ed infrastrutture militari e civili degli ucraini che combattono una sciagurata guerra per procura Nato - ci avviamo tutti quanti siamo sul pianeta Terra, divisi in fazioni sorde e cieche alle ragioni degli altri,  a rompere la fragile campana di vetro che ci ha protetto lungo i faticosi decenni post bellici:

la deterrenza nucleare, il Terrore Atomico, ultima spiaggia dell'umanità intera.

E finirà, un bel mattino, davanti ai video dei tiggi che ancora trasmettono le ultime news, con l'immagine sfuocata di un enorme fungo nucleare sopra Washington e, parallelamente su Mosca e Pechino e la didascalia di sotto: 'Estinti. Troppa corazza niente cervello.' che già abbiamo attribuito ai dinosauri.

The end e senza i titoli di coda. Pensate voi all'eventuale colonna sonora, se necessaria.