Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2023 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

surfinia60fedechiaraossimorailcustodedeisogni10feder10uomo_autorevole0Viddameabella.itQuartoProvvisorioMaheoArianna1921Yzzy_25BIPLABBAURIGARDUARAAstefanochiari666maresogno67prefazione09
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 15/04/2023

Alluvioni di ieri e di oggi.

Post n°2531 pubblicato il 15 Aprile 2023 da fedechiara
 

Venite parvulos - 15 aprile 2015

...che poi basterebbe mettere le notizie nel loro ordine logico e conseguente e allineare le notizie degli sbarchi a migliaia con quelle dei prefetti che litigano coi sindaci perché non sappiamo più dove stiparlo, questo milione di nuovi arrivi stimato e pronunciato ormai senza più pudori dagli stessi comandanti delle navi che vanno a raccoglierli a poche miglia nautiche dalle coste libiche.
E quei pietosi marinai muniti di mascherine sanitarie si beccano pure le pallottole degli scafisti che esigono la restituzione del barcone perché gli serve per i prossimi cinquecento, di quel vergognoso traffico di corpi e anime in pena che sono i nuovi barbari che ci affannano.
Ed è un intero continente e la cintura mediterranea e mediorientale in fiamme per guerra e fame che ci assedia, ma non possiamo dare adeguata accoglienza a questo popolo migrante se non trasformandoci nel più avanzato campo profughi europeo – e, in quel caso, addio alla qualità del nostro welfare e ordinato modo di vivere e sarà una continua rincorsa governativa a cosa tagliare ulteriormente e dove e in quale 'capitolo di spesa' per trovare i soldi in bilancio che servono alla pietosa e affannosa 'accoglienza'.
E l'Europa più di dirci di attenerci agli accordi di Triton - la missione navale comune - e di ritirare la nostra Marina e Guardia Costiera che dovrebbero lasciar fare a loro, di più non possono fare; e la troppa pietà italica è per davvero un oggettivo incentivo ad ammassarne altri milioni, nei prossimi mesi e anni, sulle coste africane in attesa della prossima navetta e della prossima pesca miracolosa che trasformerà il nostro paese nel più avanzato, ma non adeguatamente attrezzato, campo profughi europeo.
E, sempre per la gerarchia e l'ordine logico delle notizie, non sarebbe male rispolverare i fatti di Tor Sapienza e le tensioni e gli scontri che ci sono stati e prevedibilmente torneranno a scoppiare, lì o altrove. Perché, nel paese europeo che registra il più affollato tasso di persone conviventi per chilometro quadrato, davvero il continuare a stiparne, senza regole e progetto, non è una buona idea - e lavoro da offrire non ne abbiamo e l'integrazione è una pia illusione e vano proposito di quei generosi utopisti della sinistra 'buonista': capaci di negare l'evidenza dei fatti drammatici che ci aspettano pur di tenere alta la palma della loro ineffabile bontà.
Venite parvulus, ci racconta e ci suade Veltroni nel suo bel film. Si, ma quanti ancora? E tutti da noi - che si sta stretti stretti davvero, e la ricchezza di popolo che avevamo e il lavoro e lo sviluppo economico prossimo venturo ce lo sogniamo anche di notte?
Ex guerriglieri di Daesh sui barconi: così torna l'allarme terrorismo ...

 
 
 

Patologie cronicizzate.

Post n°2530 pubblicato il 15 Aprile 2023 da fedechiara
 

15 aprile 2021

Viviamo in un mondo di patologie conclamate che, dal mondo dei virus, si estendono alle nostre fragili costruzioni mentali e ci dicono, in taluni casi, schizofrenici e/o di 'personalità doppia' e tripla.
E' il caso del nostro rapporto con le libertà – che, per lunghi decenni le abbiamo volute massime ed erga omnes fino a rasentare il limite del 'caxxo che ci pare' – ma dobbiamo fare il conto con la forzata limitazione delle medesime quando di mezzo c'è 'l'ordine pubblico' da garantire e/o il rispetto delle corrette relazioni internazionali e delle convenienze economiche che ne derivano.
Vedi il caso in cronaca Draghi versus Erdogan.
Si può dire 'dittatore' a un tale che di certo lo è, ma se a dirlo in tivù è un capo di un governo 'amico' fino a ieri c'è da aspettarsi che il satrapo turco se la leghi al dito e avvii le ritorsioni economiche del caso?
E questa storia dell'attacco mediatico continuo e pervicace all'Egitto, il cui dittatore ci ha salvato dal marasma dei fratelli mussulmani al potere sulla soffertissima sponda africana dei mille 'barconi' dei maledetti 'scafisti' come la coniughiamo?
Al tempo delle pretese 'rivoluzioni democratiche' della ineffabile Clinton e delle piazze Tahrir violente perfino con le incaute donne presenti nelle manifestazioni oceaniche ci fregammo le mani sottobanco per lo scampato pericolo di un estremismo islamico al potere, ma oggi pretendiamo che quel dittatore egiziano che governa con il pugno di ferro si umili davanti al suo popolo sempre rancoroso e ammetta davanti al mondo di aver lasciato uccidere Regeni - e castighi di conseguenza la sua polizia segreta e punisca i responsabili, fingendo di non sapere che una tale scelta lo direbbe 'marionetta' dell'odiato occidente in patria e l'ordine pubblico di quel paese tornerebbe ai nefasti e alle fiamme in piazza dei fratelli mussulmani ognora pronti all'agguato politico.
E amiamo così tanto le pretese libertà civili, da imporsi per la via democratica, ca va sans dire, da aver concesso la cittadinanza italiana a quel tal Zaki, imprigionato da mesi nelle carceri del suo paese per un reato di cui le nostre gazzette dicono poco o nulla nello specifico - e siamo davvero curiosi di sapere che cosa ha effettivamente scritto Patrick in quel suo profilo facebook (che le gazzette precisano 'non era neanche il suo') da meritarsi l'imputazione di terrorismo, gravissima e fatale in quel suo paese.
Ma niente, la grande informazione democratica italica fa fuoco e fiamme per la sua liberazione e il ritorno all'ovile della pecorella smarrita, ma non ci informa (dovrebbe, è la sua ragione di vita) su chi sono i suoi giudici laggiù e perché e su quali basi giuridiche egiziane continuano a negargli la scarcerazione.
Siamo un gran bel po' bipolari, ammettiamolo. E non c'è da stupirsi nel paese del Giano bifronte che già in antico ci prefigurava le odierne schizofrenie e le personalità doppie.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963