Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Agosto 2021

Auspicati orizzonti di futuro.

Post n°1738 pubblicato il 30 Agosto 2021 da fedechiara
 

Gli auspicati orizzonti di futuro 30 agosto 2016
E' certo che tra l'abitare la verticalità o l'orizzontalità, per una volta, sceglierei la seconda. E l'immobilità assoluta del canale e la struttura in acciaio e la stazza e la quantità di stanze sottobordo che si infilano una dietro l'altra e l'eleganza da 'design' di alcune di queste gigantesche 'peate' che un tempo solcavano i canali e bordeggiavano sotto costa sono tali da dirle migliori delle case nuove di abitazione in periferia e seconde solo alle meravigliose case storiche del centro che salgono per gradoni successivi e disegnano la spettacolarità del triangolo che le chiude in altezza con gli interni abbaini e dell'insieme della Gand fiamminga di Van Eyck e di Robert Campin, il Maestro di Flèmalle.
E camminarci di mattina, appena dopo l'alba, lungo il canale immobile e le case a specchio e un'arietta sbarazzina che ti fa dimenticare l'afosa stanza priva di aria condizionata della notte è piacere da re e tutte quelle figliole da Ovomaltina che sfilano in bicicletta pedalando di buona lena la dicono città felice o anche solo serena, - che, di questi tempi di morti ammazzati e 'radicalizzati sul web' incistati nelle banlieues delle città del Belgio, è cosa preziosissima e auspicato orizzonte di futuro.... (segue)


 
 
 

Faccio outing. Sono aristotelico.

Post n°1737 pubblicato il 30 Agosto 2021 da fedechiara
 

Platone, Socrate e tutti gli altri a seguire.
Lo so che pensate che è per via della sua avversione alla scrittura che mi sta antipatico il Platone.
E un po' è vero e anche i librai post moderni lo hanno in uggia dal momento che affermava che non basta comprare e leggere i libri per sapere tutto quello che è necessario sapere - e solo noi professori e titolari di accademie possiamo spiegare e dire vera sapienza quella che prendiamo in considerazione e la ammanniamo ai seguaci e discepoli prostrati in adorazione.
Un vera e propria difesa della casta dei sapienti, la sua – e chissà che cosa direbbe oggi il caro Plato e a quali sconcezze si lascerebbe andare sui social contro i 'leoni da tastiera' e i 'sotuttoio' che si permettono di contestare le verità rivelate dei giornalisti professionisti e i professori, un tempo autorevoli e osannati, e dei loro politici di riferimento incollati alle cadreghe con la benedizione clamorosa e colla aggiuntiva dei banchi delle 'sardine'.
Ma converrete che quella sua teoria bizzarra e arzigogolata della caverna dove stanno uomini strani e un fuoco ne proietta le ombre – e, se fanno tanto di fuoriuscire restano accecati dal sole della Verità – è piuttosto cerebrale e, se è vero che ha ispirato il doppio reale e virtuale di Matrix, come ci spiega il professor Ferraris in tivù, gli risponderemo che quel film non ci ha convinto per la stessa ragione dell'arzigogolo e del cerebralismo che, come ci direbbe il poeta delle 'Feuilles Mortes':
'Le mond mental ment monumentalment.'.
E a noi pare che abbiano ragione i poeti coll'invitarci che fanno a godere del semplice cinguettio degli uccelli in natura e della bellezza dei petali e dei pistilli dei fiori coloratissimi e dell'azzurro del cielo e delle spirali delle conchiglie che hanno le stesse proporzioni matematiche delle spirali galattiche - e ci viene in mente la 'Miseria della filosofia' che proveremo a rileggere per capire chi aveva in mente di contestare l'autore del libro e cosa.
E Aristotele, pur nella sua ignoranza della legge gravitazionale (che arrivò ad affermarsi di lì a qualche secolo, sia detto a sua discolpa) ci sembra miglior filosofo, pure se 'terra-terra', di quell'arrogante suo predecessore, quantomeno nel suo considerare le apparenze per quel sono e ci appaiono e non ingannano: evidenze dei sensi che, sole, ci restituiscono il senso di realtà e di Verità che Plato rimandava alle inarrivabili Idee iperuranie.
Ecco, l'ho detto, ho fatto outing. Sono aristotelico e anti platonico. E neanche i sofisti e gli atomisti sono così male, a ben leggerli e studiarli.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Bisavoli che sfidano i millenni.

Post n°1736 pubblicato il 29 Agosto 2021 da fedechiara
 


Bisavoli che sfidano i millenni. 28 agosto 2021
In tanto silenzio e paesaggi vuoti e cieli vicini che sembrano mangiarsi la roccia che svetta metallica sulle cime il tempo è un'astrazione e ti sembra che, dall'alto, dal luogo di rinvenimento della mummia congelata, si materializzi la figura mitica dell'uomo di Mondeval - con il suo abito di pelliccia marrone e la chioma arruffata e il lungo arco che gli balla sopra la spalla destra e una grassa marmotta che gli pende alla cintura.
E se lui ha vinto la sfida con il tempo e con i silenzi del vento nel gelo dei duemila metri della sua sepoltura - e nessun orso e i voraci lupi a violare la sepoltura e ad addentarne la carcassa - ti vien da pensare che oggi i vecchioni e le mummie ambulanti da museo siamo noi, gli escursionisti delle alte quote - che bissiamo la vita media dei progenitori e ci avanza di lamentarci se i virus di nuovo conio si portano gli ottantenni a mucchi nelle terapie intensive.
E, seppure morto a 40 anni, ha fatto il dover suo di figliare, si suppone, e di garantire questo lungo transito di generazioni nei millenni, oltre le malattie, e le alluvioni e le frane e le ricorrenti catastrofi climatiche - e la sua esistenza ignara di futuro congiunge l'età della pietra con l'età della tecnica e della tecnologia di cui noi siamo gli indifferenti alfieri – con i modernissimi scarponi ai piedi e i leggerissimi giacconi termici e i moschettoni alla cintura e le picozze e i ramponi.
Figli di un dio maggiore, ma grati al bisavolo che giacque sotto le pietre nell'assoluto silenzio dell'Alpe e nel gelo proibitivo e l'aria limpidissima dei mattini di alta quota.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante natura e montagna

 
 
 

Modifiche costituzionali auspicate.

Post n°1735 pubblicato il 29 Agosto 2021 da fedechiara
 


Di chi vola alto e di chi fa un cattivo uso delle norme costituzionali. 29agosto2019

E oggi, nella ricorrenza della chiusura del parlamento da parte di Boris Johnson (evento che costò la testa – mutatis mutandi – a Carlo I di Inghilterra) possiamo permetterci di analizzare senza troppi patemi d'animo i guasti e i nefasti della nostrana 'repubblica parlamentare' che consente a personaggi di dubbia fama e scarsa dottrina politica di cambiare con somma disinvoltura casacca e stringere patti di s-governo di qua e di là dello schieramento politico (con gente di cui hanno detto peste e corna fino a ieri) e del programma con cui si erano presentati agli elettori e ne avevano minchionato i voti.
E, negli anni e s-governi scorsi, avevamo assistito allibiti e sgomenti alla vituperevole compravendita dei parlamentari necessari a mantenere in vita un governo e le relative cadreghe parlamentari.
Alla luce di questi eventi schifosetti e avvilentissimi vogliamo ancora dar credito a coloro, più realisti del re, che difendono la Costituzione della repubblica a spada tratta e come un Vangelo da impugnare alto e gridare stoltamente: 'In hoc signo vincit'?
O è preferibile avviare una riflessione collettiva sul merito e provare a ridisegnare, più laicamente, la Costituzione in oggetto per impedire che ciò avvenga in futuro e ci siano risparmiate le vergognose cose e gli accordi di s-governo di oggi pd/m5s con alla testa uno che scriveva baldanzosamente, qualche mese fa.....
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona

 
 
 

Gli stolidi guerrieri dell'Apocalisse talibana.

Post n°1734 pubblicato il 28 Agosto 2021 da fedechiara
 

Gli stolidi guerrieri dell'Apocalisse talibana.
E nel mondo a rovescio quale ci prospettano la 'libera stampa' e le televisioni mainstream a redazioni unificate la tragedia umanitaria provocata dalla guerra dell'Occidente contro i talebani viene rappresentata come una epopea di valentie ed eroismi di prodi 'salvatori' di decine di migliaia di afgani/e in fuga disordinata e 'si salvi chi può'. Quadro epico di umane insensatezze e illusioni pie che meglio sarebbe rappresentato da un quadro che provocò scandalo nell'Ottocento: La Zattera della Medusa dei folli sopravvissuti a un terribile naufragio.
Di gente che si era esposta e aveva osato il salto di epoca e agito come se la fragilissima democrazia afgana fosse una salda testa di ponte e uno stato avviato ad un definitivo approdo alla modernità delle democrazie occidentali vincenti - e abbiamo dovuto avviare, invece, collettivamente, le grandi potenze sconfitte, questo rischiosissimo ponte aereo per portare in salvo la gente che abbiamo compromesso e illuso che la nostra presenza colà sarebbe stata per sempre e a garanzia armata contro il passatismo talibano e la loro maledetta sharia.
Ma si può essere più stolidi e ipocriti e mentitori di così?
I post moderni cavalieri (perdenti) alla prima crociata.

 
 
 
 
 

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