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Messaggi di Marzo 2019

Del prestare voce

Post n°816 pubblicato il 13 Marzo 2019 da fedechiara
 

Del prestare voce e del predire  - 13 febbraio 2016

Nell'era di internet tutto diventa 'virale', nel bene e nel male. Una replicazione di un 'troppo di tutto' che dovrebbe preoccuparci, considerato che viene da 'virus' - ed è nota la soccombenza del nostro organismo, il cervello incluso, a questa categoria di viventi e dannosi replicanti.

Ma esiste, e va segnalata, una replicazione positiva di video e notizie e informazioni che dovrebbe migliorare le nostre attitudini alla riflessione e all'esercizio delle virtù riconosciute nei nostri comportamenti quotidiani – e cito il caso recente delle mille e mille 'condivisioni' del 'post' di una tale che si immedesima e da voce postuma ad una delle due ragazze morte assassinate per aver sconsideratamente accettato l'ospitalità e la compagnia dei loro assassini, che le hanno chiuse in un sacco della spazzatura dopo averne abusato. E 'viaggiare da sole' è sicuramente un diritto da riconoscere e sostenere, raccomandando solo quel minimo di 'grano salis' e di sana diffidenza e sospetto negli incontri che evita le tragedie e le cose fastidiose, sgradevoli e/o orribili di cui è pieno il mondo, sopratutto quello di parte maschile.

E diventerà 'virale', ne sono certo, anche lo scritto di una nostra buona scrittrice su 'la Repubblica' che dà voce al piccolo siriano neonato che i genitori lavano amorevolmente usando una bottiglia di acqua minerale fornita dai bravi volontari che li aiutano a sopravvivere nel fango dell'improvvisato campo-profughi alla frontiera tra la Grecia e la Macedonia.
Una voce dolente, quella di Melania Mazzucco, di umana pietas e di interrogativi inquietanti che il ragazzino, forse, si porrà - se sopravviverà e se la sua vicenda esistenziale avrà esito di accoglienza.

Una voce a lui prestata che si/ci chiede quanta capacità abbiamo collettivamente noi europei disincantati di esercitare e praticare l'umana compassione - pur se affannati e sconvolti e impauriti dal troppo di tutto catastrofico di questo ultimo decennio di orrori e di attentati e di morti per le strade e le periferie urbane ghetti di immigrazione e polveriere sociali, e costernati dalla arrogante distorsione del diritto preteso dei 'no borders' di dilagare e invadere e premere clamorosamente sulle nostre frontiere e gravare a milioni sulle nostre fragili economie e sul nostro 'welfare' sempre più asfittico ed economicamente insostenibile.

E, leggendo quel merlettare 'buonista' della pur brava scrittrice mi tornava in mente la polemica suscitata da una vignetta pubblicata qualche mese fa su 'Charlie Hebdo' in cui si mostrava il rovescio della medaglia di tutto il buonismo che si è raccolto intorno al corpicino di Aylan carezzato dalle onde del mare sulla battigia. 
E la caustica vignetta ci interrogava, invece, spietatamente ma realisticamente, su quanto e cosa resterebbe di tutto quel buonismo versato a fiumi di inchiostro e singhiozzi telegiornalistici e nei 'talk show' embedded se avessimo potuto prevedere per un Aylan miracolosamente sopravvissuto un futuro di 'radicalizzato sul web' e aspirante 'foreign fighter'.

 
 
 

Se sia lecito....

Post n°815 pubblicato il 13 Marzo 2019 da fedechiara
 

Se sia lecito prender l'armi contro l'avversa fortuna..... 13 febbraio 2017

E la controversia turco-olandese su: 'Se sia lecito entrare in casa d'altri a tenere comizi infuoca(n)ti che decideranno il futuro della democrazia turca (i lacerti che ne residuano dopo il contro-golpe di Erdogan)', - o, di contro, se sia 'fascista' e 'nazista' l'impedirlo e il decidere, finalmente! da parte del governo olandese (e danese e austriaco) che il troppo stroppia davvero - e la presenza dell'islam in Europa è diventata ingombrante e forse non più gestibile coi normali canoni delle democrazie occidentali, - quella controversia ci racconta di una insostenibilità globale di tutta questa massa di immigrati incistati nelle grandi metropoli a centinaia di migliaia che importano i loro conflitti originari e i medioevi di ritorno da noi e ci costringono a farcene carico sia in tema di vite blindate e di gestione allarmata dell'ordine pubblico post attentati, sia in termini di reazioni politiche forti, 'populistiche' - come dicono i 'buonisti' dai neuroni fortemente infiammati nelle loro giaculatorie e geremiadi inutili e iterano ai comizi per esorcizzare la sana reazione popolare e di buon senso che li avversa e li spaventa.

E il dado è tratto da gran tempo, ormai, e il danno di una immigrazione caotica e niente affatto integrata/bile è fatto e urge elaborare in qualche modo questo immane conflitto - e l'anno in corso e le elezioni prossime venture in molti paesi europei ci diranno se saremo capaci di rilanciare l'identità occidentale e il governo forte dei conflitti o se, invece, dovremo continuare a contare i morti sulle piazze e le strade e gli aeroporti dei troppi 'radicalizzati sul web' le cui gesta hanno riempito i due ultimi anni orribili del nostro scontento.

 
 
 

News from Cartunia (2)

Post n°814 pubblicato il 12 Marzo 2019 da fedechiara
 

Eppur si muove - e dura da quasi un anno.  12 marzo 2018

Ci piacerebbe definirla 'la creatività al lavoro' – e se fossimo dei creativi pubblicitari al servizio dell'attuale fase politica potremmo disegnare degli scenari grandiosi : un grande sole al tramonto con al centro uno sfilaccio di falce e martello in dissoluzione e un altro sole che sorge ad est con la faccia sorridente di Di Maio: il nuovo 'sol dell'avvenir' di una sinistra rigenerata e che si tuffa e si diluisce nel mare orientale a 5 stelle. 
Che mille pesci di ogni genere e dimensione crescano e si riproducano in questo profondissimo mare immaginario.
E' la tesi senile di E.Scalfari e del Vaticano – e dispiace che si trovino in giro tanti cantori di questo paesaggio 'nuovo' perché odora, invece, di rancido e stantio: De Gasperi risorto (evocato dal Di Maio) e una nuova 'democrazia cristiana' alle porte con l'imprimatur e la ola di Francesco il Misericordioso. E, naturalmente, sullo sfondo, ius soli e dimenticatevi i rimpatri dei clandestini. 
Appallottolo il disegno e lo fiondo nel cestino.

Lo scenario opposto, e il disegno che abbozzo, è quello di due 'uomini duri', due tipi da 'Lunga Marcia' attraverso il deserto delle avversità, che si stringono la mano in primo piano sullo sfondo di un paesaggio italico di macerie e uomini neri che scappano in tutte le direzioni gridando: 'No, il rimpatrio no!. Altamente improbabile e inviso a Soros e alle o.n.g. da lui foraggiate. Altro lancio e fionda nel cestino.

A reggere queste suggestive ipotesi ' creative' è l'ambiguità politica del M5S a guida Di Maio e il suo essersi costituito a polo di raccolta, da destra e da sinistra, degli elettori scontenti del quindicennio berlusconiano e, di contro, di quelli in uscita dal pd e dalla sinistra di s-governo del dopo Monti.
Una contraddizione destinata ad esplodere di fronte alla nuova polarizzazione dei cosiddetti 'populisti' delle frontiere chiuse e da chiudersi ulteriormente e di una sinistra sociale dura a morire e che agonizza nel suo letto di ospedale con i noti gemiti strazianti di 'accogliamoli tutti' e 'no ai fascisti' (che vi sian ciascun lo dice, dove sian nessun lo sa).
E le imprese funebri di entrambi gli schieramenti vincitori di fuori pronte alla celebrazione di un funerale 'di terza classe' in terra non benedetta.

Meglio la 'terza via' suggerita da un tale che scrive su 'Il Corriere della sera': brevissimo intermezzo 'di riflessione' ed elezioni bis fra qualche mese che mostrino agli elettori oggi confusi che chi è di destra dentro al M5S se ne torna all'ovile e chi geme, invece, in consonanza con quelli ricoverati in ospedale e prossimi a defunzione vada dove vuole o faccia dimagrire il movimento con una massiccia e desolata astensione. 
Chi vivrà vedrà. That all, folks!

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I condottieri e le battaglie

Post n°813 pubblicato il 10 Marzo 2019 da fedechiara
 

I condottieri e le battaglie - 10 febbraio 2014

Guardavo le straordinarie immagini in 3D del film '300 L'alba di un impero', l'altro ieri, e tutto quel fragore di battaglie e di morti ammazzati dalle due parti in conflitto mi stordiva – e non mi capacitavo del come avesse potuto un esercito di contadini così poco numeroso atterrire a distruggere una flotta doppia e tripla e Temistocle trionfare sul prodigioso Serse, figlio di dei satrapici orientali. 
La libertà, si dice, si narra. La forza della democrazia ateniese che rinasce dalle ceneri dell'incendio della sua città e gli stupri e i massacri dei civili e apre alla leggenda della Grande Ellade. 
Ma è agiografia della nostra cultura occidentale - e nel fuoco e nel sangue delle battaglie è davvero difficile dire se sono i valorosi combattenti di una delle due parti a fare la Storia o la casualità di eventi miracolosi e interventi 'divini' (così si credeva) che fanno la differenza tra vittoria e sconfitta. Così fu per la tempesta che affondò e mandò sconfitta la Invincible Armada spagnola e disse Grande Elisabetta 'la bastarda' e consacrò la leggenda del suo lungo regno.

E, a proposito di condottieri e battaglie, ecco sul proscenio Temistocle-Renzi che affabula da Fazio da par suo promettendo mari e monti (Monti no, per favore!) e la rinascita del paese a partire dai consumi delle famiglie. Bella mossa. 100 euro in più in busta paga sono un'arma formidabile di propaganda elettorale – ed è vero che i consumatori votano e le imprese no, ma può essere che, se ripartono i consumi, il traino ci sia e la nave Italia voli nell'aspro mare delle procelle economiche che ci affliggono da un tempo così lungo ormai da non ricordare più quando 'si stava meglio' e perché. Lo aspettiamo al varco delle Termopili, il nostro Temistocle, e gli auguriamo che vinca la battaglia navale di Salamina e inizi l'alba di un impero economico e suo personale che durerà mill'anni, se ci riuscirà e i disoccupati avranno sussidio e troveranno lavoro.

In bocca al lupo e crepi – e, per una volta, mostriamo un filo di ottimismo e sfoderiamo le spade dei consumi e alziamo i cori dei peana del lavoro che ritorna. Uh! Uh! Viva Atene e Sparta unite nella lotta! Una faccia, una razza?

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E non si dica che non ci abbiamo creduto, in Renzi-Temistocle, ma, ahinoi, non aveva la stoffa. Parce sepulto.

 
 
 

Datevi una regolata (è solo un buco di meno)

Post n°812 pubblicato il 09 Marzo 2019 da fedechiara
 

 

Di una cosa siamo certi. La primavera avanza sicura di sé – per il governo si vedrà. 
E che questo governo abbia dato il massimo di sé previsto dal pallottoliere parlamentare lo sapevamo e passerà alla storia per le due grandi conquiste (?) della quota 100 e del reddito di cittadinanza, ma più per aver sconquassato l'Europa dei burocrati sordi e grigi che manderemo a casa in quel di maggio. Ed è sicuro che lo rimpiangeremo, se cadrà e al suo posto uscirà un pastrocchio di s-governo pd-forza italia+chi ci sta pur di non andare alle urne.

Simpatici fotomontaggi.

 
 
 
 
 

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