Sogni e deliri

Lacrime di coccodrillo


    Sono appena tornata dal funerale. La chiesa era strapiena e io pensavo: 'ma quanti di loro sono qui solo per Mara? Quanti di loro sapevano in che condizioni fosse realmente e hanno sempre fatto finta di nulla? I parenti erano veramente dispiaciuti o facevano semplicemente mostra di se stessi in pubblico pensando a quale parte di eredità potevano intascare?' La verità è una sola, a nessuno importava un fico secco che ci avesse già provato in passato, nessuno si è mai in sentito in dovere di correre ai ripari, nessuno di loro, i cari cugini, ha mai pensato di avvisarmi della cosa. Io devo fare i conti con la mia coscienza, tante telefonate che ho pensato di farle e che non ho mai fatto, troppo presa dai miei casini, troppo orgogliosa per ammettere il mio inferno personale, non ho capito che era conciata peggio di me, che forse mi ha chiesto aiuto e io non ho capito. Non sapevo che la cosa fosse degenerata a questo punto. Nessuno si è mai sentito in dovere di dirmi che stava male. Avrei dovuto, avrei potuto, adesso è tardi per pensarci. Si, è anche colpa mia. Ma non ero al funerale per un dovere, ero li per lei, per chiederle scusa, per esserle vicino quando ormai era troppo tardi. Tutto il paese era presente, gente che non ha mai fatto altro che sparlare di lei, gente che si è fatta regalare la casa e che poi è sparita, parassiti che vivevano sulle sue spalle. Gli stessi parenti che sono troppo più anziani di me per sperare che schiatti anche io per arraffare quello che ho. Sciacalli. Solo sciacalli. Ciao Mara.