NEL VENTO

Post N° 342


Son tornato nella nostra cucina, la cucina dei giorni di festa, palco vuoto, nuda parete, in attesa di scene dolcissime. Sono entrato per farmi un caffč, quasi in punta di piedi. Mi sembrava, col mio rumore, di rompere l'eco sospesa delle tue risate cantate. Mi sembrava, agitando l'aria, di turbare la linea sinuosa del tuo corpo al lavandino, quando ti ammiro pigro e so che sai essere tutto, di sperdere il profumo del nostro tempo miglore che l'erica appesa al calendario tinge di lillą, profumo che tengo racchiuso per i prossimi giorni di festa. Lascia che nel chiudere piano mandi un saluto al tappo del Moet & Chandon, il primo assaporato insieme, al fiore di Bouganvillea che non vuole mai appassire, alla girandola, alla bandierina, un tempo ritta sul gelato fantasioso gustato con aviditą bambina. Lasciami i colori delle cose da dove emana il soffio del tuo amore. Insieme a loro gioioso ti attendo nella cucina dei giorni di festa.                                          ugo colla