NEL VENTO

Post N° 354


Vorrei sembrati più / di un passero smarrito/ma meno di un grande amore /per non averti poi da piangereal termine di mesi affilati come lame / vorrei sedurti / con l’invidia di un’età che senti ormai bruciatae pure affascinarti / con la maturità che mai avrò, senza le mie tempeste / le mie ripicche / e un po’ di bianco, sul mento/ in fondo all’anima / M’aprissi la tua porta / quando la sera conosco passi in semi libertà / preparerei la cena/ e quattro storie buone, per riderci di gusto / e fare le ore piene, anche di soli abbracci /ti svestirei gli occhiali / perché mi piaci, sorpresa / un poco arrugginita / e ti sventaglierei, ridicolo a gennaio / ma giusto per il gusto di crederci d’estate / quando la pelle suda / e chiede la pietà d’avere nulla addosso / Credo ci morireidopo l’adorazione / dopo l’odore / il tocco / credo ti crescerei come una gemma nell’utero botanico / fino a fruttarti / e farti la bocca dolce / M’aprissi la tua porta / t’accorcerei i vestiti / e cambierei i colori / l’acqua nei vasi, l’angolo alle persiane / ti laverei i capelli / per poi raccoglierli in fasci di rose gialle / hai ancora oro tra qualche luce spenta / e una molletta triste / che è meglio gettare via                                      massimo b.