NEL VENTO

Post N° 375


Si è placata la trascorsa sofferenza,il folle vaneggiamento più non mi logoracon i ricordi del passato,in una osteria io li ho guariti ora,il padrone per ben appariremi versa del suo migliore vino.Dammi da bere, oste, ma non esagerare,molte rose sono rigogliose nel tuo prato,non per nulla degli occhi mi hanno fatto cennoquando la seta di bruna chioma si è spostata.Non sono abituato ad imprigionar le ragazze,ad amare senza pegno sono avvezzo,senza usare coltelli e senza litigi.Ma a questa per l’eleganza del suo corpo,perché il volto pare simile all’alba,un bracciale ed un fiore donerò.Dammi da bere del vino più buonoio ti ingannerò giammai,io posso rendere conto di me adesso,io non posso rendere conto di te.E non guardare di nascosto dalla tenda,c’è un portone, sai che conduce nella calle…non per niente degli occhi mi hanno fatto cennoquando la seta di bruna chioma si è spostata.                                    (  satana  sono  tuo )